Command & Conquer 4: Tiberian Twilight
di
Gaetano tucci
I ragazzi di EA Los Angeles avevano promesso un degna conclusione per il capitolo finale della fortunata saga di Command & Conquer appartenente alla serie Tiberium, dobbiamo ammettere che le aspettative non sono state del tutto disattese. Iniziata ormai quindici anni fa con Tiberium Dawn dai tipi di Westwood Studios, quest'ultima fatica di EA si propone come una ventata di aria fresca e di inatteso coraggio da parte degli sviluppatori Californiani.
L'asse temporale di C&C 4 ci porta avanti di 15 anni rispetto all'invasione della terra da parte degli Scrin; il Tiberium si é diffuso ad un livello tale da aver reso la terra un posto quasi inabitabile. L'umanità é sull'orlo dell'estinzione e ciò porta il buon vecchio Kane (interpretato sempre da Joe Kucan) a proporre alla GDI un'alleanza strategica con la speranza che le due fazioni possano lavorare insieme per evitare l'estinzione della razza umana. Grazie al Tacitus, una reliquia contenente la conoscenza delle innumerevoli tecnologie aliene, Kane pianifica la costruzione di una rete di controllo del Tiberium (TCN), da usare per bloccare e magari invertire la diffusione della sostanza extraterrestre. In barba a questa premessa, e con il TCN in fase di costruzione, le attività estremiste di entrambe le fazioni provocheranno una rottura delle relazioni diplomatiche, causando la fine dell'alleanza e lo scoppio della quarta guerra per il Tiberium.
Con passi da gigante rispetto a ciò che ha reso la serie cosi popolare, EA ha deciso di eliminare alcuni marchi di fabbrica della serie, come la gestione delle risorse e la creazione delle basi, concentrando tutto su di una singola unità dispiegabile chiamata “Crawler” in grado di costruire unità. Non é più prevista la raccolta di risorse (ovvero i cristalli di Tiberium), semplicemente, il vostro crawler produrrà unità dal nulla. Il gameplay é stato ridefinito radicalmente, l'attenzione é stata spostata sul “Dominio”, dove i giocatori cercano di acquisire posizioni chiave sulle mappe, come spesso avviene nei moderni FPS. Questa mossa strategica, a nostro avviso, penalizza un po' gli amanti degli RTS, genere in cui C&C dovrebbe fare la parte del leone. L'aspetto più tattico e strategico del titolo é stato infatti sacrificato sull'altare della fruibilità ad un punto quanto più vasto possibile, assetato di un gameplay "mordi e fuggi" e non certo disposto a spaccarsi la testa sulla conquista certosina del territorio. Il più delle volte, infatti, basterà disporre il Crawler nella posizione più strategica della mappa, fargli sfornare unità a iosa (ogni crawler disporrà di un tot di punti/produzione da spendere nella produzione delle unità) e applicare il vecchio concetto di "accumula e conquista" per avere ragione di un avversario fin troppo arrendevole e poco incline a studiare efficaci tattiche di controffensiva. Le uniche cose da conquistare sono relé di rete e torrette che possono essere controllate da qualsiasi fazione in gioco. Non a caso, infatti, il più delle volte gli obiettivi della missione riguarderanno l'accaparrarsi questi punti di controllo.
Un sistema di gioco che, come detto, penalizza proprio i fan più affezionati della saga che non potranno non lamentarsi per la defezione di un qualsivoglia aspetto espansionistico e strategico mentre, ne siamo certi, sarà adorato dalle nuove leve che apprezzeranno la semplicità d'utilizzo di mezzi e unità, senza dover stare a tenere sotto controllo strutture, produzioni, statistiche e quant'altro. Fortunatamente la variegata natura delle missioni e sufficiente per non far scadere il gameplay nella ripetitività, regalandoci alcuni momenti di gioco davvero memorabili. Impossibile, però, non notare come alcune di esse sembrino fatte per essere affrontate da una classe specifica, ingessato forse troppo nel modello tattico pensato dal sistema e precludendo in parte un approccio più aperto allo stile di gioco del giocatore.
Command & Conquer 4 divide infatti le sue due fazioni in 3 classi principali: Attacco, Difesa e Supporto. Ognuna di esse ha il suo specifico focus ma durante la battaglia, vi assicuriamo, saranno tutte ugualmente efficienti. La classe d'attacco fa sue tutte le unità di terra, chi sceglierà la classe Difesa avrà la possibilità di sfornare unità di fanteria e di costruire strutture difensive. La classe di Supporto beneficia, oltre che di abilità di supporto, anche della completa superiorità aerea. L'essenza del gioco, però, risiede nel multiplayer, si vede che EA con quest'ultimo titolo della serie Tiberium ha voluto puntare il tutto per tutto sulla modalità di gioco online, favorendo la cooperazione e il divertimento. Le mappe pensate per il multiplayer sono più complesse rispetto alla campagna in single e forniscono all'utente la possibilità di conquistare più edifici rispetto alla modalità in solitario.
