Colony Wars: Red Sun

di Redazione Gamesurf
Una piccola rivoluzione quindi nella struttura interna della serie Colony Wars, che introduce nuovi spunti in un gameplay che aveva bisogno di qualche limatura. Resta purtroppo sotto questo aspetto un settaggio del livello di difficoltà decisamente altalenante, che affianca prove assolutamente accessibili ad altre nelle quali si devono sudare le cosiddette sette camicie
UN VERO SPETTACOLO
Dove invece Red Sun lascia ben pochi dubbi é nella realizzazione tecnica, da sempre segno distintivo della serie. Tanto di cappello ai grafici Psygnosis che, forti dell'esperienza maturata dopo 5 anni di conoscenza dell'hardware Sony, offrono uno spettacolo visivo davvero degno di nota. Il motore grafico muove piuttosto agilmente anche parecchie navicelle su schermo contemporaneamente, senza contare l'impressionante muro di fuoco da loro prodotto

I modelli poligonali sono tutti ricchi di dettagli e passano da piccolissime astronavi di ricognizione ad enormi incrociatori spaziali. Le texture utilizzate sono decisamente degne di nota, potendo vantare sia un'ottima risoluzione che una sorprendente varietà. Gli unici aspetti in cui il motore grafico deve prestare il fianco sono un frame rate non sempre costante e un orizzonte estremamente limitato in occasione delle missioni sulla superficie dei pianeti. In questo casi infatti, dovendo elaborare anche il terreno ed i relativi rilievi al contrario dello spazio aperto, una nebbia fin troppo vicina ricorda che Red Sun gira su una console con quasi 6 anni sulle spalle
A conti fatti si tratta però di aspetti decisamente marginali a fronte di una tale ricchezza e bellezza generale. Splendido sotto tutti gli aspetti é al contrario il sonoro: sebbene gli effetti sonori siano ben sopra la media, la parte del leone é giocata sicuramente dalla colonna sonora, costituita da evocativi e azzeccatissimi brani eseguiti da un'intera orchestra sinfonica
Purtroppo l'adattamento italiano non si pone sulla stessa altezza, a causa di un doppiaggio poco convincente affossato dalla malsana idea di utilizzare, per meglio diversificare i personaggi del gioco, delle decisamente inopportune inflessioni romanesche e napoletane