Comanche 4
di
Il buon modello fisico del Comanche permette di utilizzare tecniche di volo tipiche dei piloti militari, come la "nap on the earth", che, sfruttando l'effetto hovercraft dei rotori permette di superare delle piccole pendenze in modo praticamente automatico mantenendo la stessa altitudine. Sono, invece, la potenza di fuoco e la resistenza del nostro elicottero a esulare da qualsiasi parametro di verosimiglianza: abbiamo a disposizione un arsenale mostruoso, composto da missili aria-aria Stinger, razzi aria-terra Hydra, missili Hellfire, e un micidiale cannone da 20mm. Grazie al sistema di autoguida, quando l'avversario é stato "agganciato" dal sistema di mira ogni colpo é un centro, specialmente con i bersagli di terra. Sarebbe bello che anche nella realtà fosse così, ma le cose stanno diversamente, dato che i bersagli che non emettono calore o radiazioni semplicemente non possono essere agganciati. D'altra parte il gameplay di Comanche 4 non chiedeva meno di questo: siamo soli contro tutti e l'azione é furiosa
Alcuni scenari sono letteralmente un nido di vespe, con tank, artiglieria ed elicotteri pronti a tenderci vere e proprie imboscate da cui si esce vivi solo preparando un piano che ci permetta di distruggere quanti più bersagli possibile in modo rapido e facendo fuoco a volontà. Qui emerge la natura arcade di Comanche 4, con la sua pioggia di proiettili bidirezionale da e verso gli avversari: le nostre armi sono precise ma anche i nemici non scherzano. In particolare l'artiglieria sembra avere una mira praticamente infallibile: in assenza di contromisure tipo chaff o flares l'unica alternativa é affidarsi alle tecniche di camuffamento radar insegnateci nella missione di training e sperare di vedere gli avversari prima che loro vedano noi. Anche per questo, il nostro Comanche é irrealisticamente coriaceo: non basta un colpo a distruggerlo ma deve subire alcuni danni prima di precipitare al suolo. Sul display é disponibile una specie di check control che evidenzia gli apparati danneggiati dai proiettili o dalla nostra imprecisione nella guida: urtare una montagna o un albero non produrrà gli effetti che causa nella realtà, sarebbe a dire la distruzione immediata del mezzo, ma solo un danno alle eliche o al carrello. In questo modo Comanche 4 riduce la frustrazione, ma c'é da chiedersi se si possa ancora parlare di simulazione
Alcuni scenari sono letteralmente un nido di vespe, con tank, artiglieria ed elicotteri pronti a tenderci vere e proprie imboscate da cui si esce vivi solo preparando un piano che ci permetta di distruggere quanti più bersagli possibile in modo rapido e facendo fuoco a volontà. Qui emerge la natura arcade di Comanche 4, con la sua pioggia di proiettili bidirezionale da e verso gli avversari: le nostre armi sono precise ma anche i nemici non scherzano. In particolare l'artiglieria sembra avere una mira praticamente infallibile: in assenza di contromisure tipo chaff o flares l'unica alternativa é affidarsi alle tecniche di camuffamento radar insegnateci nella missione di training e sperare di vedere gli avversari prima che loro vedano noi. Anche per questo, il nostro Comanche é irrealisticamente coriaceo: non basta un colpo a distruggerlo ma deve subire alcuni danni prima di precipitare al suolo. Sul display é disponibile una specie di check control che evidenzia gli apparati danneggiati dai proiettili o dalla nostra imprecisione nella guida: urtare una montagna o un albero non produrrà gli effetti che causa nella realtà, sarebbe a dire la distruzione immediata del mezzo, ma solo un danno alle eliche o al carrello. In questo modo Comanche 4 riduce la frustrazione, ma c'é da chiedersi se si possa ancora parlare di simulazione