Cooking Mama

Cooking Mama
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Se Antonella Clerici è la vostra eroina e non potete vivere se vi perdete una puntata de La prova del Cuoco...forse Cooking Mama è il titolo che stavate aspettando. Per tutti gli altri, andiamo ad analizzare un gioco sicuramente singolare che presenta diversi spunti interessanti. Come si intuisce facilmente dal titolo, verrete catapultati davanti ai fornelli, alle prese con pietanze da preparare. Si tratta di un gioco spiccatamente in stile nipponico, non c'è quindi da stupirsi se al di là della traduzione, non sempre esemplare, dei menù e delle indicazioni, le ricette siano rimaste quelle della cucina orientale. Un po' ironico per noi del belpaese dover prendere "lezioni" di cucina dagli asiatici! A seconda della ricetta, le operazioni da compiere saranno le più diverse. Si parte da quelle più semplici, come dosare gli ingredienti o puntare il timer, ad altre più complicate come soffriggere, impastare o seguire una pentola sul fuoco. Ogni fase è strutturata come fosse un minigioco, generalmente molto breve, al termine del quale vi verrà data una valutazione.


La somma delle singole operazioni determina il vostro risultato finale. I minigiochi richiedono tutti l'utilizzo del touch screen, i comandi classici sono completamente dimenticati in Cooking Mama, a dimostrazione del fatto che ci troviamo davanti un gioco che può essere portato solo sulle console Nintendo di nuova generazione, Ds e Wii. I minigiochi si possono suddividere in due macro categorie. Nella prima ci sono tutte quelle operazioni che richiedono velocità e precisione col pennino. Impastare o usare con sapienza un coltello, saranno operazioni nella pratica discretamente simili a quanto vi veniva richiesto in Trauma Center. Quando invece si passa alla fase di cottura, lo schema di gioco è quello classico dei rhythm game, nel quale dovrete compiere le operazioni richieste, in un preciso momento e in una precisa sequenza.
Portate a termine con successo una ricetta e ne sbloccherete di nuove. Se invece incontrate qualche difficoltà, avrete la possibilità di allenarvi sulle singole fasi della preparazione di ogni pietanza, così da mettervi ai fornelli solo quando siete perfettamente padroni della situazione.
Le modalità di gioco a vostra disposizione vengono completate dalla possibilità di combinare le pietanze in un menù libero e dai test di abilità.
Creando un menù, composto da ricette sempre più complesse, dimostrerete la vostra padronanza della cucina e otterrete punteggi sempre più alti.


Nei test invece verrete messi di fronte a prove di abilità monotematiche sulle diverse operazioni culinarie, da portare a termine per laurearvi chef professionisti.
Come si capisce facilmente dalle foto, la grafica non è certo il punto di forza di Cooking Mama, la fumettosa veste nipponica che è stata data al gioco, ha un'ottima resa ma non si può certo dire che spinga il Nintendo DS al massimo delle sue possibilità. Discorso similare per il sonoro, rappresentato solamente da qualche effetto più o meno realistico e da motivetti simpatici di accompagnamento. I veri punto di forza sono una giocabilità e un divertimento con pochi eguali. Sarete coinvolti, magari nonostante la vostra diffidenza iniziale, fin dalla prima partita e vi troverete presto a dannarvi se vi si brucia il soffritto. Terminare tutte le ricette con il massimo dei voti non è facile e se vorrete raggiungere questo obiettivo, rimarrete impegnati per molto tempo. Una pecca di Cooking Mama è rappresentata dall'assenza di qualsivoglia tipo di sfida tra giocatori. Con un po' di sforzo non sarebbe stato difficile immaginare una modalità che vedesse due o più persone affrontarsi ai fornelli, la Clerici insegna... Se andiamo infatti a paragonare questo titolo con quelli di un genere al quale somiglia, i rhythm game, vediamo che lì i multiplayer sono il sale dell'azione.
Un altro motivo di disappunto è dato dal fatto che non è possibile memorizzare più profili. Oltre a non potersi affrontare, i giocatori non possono neppure avere due carriere culinarie separate.
L'unica concessione fatta dagli sviluppatori è la presenza di una demo, inviabile via Wifi. Piccoli dettagli, all'interno di un gioco di ottima fattura.
Un titolo di primissima qualità, nonostante all'apparenza possa essere liquidato erroneamente come un gioco per bambini. Cooking Mama è dannatamente divertente e molto adatto a una console portatile, considerando che le partite possono essere anche molto brevi e quindi ideale per un break in qualsiasi momento della giornata.

Cooking Mama
7.5

Voto

Redazione

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Cooking Mama

E' bello, una volta tanto, parlare di un videogioco senza trovare esattamente un altro titolo al quale paragonarlo. Cooking Mama è proprio questo: un titolo apparentemente semplice e che potrebbe sembrare destinato a un pubblico di età medio bassa ma che alla resa dei conti si rivela come una piccola chicca. Se vogliamo per forza inquadrarlo, si può dire che è un po' Trauma Center e un po' rhythm game. Il pregio di cooking mama è quello di essere dannatamente coinvolgente per tutti e da subito. Grandi e meno grandi si divertiranno molto a cimentarsi nelle varie ricette, a dimostrazione di come non servano grafica e sonoro mozzafiato per fare un gioco di qualità. Nonostante l'assenza di modalità multiplayer, vi terrà impegnati per parecchio tempo, magari non per ore ininterrottamente, però quei cinque minuti al giorno vi verrà sicuramente voglia di farli.

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