Combat Flight Simulator 2: Pearl Harbor

di Vincenzo Giagheddu

I mezzi sono tutti rifiniti e definiti al meglio, con alcuni tocchi di classe particolare, come ad esempio il sol levante dipinto sul ponte della portaerei Shokaku o i particolari in movimento, le famosissime "moving parts", che aggiungono realismo a realismo.
Una esperienza di sicuro effetto la si può provare attaccando una posizione difesa dalla contraerea, con l'aereo squassato dalle esplosioni vicine, in mezzo a sbuffi neri e centrato da miriadi di piccole schegge che segnano lentamente. Se poi si ha una device con il ritorno di forza, spesso e volentieri gli sbalzi vi faranno perdere il controllo per qualche attimo perchè la barra vi è letteralmente sfuggita di mano!

Il modello di volo che equipaggia il P-40 è, come di prammatica per i prodotti della Just Flight, di ottimo valore e si vede: aereo meno agile e veloce dello Zero, tende ad essere battuto negli scontri diretti, ma è nettamente in vantaggio contro i siluranti e contro le altre categorie di velivoli. Certo, non sempre la scorta è inesistente e qualche faccia a faccia con lo Zero vi capiterà, ma una condotta tatticamente avanzata e la consapevolezza che solo l'abilità può sconfiggere un nemico di molto superiore, potrà portarvi a qualche vittoria o, almeno, a riportare la pelle a casa...
Nulla di differente dalla parte degli effetti audio, che comunque restano quelli abbondantemente positivi del prodotto base. Gli scoppi sordi sono uno dei pezzi forti, mentre il fuoco cadenzato delle mitragliatrici rende l'atmosfera perfetta.
In fin dei conti un ottimo add-on, che permette di rivivere una pagina di storia. E vi accorgerete che non è tutto come raccontato di recente al cinema...