Commandos 2: Men of Courage
di
Redazione Gamesurf
Per quanto questa scelta possa risultare gradita ai veterani della serie, alla ricerca di sfide immediatamente gratificanti, è chiaro che un neofita avrà invece di che preoccuparsi e faticherà non poco per giungere alla prima vera missione del gioco
SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA
Per quanto non siano sufficientemente articolati, i due livelli iniziali sono tuttavia utili per conoscere le principali innovazioni tecniche del gioco. L'interfaccia per esempio, pur rimanendo fortemente ancorata all'impostazione del primo titolo, offre comunque una serie di cambiamenti volti a facilitare il "lavoro" del giocatore
La gestione dei propri uomini è come sempre affidata al mouse: spostando il puntatore su uno dei propri soldati si attiverà sul lato destro il menu che raccoglie le principali azioni eseguibili; sulla parte alta dello schermo vengono invece mostrate le truppe attive attraverso degli efficaci "ritratti", che permettono o di accedere all'inventario o di passare al controllo di un'altra unità
Per quanto risulti valida, soprattutto dal punto di vista grafico, l'interfaccia tende tuttavia ad essere abbandonata a favore della tasteria a cui sono state associate pressochè tutte le azioni disponibili. Con una mano sul mouse e l'altra sui tasti si riesce dunque a gestire comodamente il proprio personaggio, il cui unico impedimento resta lo sdraiarsi e l'alzarsi da terra (inspiegabilmente questo movimento non è infatti associabile ad alcun tasto, pur essendo una delle azioni più frequenti e importanti)
UNA GIOIA PER GLI OCCHI
Veniamo ora a quella che rappresenta certamente la più importante innovazione apportata da questo titolo: la grafica. E' infatti proprio grazie al nuovo engine sviluppato da Pyro Studios se Commandos 2: Men of Courage rappresenta un fondamentale punto di svolta nel genere degli strategici in tempo reale, le cui basi si ritrovano profondamente scosse dalla software house spagnola
Il motore grafico di Commandos 2: Men of Courage, riprendendo quello del predecessore, offre una visuale in 3D isometrico che tuttavia può essere ora ruotata di 360 gradi attraverso quattro diverse angolazioni, corrispondenti agli altrettanti punti cardinali. E' chiaro che questa nuova possibilità è estremamente importante ai fini del gioco: grazie ad essa infatti i level designer hanno potuto sfruttare ogni centimetro della mappa posizionando oggetti, uomini e mezzi praticamente ovunque, certi che il giocatore potrà vederli e raggiungerli con un semplice clic del mouse
SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA
Per quanto non siano sufficientemente articolati, i due livelli iniziali sono tuttavia utili per conoscere le principali innovazioni tecniche del gioco. L'interfaccia per esempio, pur rimanendo fortemente ancorata all'impostazione del primo titolo, offre comunque una serie di cambiamenti volti a facilitare il "lavoro" del giocatore
La gestione dei propri uomini è come sempre affidata al mouse: spostando il puntatore su uno dei propri soldati si attiverà sul lato destro il menu che raccoglie le principali azioni eseguibili; sulla parte alta dello schermo vengono invece mostrate le truppe attive attraverso degli efficaci "ritratti", che permettono o di accedere all'inventario o di passare al controllo di un'altra unità
Per quanto risulti valida, soprattutto dal punto di vista grafico, l'interfaccia tende tuttavia ad essere abbandonata a favore della tasteria a cui sono state associate pressochè tutte le azioni disponibili. Con una mano sul mouse e l'altra sui tasti si riesce dunque a gestire comodamente il proprio personaggio, il cui unico impedimento resta lo sdraiarsi e l'alzarsi da terra (inspiegabilmente questo movimento non è infatti associabile ad alcun tasto, pur essendo una delle azioni più frequenti e importanti)
UNA GIOIA PER GLI OCCHI
Veniamo ora a quella che rappresenta certamente la più importante innovazione apportata da questo titolo: la grafica. E' infatti proprio grazie al nuovo engine sviluppato da Pyro Studios se Commandos 2: Men of Courage rappresenta un fondamentale punto di svolta nel genere degli strategici in tempo reale, le cui basi si ritrovano profondamente scosse dalla software house spagnola
Il motore grafico di Commandos 2: Men of Courage, riprendendo quello del predecessore, offre una visuale in 3D isometrico che tuttavia può essere ora ruotata di 360 gradi attraverso quattro diverse angolazioni, corrispondenti agli altrettanti punti cardinali. E' chiaro che questa nuova possibilità è estremamente importante ai fini del gioco: grazie ad essa infatti i level designer hanno potuto sfruttare ogni centimetro della mappa posizionando oggetti, uomini e mezzi praticamente ovunque, certi che il giocatore potrà vederli e raggiungerli con un semplice clic del mouse
Commandos 2: Men of Courage
8
Voto
Redazione
Commandos 2: Men of Courage
Commandos 2: Men of Courage ha mantenuto le promesse confermando di essere quel successo che tutti stavamo aspettando. La lunga e difficile attesa è stata premiata con un titolo che rappresenta il nuovo punto di riferimento per il genere degli strategici in tempo reale. Se con il primo Commandos il team spagnolo di Pyro Studios aveva rivoluzionato il popoloso genere degli RTS con questo nuovo episodio lo stravolge. Solido come una roccia il gameplay di Commandos 2: Men of Courage è quanto di meglio si possa ricercare in un titolo e considerando quanto è vasta la scelta non è certo cosa da poco. La qualità grafica è assolutamente spettacolare e i livelli offrono un dettaglio e una profondità davvero unici grazie alla possibilità di visitare liberamente l'interno di ogni costruzione. Anche la longevità è ai massimi livelli e, sebbene 10 missioni possano sembrare poche, sono necessarie già al livello più semplice svariate ore di gioco per terminare l'avventura. Grazie alla grande libertà lasciata al giocatore è possibile inoltre giocare più di una volta le stesse missioni certi che, semplicemente cambiando il livello di difficoltà, si proverà ancora un grandissimo divertimento. Certo, non mancano alcuni difetti, nemmeno poi così drastici se vogliamo. Innanzitutto l'intelligenza artificiale per quanto sia raffinata a volte lascia aperte delle falle nella giocabilità e nel realismo, che in parte viene compromesso. Esattamente come nel primo Commandos si nota poi un certo sbilanciamento delle nove unità presenti e si finisce nella maggior parte dei casi per utilizzare sempre quei due, massimo tre soldati, lasciando alle restanti unità il ruolo di comprimari. Tutto questo comunque sfuma di fronte alla bellezza d'insieme di questo gioco, un must per tutti gli amanti degli strategici, ma anche per tutti coloro che amano i lavori ben fatti e vogliono, semplicemente, occupare le proprie giornate con un gioco destinato a durare nel tempo e nella memoria.