Combat Flight Simulator 3

di Simone 'BoZ' Zannotti

Comunque la complessità del territorio è sufficiente ad offrire un panorama globale del paesaggio di tutto rispetto e non si ha mai l'impressione di sorvolare zone completamente spoglie o disabitate, anche grazie all'ottima resa grafica della vegetazione (date un'occhiata agli screenshot). L'unico vero appunto dal punto di vista grafico, a parte l'irrisolto problema delle texture sgranate a bassissima quota, riguarda l'interfaccia terra-acqua e la superficie di quest'ultima, che poteva essere curata maggiormente ed appare troppo piatta e monotona, senza variazioni di colore relative alle diverse profondità: scordatevi il meraviglioso effetto di trasparenza visto in IL-2. Approposito di quote, il territorio di gioco è sostanzialmente pianeggiante: invano sono andato alla ricerca di rilievi montuosi o simili, riscontrando al massimo dolci colline e ampi penepiani. Su questo punto i programmatori potevano sforzarsi maggiormente, in modo da offrire un po' più di varietà visiva durante il volo.



Molto carina la rappresentazione delle nuvole, mentre le precipitazioni non mi hanno convinto pienamente: non che l'effetto sia bruttissimo, per carità, solo che il tutto appare un po' in sovraimpressione. Una menzione va invece al trascorrere delle ore durante il giorno: alzarsi in volo all'alba ed assistere da 10000 piedi di quota alla nascita di un nuovo giorno è un'esperienza che merita di essere provata, anche se solo virtualmente. Ottimo anche il tempo (meteorologicamente parlando) variabile durante il volo, soprattutto se si considera che con il variare del tempo varierà anche la risposta dell'aereo ai nostri comandi.
Il sonoro, dulcis in fundo, è strepitoso ed esaltante al tempo stesso: grazie alla sua qualità esso non costituisce un semplice accompagnamento ma diventa parte integrante del gioco, essenziale per assaporare al meglio l'esperienza di volo. I rumori dei motori, in primis, sono davvero favolosi: quello dei jet a reazione è probabilmente quanto di più realistico sia uscito negli ultimi mesi dalla mia SoundBlaster.

CONCLUSIONI
Bene, penso di aver detto tutto quello che c'era da dire; concludo questo fiume di caratteri con una bella tiratina d'orecchi ai curatori della confezione: va bene infatti realizzare tre manuali stupendi e corposi, ma perché me li devo stampare io? Ricordo che, quando nel 1989 comprai il grande Fighter Bomber della Vektor Grafix (per ZX Spectrum!), dentro la scatola trovai non solo la guida ai comandi e la cartolina di registrazione ma anche il voluminoso manuale, in due o tre lingue diverse. Altri tempi...