Command & Conquer: Renegade

di Manuel Orrù

Un altro punto debole del gioco è rappresentato dal fatto che, sebbene vi sembrerà di essere catapultati nel bel mezzo di una battaglia, visto che spesso ci sarà un gran numero di unità NOD e GDI che combatteranno sul campo, in realtà la vostra interazione con essi sarà molto scarsa. Quasi tutte le missioni che affronterete le dovrete affrontare soli contro tutti e negli scarsissimi casi in cui avrete un compagno o una squadra di appoggio, essi si comporteranno in maniera alquanto stupida, esattamente come i vostri nemici, facendovi perdere la voglia di godere ancora del loro supporto. Più di una volta mi è infatti capitato nelle missioni in cui bisognava scortare o il Dottor Moebius o sua figlia Sydney, che essi attraversassero "intelligentemente" la mia linea di fuoco prendendosi in pieno i colpi destinati ai nemici e costringendomi a ricominciare la missione.
Anche nelle missioni in cui avrete l'appoggio della vostra squadra non avrete alcuna possibilità di assegnare loro degli ordini e in questo rimpiangerete la libertà donatavi da altri giochi (uno per tutti Operation Flashpoint) in questo senso.

GDI vs NOD (IL GIOCO IN MULTIPLAYER)
Le modalità di gioco in multiplayer che Renegade offre sono principalmente tre: il gioco in LAN, il gioco su Internet o la pratica offline.
Durante la pratica potrete imparare il meccanismo che regola gli scontri in Renegade: per ogni soldato nemico ucciso vi saranno aggiunti sia dei punti che dei soldi che potrete usare, in aggiunta a quelli ricavati dalla vendita di Tiberium per acquistare nuove unità, siano esse fanteria, veicoli da utilizzare, ingegneri per riparare i vostri edifici o quant'altro. Il gioco diventa così più simile ad una realizzazione 3D in prima persona di uno strategico in tempo reale (quali erano i precedenti titoli di Command And Conquer) che ad un fps tradizionale. I server che è possibile trovare in rete supportano mediamente una ventina di giocatori in contemporanea, rendendo le partite in multiplayer il vero punto di forza di Renegade. Infatti, quando l'assenza di lag lo permette, l'azione è molto più veloce e frenetica rispetto al gioco in single player e il fatto di giocare contro degli umani rende le partite più coinvolgenti alzando il livello della sfide, che contro la CPU era terribilmente basso. Il coordinamento fra gli elementi di una squadra assume finalmente un ruolo di primo piano come pure le superarmi in dotazione ad ognuna delle due fazioni: il cannone a ioni (GDI) e l'attacco nucleare (NOD): per attivarli bisognerà piazzare un "beacon" vicino al bersaglio.
Un accenno merita la battaglia contro la lag che la Westwood sta combattendo a colpi di patch (siamo giunti al momento in cui scriviamo alla 1.0.15). Al momento dell'uscita del demo multiplayer del gioco la situazione era terribile; la lag rendeva Renegade virtualmente ingiocabile anche per i fortunati possessori di connessioni a banda larga. In questo momento la situazione è molto migliorata ed è lecito attendersi che gli sviluppatori proseguano il loro lavoro in questa direzione per non azzoppare il loro prodotto colpendolo nel suo punto più forte. E comunque possibile giocare sia sui server Westwood che su altri server raggiungibili anche tramite Gamespy (il cui client non è purtroppo integrato nel gioco ma deve essere precaricato). La modalità di gioco in LAN è anch'essa pressoché identica al gioco su Internet. Il numero massimo di giocatori supportati da una partita in multiplayer arriva al ragguardevole numero di 64.

REALIZZAZIONE TECNICA
Il motore di gioco 3D di Renegade è un motore proprietario: il suo punto di forza è rappresentato dal fatto che è possibile spostarsi da una locazione all'aperto ad una indoor senza nessun caricamento né rallentamento particolare. Le armi ed i veicoli sono ben caratterizzati e anche gli edifici, sono la fedele ricostruzione in tre dimensioni dei corrispondenti edifici che si potevano utilizzare sin dal primo prodotto della serie. Un'altra caratteristica è la possibilità di cambiare in ogni momento la prospettiva di gioco da una in prima persona ad una in terza persona (obbligatoria quando si usano i veicoli). Ed i difetti? Purtroppo sono presenti anche quelli: gli ambienti, soprattutto quelli al chiuso sono infatti abbastanza semplici, se confrontati con quelli degli ultimi fps (Medal Of Honor e soprattutto Return To Castle Wolfenstein i quali utilizzano entrambi il motore di Quake 3 Team Arena) che hanno visto la luce, le texture sono anch'esse non troppo complesse ed in generale, a parte le esplosioni, non si riscontrano effetti di particolare bellezza. Inoltre il gioco è afflitto da una fastidiosa quanto inspiegabile scattosità: inspiegabile perché non è risolvibile abbassando la risoluzione di gioco o i dettagli grafici, fastidiosa perché rallenta le rotazioni cosa che, in multiplayer, spesso equivale a morte sicura.
Dal punto di vista sonoro siamo nella media per il genere: gli effetti sonori sono tanti e realizzati discretamente e le musiche di sottofondo sono coinvolgenti.
La longevità del gioco è affidata alla sua modalità multigiocatore, in quanto le missioni da affrontare in single player, anche al livello più elevato, possono essere finite in una decina di ore (che ormai sono diventate, purtroppo, la durata standard di un fps) di gioco dagli appassionati del genere.
112