L'aspetto tecnico del gioco é di tutto rispetto, la grafica, come nei precedenti titoli della serie riesce a sorprendere, il tutto é davvero ben realizzato, gli effetti di luce e soprattutto i colori presenti negli scenari, riusciranno a riscuotere plausi anche dai più diffidenti. Grazie alla scalabilità dell'engine di C&C 4, anche i PC non di ultimissima generazione potranno beneficiare di una discreta fluidità di movimento durante i momenti di azione che caratterizzano i campi di battaglia del gioco.
Per quanto riguarda il comparto audio, la colonna sonora di C&C 4 Tiberium Twilight é di ottima fattura ma a volte può risultare un po' invasiva, ciò non deve scoraggiarci perché sarà comunque possibile disattivarla per godere dei soli effetti sonori. Le voci dei personaggi sono rimaste, inspiegabilmente, in lingua Inglese, nessuna traduzione nella lingua di Dante, né tantomeno nessun sottotitolo in Italiano, chi non ha dimestichezza con l'Inglese avrà non poche difficoltà a comprendere le svariate cut scene che caratterizzano il gioco.
Ultimo neo che caratterizza questo comunque ottimo RTS, risiede nella politica di protezione dalla pirateria, più o meno come quella già attuata da Ubisoft con l'introduzione dei tanto criticati DRM per Assassin's Creed 2, che vi costringono a restare perennemente connessi alla rete, pena l'interruzione della partita. Chi fa del bene, va in galera...
In pratica, per potervi godere i campi di battaglia di C&C4 dovrete necessariamente disporre di una connessione ad Internet, non solo per l'autenticazione iniziale tramite l'inserimento del seriale ma anche durante le vostre sessioni di “Comando e Conquista” dovrete essere sempre connessi alla rete Internet. Questa politica di Orwelliana memoria permette a EA di monitorare costantemente che il codice seriale del gioco venga usato da un unico utente e che la copia installata sia originale.
L'asse temporale di C&C 4 ci porta avanti di 15 anni rispetto all'invasione della terra da parte degli Scrin; il Tiberium si é diffuso ad un livello tale da aver reso la terra un posto quasi inabitabile. L'umanità é sull'orlo dell'estinzione e ciò porta il buon vecchio Kane (interpretato sempre da Joe Kucan) a proporre alla GDI un'alleanza strategica con la speranza che le due fazioni possano lavorare insieme per evitare l'estinzione della razza umana. Grazie al Tacitus, una reliquia contenente la conoscenza delle innumerevoli tecnologie aliene, Kane pianifica la costruzione di una rete di controllo del Tiberium (TCN), da usare per bloccare e magari invertire la diffusione della sostanza extraterrestre. In barba a questa premessa, e con il TCN in fase di costruzione, le attività estremiste di entrambe le fazioni provocheranno una rottura delle relazioni diplomatiche, causando la fine dell'alleanza e lo scoppio della quarta guerra per il Tiberium.
Con passi da gigante rispetto a ciò che ha reso la serie cosi popolare, EA ha deciso di eliminare alcuni marchi di fabbrica della serie, come la gestione delle risorse e la creazione delle basi, concentrando tutto su di una singola unità dispiegabile chiamata “Crawler” in grado di costruire unità. Non é più prevista la raccolta di risorse (ovvero i cristalli di Tiberium), semplicemente, il vostro crawler produrrà unità dal nulla. Il gameplay é stato ridefinito radicalmente, l'attenzione é stata spostata sul “Dominio”, dove i giocatori cercano di acquisire posizioni chiave sulle mappe, come spesso avviene nei moderni FPS. Questa mossa strategica, a nostro avviso, penalizza un po' gli amanti degli RTS, genere in cui C&C dovrebbe fare la parte del leone. L'aspetto più tattico e strategico del titolo é stato infatti sacrificato sull'altare della fruibilità ad un punto quanto più vasto possibile, assetato di un gameplay "mordi e fuggi" e non certo disposto a spaccarsi la testa sulla conquista certosina del territorio. Il più delle volte, infatti, basterà disporre il Crawler nella posizione più strategica della mappa, fargli sfornare unità a iosa (ogni crawler disporrà di un tot di punti/produzione da spendere nella produzione delle unità) e applicare il vecchio concetto di "accumula e conquista" per avere ragione di un avversario fin troppo arrendevole e poco incline a studiare efficaci tattiche di controffensiva. Le uniche cose da conquistare sono relé di rete e torrette che possono essere controllate da qualsiasi fazione in gioco. Non a caso, infatti, il più delle volte gli obiettivi della missione riguarderanno l'accaparrarsi questi punti di controllo.
