Conquest: Frontier Wars

di Redazione Gamesurf
Se avete un mouse dotato della rotellina centrale é estremamente semplice zoomare ingrandendo o rimpicciolendo, secondo le esigenze, l'immagine a video. Tramite frecce presenti sullo schermo, e invece possibile ruotare l'intero schermo in ogni direzione per poter visualizzare strutture e astronavi che possono risultare coperte da pianeti o altri elementi
DUE GIOCHI IN UNO
Un altro concetto innovativo, per uno strategico in tempo reale, che é possibile trovare in Conquest: Frontier Wars é quello dell'ammiragliato. Infatti, per ogni razza si hanno a disposizione sei abilissimi ammiragli a cui é possibile dare il comando di un'intera flotta. Ognuno ha abilità e statistiche diverse, ma l'intelligenza artificiale che li supporta, li rende comunque abili ed efficaci nel portare a termine la missione loro assegnata. In questo caso noi prendiamo le vesti dell'ammiraglio in capo della flotta che dovrà solo (e vi assicuriamo che non é poco), gestire la ricerca delle risorse, la costruzione delle strutture e delle astronavi e l'assegnazione delle flotte ai vari ammiragli che si trovano sotto il nostro comando. E' il concetto dell'inglesissimo "First Sea Lord", che, in epoca elisabettiana, comandava in questo modo la più potente marina del mondo. Tra gli ammiragli a disposizione nella campagna dei Terran, vi é un certo Takei. Takei é il cognome (Gorge Takei) dell'attore che nella prima serie di Star Trek impersonava Sulu, primo navigatore e poi ammiraglio della Flotta Stellare

SUONI, MUSICA E... MULTIPLAYER
Per quanto riguarda l'audio é bene dividere il giudizio tra effetti sonori e musica di sottofondo. Gli effetti sonori sono tra i migliori mai sentiti in un gioco di questo tipo. Sorvolando (e meno male) sul fatto che nello spazio non si possono sentire rumori, ecco esplosioni, lancio di missili, colpi di laser, entrata e uscita dal wormhole... tutto é perfettamente credibile, gradevole e coinvolgente. La musica che accompagna le azioni per certi versi é perfetta, ma forse un po' troppo angosciante nel ritmo. All'iniziale entusiasmo, dopo un po' che si ascolta, si sostituisce una certa noia e una ripetitiva ossessività