Command & Conquer: Tiberian Sun

di Redazione Gamesurf
COLORI CANGIANTI
Altre novità di notevole interesse si registrano sul fronte tecnico: l'engine, benché 2D é dotato di molte caratteristiche ed effetti speciali, solitamente ad appannaggio esclusivo dei motori grafici 3D. Fra le peculiarità spicca la gestione dei dislivelli, non sempre efficaci visivamente a causa delle limitazioni del disegno basato sulla tecnica bidimensionale, ma ben avvertibili dal comportamento di unità e mezzi (quest'ultimi ad esempio si inclinano e rallentano salendo un pendio). Fra gli effetti speciali sono in evidenza la gestione dell'illuminazione dinamica, il cambiamento nel colore dell'illuminazione (effetti giorno/notte, colori giallo lividi in presenza delle tempeste di ioni ecc.) la gestione dell'ombra (quando un oggetto o un mezzo entra in una zona d'ombra assume colori più scuri e neutri). Tutto contribuisce a rendere in gioco più accattivante anche se, non bisogna aspettarsi le meraviglie dinamiche che i moderni engine 3D portano con se. Altra caratteristica tecnica, di cui tanto si é parlato, é il Voxel (tecnica matematica di descrizione delle immagini resa nota dal mitico Comanche di Novalogic) applicato al rendering delle unità in gioco: il risultato é soddisfacente a volte anche molto buono e certamente le superfici vengono disegnate in modo molto morbido assai poco pixelloso, ma anche questa non può certo considerarsi una rivoluzione

DUNQUE?
Rivoluzione... La lunga veglia e le aspettative stellari potrebbero aver distorto le attese di molti: Tiberian Sun é semplicemente ciò che promette, il meglio del meglio di quanto ha dato la saga Command & Conquer e dunque il suo degnissimo terzo episodio; in poche parole é un ottimo gioco e un must per chi ha fatto degli RTS Westwood quasi un feticcio. Non é però ciò che potrebbe essere Messiah(o Giants: Citizen Kabuto) per i giochi d'azione 3D. Per quello, nell'ambito degli strategici in tempo reale aspettate, magari Homeworld...