Un sistema di gioco che, come detto, penalizza proprio i fan più affezionati della saga che non potranno non lamentarsi per la defezione di un qualsivoglia aspetto espansionistico e strategico mentre, ne siamo certi, sarà adorato dalle nuove leve che apprezzeranno la semplicità d'utilizzo di mezzi e unità, senza dover stare a tenere sotto controllo strutture, produzioni, statistiche e quant'altro. Fortunatamente la variegata natura delle missioni e sufficiente per non far scadere il gameplay nella ripetitività, regalandoci alcuni momenti di gioco davvero memorabili. Impossibile, però, non notare come alcune di esse sembrino fatte per essere affrontate da una classe specifica, ingessato forse troppo nel modello tattico pensato dal sistema e precludendo in parte un approccio più aperto allo stile di gioco del giocatore.
Command & Conquer 4 divide infatti le sue due fazioni in 3 classi principali: Attacco, Difesa e Supporto. Ognuna di esse ha il suo specifico focus ma durante la battaglia, vi assicuriamo, saranno tutte ugualmente efficienti. La classe d'attacco fa sue tutte le unità di terra, chi sceglierà la classe Difesa avrà la possibilità di sfornare unità di fanteria e di costruire strutture difensive. La classe di Supporto beneficia, oltre che di abilità di supporto, anche della completa superiorità aerea. L'essenza del gioco, però, risiede nel multiplayer, si vede che EA con quest'ultimo titolo della serie Tiberium ha voluto puntare il tutto per tutto sulla modalità di gioco online, favorendo la cooperazione e il divertimento. Le mappe pensate per il multiplayer sono più complesse rispetto alla campagna in single e forniscono all'utente la possibilità di conquistare più edifici rispetto alla modalità in solitario.
L'aspetto tecnico del gioco é di tutto rispetto, la grafica, come nei precedenti titoli della serie riesce a sorprendere, il tutto é davvero ben realizzato, gli effetti di luce e soprattutto i colori presenti negli scenari, riusciranno a riscuotere plausi anche dai più diffidenti. Grazie alla scalabilità dell'engine di C&C 4, anche i PC non di ultimissima generazione potranno beneficiare di una discreta fluidità di movimento durante i momenti di azione che caratterizzano i campi di battaglia del gioco.
Per quanto riguarda il comparto audio, la colonna sonora di C&C 4 Tiberium Twilight é di ottima fattura ma a volte può risultare un po' invasiva, ciò non deve scoraggiarci perché sarà comunque possibile disattivarla per godere dei soli effetti sonori. Le voci dei personaggi sono rimaste, inspiegabilmente, in lingua Inglese, nessuna traduzione nella lingua di Dante, né tantomeno nessun sottotitolo in Italiano, chi non ha dimestichezza con l'Inglese avrà non poche difficoltà a comprendere le svariate cut scene che caratterizzano il gioco.
Ultimo neo che caratterizza questo comunque ottimo RTS, risiede nella politica di protezione dalla pirateria, più o meno come quella già attuata da Ubisoft con l'introduzione dei tanto criticati DRM per Assassin's Creed 2, che vi costringono a restare perennemente connessi alla rete, pena l'interruzione della partita. Chi fa del bene, va in galera...
In pratica, per potervi godere i campi di battaglia di C&C4 dovrete necessariamente disporre di una connessione ad Internet, non solo per l'autenticazione iniziale tramite l'inserimento del seriale ma anche durante le vostre sessioni di “Comando e Conquista” dovrete essere sempre connessi alla rete Internet. Questa politica di Orwelliana memoria permette a EA di monitorare costantemente che il codice seriale del gioco venga usato da un unico utente e che la copia installata sia originale.
Command & Conquer 4: Tiberian Twilight
7
Voto
Redazione
Command & Conquer 4: Tiberian Twilight
Il titolo di Electronic Arts non brilla sotto il puro aspetto strategico e quindi potrebbe infastidire coloro che sono alla ricerca di strategia pura, comunque bisogna riconoscere ai tipi di EA Los Angeles di aver cercato, rischiando, di rinnovare un titolo e, vista l'influenza che la serie di C&C ha sull'intero genere, anche un settore che potrebbe cadere altrimenti nel già visto, già sentito, già giocato...