Conan Exiles
Conan Exiles è uno di quei giochi che ha fatto parlare di sé sin dalla sua uscita in accesso anticipato. Ispirato liberamente al mondo creato dalla penna di Robert E. Howard, il titolo survival fuso alle meccaniche sandbox ha preso vita positivamente durante il suo periodo di prova, soprattutto perché il team di Funcom ha saputo ascoltare i feedback dell’utenza, lavorando attivamente al fine di rimuovere la maggior parte delle problematiche riscontrate nel gioco.
A livello di trama noi siamo uno dei tanti criminali abbandonati al proprio destino nel deserto, almeno fin quando non veniamo liberati da Conan in persona, il quale ci concede la possibilità di cercarci la gloria e cambiare il nostro destino. Cosa possiamo chiedere di più?
SPAPPARI DI OGNI DOVE, UNITEVI!
Dopo aver visionato il filmato introduttivo, si entra in contatto con il sistema di creazione del personaggio, che ci permette di accedere a diverse caratteristiche fisiche e facciali, utili a personalizzare al meglio il proprio avatar all’interno del gioco. Oltre all’aspetto esteriore è possibile scegliere una propria tribù di provenienza, ed è importante selezionare anche una divinità estrapolata dal pantheon dell’ambientazione, poiché nelle fasi più avanzate è possibile offrirgli dei sacrifici per evocarne un potente avatar di cui assumerne il controllo.
Tornando un attimo con i piedi per terra, dopo il processo di creazione le poche informazioni sopracitate sono un mero sogno, poiché a tutti gli effetti veniamo gettati nell’ambientazione senza avere nemmeno uno straccio per coprirci i gioielli. Nudi come mamma ci ha fatto, possiamo esplorare il mondo intorno a noi, cercando di imparare qualche rudimento della modalità di gioco grazie ai tutorial in sovraimpressione mostrati sull’interfaccia di gioco, dopo aver contestualmente scelto se giocare offline oppure online, nel primo caso è possibile attivare anche la co-op, scegliendo fortunatamente i server tra PvP e PvE.
Saltare, correre o arrampicarsi sono tutte azioni standard che si collocano naturalmente in questa tipologia di gameplay, ma non appena trovata un po' di flora e fauna inevitabilmente entriamo in contatto con il sistema di crafting, vera e propria anima del titolo sandbox.
Recuperare le risorse grazie alla pressione del tasto [Quadrato] diventa infatti fondamentale, poiché ci permette di riempire il nostro inventario e sfruttarle per creare oggetti di qualsivoglia tipologia, sbloccabili a mano a mano grazie all’avanzamento di livello. Il tasto [Touch] del gamepad ci fa accedere velocemente all’inventario, suddiviso in due tabelle al fine di separare materiali in nostro possesso e oggetti da poter creare, il tutto gestibile naturalmente grazie all’ausilio delle frecce direzionali.
Come visto in altri titoli dello stesso genere, come ad esempio Ark: Survival Evolved, il gioco permette di assegnare gli oggetti creati a un menù veloce, che può essere richiamato mediante la pressione prolungata del grilletto [L1]. Inizialmente salire di livello è molto semplice, come diventa altrettanto semplice accedere alle risorse base per di costruire i primi oggetti utili alla sopravvivenza, al fine di difendersi e costruirsi un piccolo rifugio in cui posizionare subito un giaciglio da dove ricominciare in caso di morte.
Ecco, probabilmente il primo consiglio è proprio quello di scegliere una zona relativamente sgombra vicina a della vegetazione, così da permettere un farming attivo delle risorse che non vi costringa a viaggiare troppo a lungo al massimo del carico. Come sapranno i più navigati del genere proposto, tenere il carico dell’inventario al massimo influenza negativamente il combattimento e l’esplorazione, poiché fa scendere drasticamente la resistenza impedendo di muovervi liberamente sul terreno di gioco.
L’inventario è solo la prima delle schermate richiamabili dal tasto [Touch], ma ogni pannello può essere facilmente navigato grazie alla pressione dei grilletti [L2] e [R2], così da visionare tutte le informazioni relative al personaggio. Dai punteggi caratteristica ai talenti, passando per la mappa e l’avventura, il giocatore ha la possibilità di avere ogni informazione sotto controllo a portata di click.
Abbiamo trovato particolarmente utile la funzione avventura, se non altro perché riesce a far ambientare anche chi non mastica proprio al meglio questa tipologia di giochi. A tutti gli effetti questo pannello propone al giocatore una serie di prove, o obiettivi, suddivisi in capitoli, nei quali inevitabilmente verremo invitati a seguire delle istruzioni come in un tutorial attivo.
Ogni obiettivo raggiunto regala al giocatore un quantitativo di esperienza, utile a sbloccare preziosi punti da spendere nei menù sopracitati per alzare un punteggio caratteristica (Forza, Carico, Sopravvivenza, ecc.) oppure imparare una particolare ricetta per costruire oggetti nuovi sempre più elaborati.
La bellezza di Conan Exiles è che ti permette di giocare in diverse modalità, fattore che non preclude nessuna strada ai giocatori. Sia da soli, che male accompagnati, il gioco si adatta alle vostre esigenze lasciandovi la libertà di scegliere senza troppi giri di parole.
Tornando al personaggio, è importante tenere sott’occhio i bisogni primari al fine di non morire di fame o sete, ma anche in questo caso il mondo è così ricco di opportunità che difficilmente si finisce con l’ottenere una fine “così tranquilla”. Esistono infatti sparsi per l’ambientazione tantissimi personaggi non giocanti, che serviranno alla vostra causa per diventare schiavi (qualora riuscirete a piegarli con gli strumenti appositi), oppure tanti animali e mostri di ogni specie pronti a essere sconfitti per ottenere un loot di pregio in termini di materiali.
