Conker's Bad Fur Day

di Redazione Gamesurf
Tutto questo rende Conker il personaggio perfetto per subire tutti i malefici attacchi che la sorte ha in serbo per lo scoiattolo più sboccato che la storia dei videogiochi ricordi. Il bello é che non é il solo Conker a comportarsi in maniera "alternativa", ma l'intero ecosistema che gli gravita attorno: volendo ben vedere, a tutti gli effetti Conker é un signor gentiluomo in confronto a certi epiteti che si sente appioppare

Tra mappe principale e sotto mondi che si aprono (tutti comunque meno ampi e maggiormente "guidati" rispetto alle lande infinite di Banjo Tooie), tra soldi da recuperare (ne parliamo poco più sotto) e missioni da completare, Conker può contare unicamente sulla sua padella e su qualche risorsa speciale, risorse che si rivelano essere l'innovazione principale del gioco Rare, nonché un'interessante spunto di discussione per le future produzioni simili
In più punti e in diversi momenti del gioco, sulla testa dello scoiattolo con problemi d'incontinenza (scoprirete giocandoci a cosa alludiamo) appare una lampadina, come nel più classico degli "Eureka!" di disneyana memoria. Se nel dato momento viene premuto il tasto B, qualcosa di decisamente fuori dal normale può succedere... ed é questo qualcosa fuori dal normale che rende Conker vario, frenetico, diverso e divertente. Può accadere che Conker estragga una serie di coltelli in puro stile circense e venga data l'occasione di lanciarli con precisione per abbattere particolari obiettivi. O ancora: fionda caricata con castagne decisamente durette, un fucile a pompa (esaaattoo!) e via di questo passo. Non é finita qui: il gioco stesso offre delle sezioni in cui il nostro Conker per riuscire a sbarcare il lunario deve mettersi al comando di una simil-torretta-vespaio-antiaerea, cavalcare un piccolo dinosauro, affrontare onde di lava a bordo di un simil skateboard antigravitazionale, domare un toro o una serie di utensili da fattore... Ce n'é per tutte le situazione e per tutti i gusti
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I PUNTI DI FORZA
Dai tempi di Sam & Max (Lucasarts, 1993) non capitava di vedere e leggere (soprattutto) un gioco con dei dialoghi tanto azzeccati, tanto assolutamente divertenti e incredibilmente fuori di testa, dotati di una "malatissima" ironia, coniugati da una certo stile di fondo che porta a cogliere sfumature, sottintesi, battutine dette a denti stretti. Assistere alle scene in cui Conker parla con il resto della fauna del gioco é quanto di più divertente possiate immaginare in un videogioco. Non stiamo esagerando, non si tratta del solito complimento "relativo" che viene puntualmente surclassato dal gioco che esce il mese successivo. Questa volta si é di fronte, effettivamente, a un grandissimo lavoro e studio del personaggio (da antologia parecchie sue espressioni e l'atteggiamento generale). Il lato positivo risiede anche nell'utilizzo della volgarità che non porta alla classica risata insipida, causata unicamente dalla volgarità in sé e per sé, ma anzi il tutto viene offerto con una certa... classe, per quanto possa apparire strano