BASTA SAPERLO
Come su ogni libretto d’istruzioni che si rispetti, la scelta iniziale del server influenza inevitabilmente il corso dell’avventura che andremo a vivere. Scegliere un server PvP, come già potrete immaginare, vi getta letteralmente nella fossa dei leoni senza diritto di replica, se non altro perché la possibilità di incontrare un personaggio più forte (con diverse ore di gameplay alle spalle) è molto alta, visto che non sembra esistere un divisore di zona o qualcosa di simile.
Diciamo che in PvP la natura survival emerge preponderante, ma è forse nell’ambito PvE, o meglio ancora Co-Op che il titolo dà il meglio di sé. Giocando con un amico ci si diverte da matti, proprio perché il reperimento degli ingredienti, insieme alla più semplice delle costruzioni, vi regala piacevoli feedback sin dai primi passi mossi nell’ambientazione di gioco.
Se dovete iniziare una prima partita è consigliabile optare per la modalità offline, se non altro perché così potrete entrare naturalmente in contatto, senza delusioni eccessive, con tutto ciò che il gioco ha da offrirvi.
Dopo aver costruito un rifugio con i vari banchi di lavoro e molto altro, Conan Exiles comincia a imporre una marcia più frenetica all’azione, proprio perché ogni aspetto della crescita del personaggio viene gestito in modo graduale. Dopo aver sbloccato un numero di ricette avanzato dovremo necessariamente migrare verso luoghi più remoti, dove però non sarà facile sopravvivere se non saremo pronti a tutto pur di ottenerli.
A livello di nemici, come accennato poco sopra, troviamo veramente le bestie più disparate. È possibile scontrarsi con esseri simili a tartarughe mostruose, solo per poi spaziare su scheletri, mammut, giganti di ghiaccio, insomma chi più ne ha, più ne metta. Tra l’altro è piacevole constatare come la natura dei diversi biomi sia mutevole e diversificata, fattore che sicuramente incentiva di molto l’esplorazione grazie anche all’ambientazione da cui il gioco trae ispirazione.
FERRO E SANGUE
Abbiamo parlato di esplorazione e costruzione, ma una grossa fetta delle ore passate nel gioco le spenderemo a fare una cosa sola: combattere. A quanto visto dalle prime build mostrate ai tempi dell’accesso anticipato, il gioco ha seguito una naturale evoluzione cambiando drasticamente il combat system al fine di renderlo più snello e naturale possibile.
Una volta creata un’arma, da mischia o a distanza, il giocatore ha la possibilità di diversificare gli attacchi seguendo la sempreverde triade di attacchi leggeri, pesanti e speciali. Una volta impugnata l’arma potremo infatti effettuare un attacco leggero [R1], uno speciale [R2] oppure compiere un’azione speciale [L2], saltando all’indietro qualora useremo i doppi pugnali oppure parando qualora staremo utilizzando uno scudo.
A questo possiamo aggiungerci il tasto [Cerchio], indispensabile per schivare gli attacchi inferti dai nostri nemici, soprattutto quando affrontati in gruppo. Il target dell’avversario designato si imposta con [R3], ma contro gruppi di tre nemici è quasi sempre consigliabile non targettare nessuno, al fine di non impazzire dietro a una telecamera fissata contro un nemico al posto di un altro. Il controllo delle barre di resistenza e vita è uno dei primi dogmi da imparare a memoria in questo gioco, come il saper gestire le icone sottostanti, al fine di soddisfare gli appetiti del nostro alter-ego, come fame, sete e così via.
Il sistema non è ancora molto preciso, poiché spesso capita che anche targettando un nemico il colpo vada a vuoto, come se lo script impostato per portarlo a segno non segua una traiettoria lineare. Possiamo capire che questo espediente si manifesti maggiormente con gli attacchi pesanti di un maglio, ma tenendo in mano due pugnali non è possibile veder mandare all’aria colpi leggeri perché mal gestiti dal lock. Considerato che esiste anche il friendly fire, questo è un motivo in più per scendere in campo con particolare attenzione.
Diversamente dai survival più gettonati al momento, Conan Exiles propone un progresso di carriera legato al proprio personaggio o, quantomeno, si muove per darci uno “scopo”. Dopo aver imparato i primi rudimenti per sopravvivere, ci viene data la possibilità di creare un proprio clan o perfino assoggettare, con gli strumenti appositi, dei vagabondi delle terre selvagge. Creandoci una fila di schiavi possiamo creare insediamenti più corposi, che possono essere difesi da questi ultimi quando siamo lontani da casa.
Certo, per costruire una cittadella con tanto di fortificazioni e macchine da guerra ce ne vuole, ma è proprio la strada nel mezzo a darci un minimo di gratificazione almeno a livello di intenti.
Un’ultima parentesi va spesa in ambito tecnico. Il codice sfruttato per la recensione è stato utilizzato su console PlayStation 4 e, dal punto di vista meramente grafico, ci ha restituito diverse magagne visive anche a seguito di diverse patch correttive messe online dal giorno della pubblicazione. Purtroppo abbiamo assistito a diversi fenomeni di clipping, accompagnati da difetti tecnici visibili durante il movimento o la semplice scalata di un oggetto. Le texture non sembrano eccessivamente pulite e definite, come anche capelli e barba del personaggio, fattori che in breve penalizzano lievemente la resa visiva del titolo.