Coraline
di
Coraline Jones é una bambina che, nella mente di Neil Gaiman (scrittore noto per i suoi fumetti dal contenuto apparentemente spensierato, con una punta di horror) si trasferisce assieme alla famiglia in una nuova casa, il Pink Palace.
Appena trasferitisi, Coraline patisce la solitudine: nonostante i suoi genitori stiano a casa tutto il tempo, hanno davvero poco tempo da dedicare alla figlioletta a causa del lavoro (che svolgono a casa), tanto da riuscire a malapena a preparare alcuni cibi precotti per cena.
É così che Coraline si spinge a visitare i vicini ed esplorare la casa, che la porterà a scoprire una misteriosa porta inizialmente murata, ma che poi magicamente diventerà accessibile.
La curiosità della bimba la porta a percorrere il corridoio appena scoperto, conoscendo così un mondo parallelo (the other world) abitato dall'other mather e dall'other father, una coppia di genitori “paralleli” che, a differenza di quelli reali, hanno un sacco di tempo da dedicare a Coraline e che sono disposti ad esaudire ogni suo desiderio. L'unico difetto é l'avere dei bottoni al posto degli occhi, cosa che vorrebbero che avesse anche la nuova arrivata...
Sfortunatamente Coraline imparerà ben presto quanto sinistro sia l'other world, non appena tenterà di tornare alla dimensione reale.
Un mondo di minigames
Quanto appena raccontato é la trama di questo Coraline, ovviamente ispirato alla controparte cinematografica (diretta per l'occasione da tal Henry Selick, famoso per aver diretto the Nightmare Before Christmas), che a sua volta si rifà al libro del già menzionato Gaiman.
Era perfettamente prevedibile, vista l'uscita nelle sale di un film di un certo appeal, il lancio di questo Coraline, videogioco che si piazza in modo troppo semplicistico nel genere di giochi che affidano alla controparte cinematografica ogni speranza di successo. A dire il vero, questo Coraline spicca (in negativo) dalla mediocrità di quel genere di giochi per la sua incapacità di divertire e di proporre alcunché di nuovo. Ma andiamo con ordine.
Il gameplay consiste nell'impersonare l'annoiata bambina alla ricerca di divertimento all'interno e nei dintorni del Pink Palace. Ecco descritta la prima frazione di gameplay, l'esplorazione. Spesso e volentieri vi toccherà vagare per le mura domestiche alla ricerca di oggetti per completare puzzles. Peccato che già questa fase sia guastata da vari difetti, tra cui la lentezza e frequenza dei caricamenti (tanto lunghi da farvi quasi dimenticare cosa stavate facendo prima di accedere alle tracce del DVD), la gestione delle telecamere totalmente in mano alla CPU, senza dimenticare il sistema di controllo, che permette di interagire con oggetti e persone solo dopo la comparsa della scritta in sovraimpressione. Questo approccio rappresenta sicuramente un passo indietro rispetto a quanto mostrato dallo stato dell‘arte dei giochi contemporanei. Dopo aver completato alcuni compiti avrete la possibilità di accedere a dei minigames, vero e proprio cuore del gioco, identificati attraverso le icone blu che ne delimitano l'area di accesso.
Ambientazione ben riprodotta
I minigames, dal canto loro, non sono in grado di sopperire alle mancanze della fase di esplorazione, in quanto solo alcuni di loro sono in grado di divertire, mentre la stragrande maggioranza sarà capace di annoiare.
Essi sono inoltre davvero poco impegnativi, e vi permetteranno di guadagnare facilmente i bottoni (moneta corrente del gioco) che potrete spendere per customizzare la vostra protagonista, oppure per compiere azioni come innaffiare le piante (vi costerà 5 bottoni) oppure accendere la luce (al prezzo di un solo bottone).
A parte esplorazione e minigiochi non c'é granché altro da fare, a testimonianza della limitatezza di questo Coraline.
Dal punto di vista grafico il lavoro svolto é discreto, con i personaggi ben rappresentati ed animati, anche se le movenze di Coraline appaiono troppo lente e spesso sono affette da compenetrazioni con l‘'ambiente circostante.
Anche le ambientazioni mostrano il pregio di riuscire a catturare l'atmosfera mostrata al cinema, ma in questo caso a peccare sono i dettagli.
Il sonoro é ben fatto, con un doppiaggio capace di fare appieno il suo lavoro e una colonna sonora che rispecchia quella sentita al cinema. Peccato solo per la sua ripetitività, evidente dopo un paio di ore di gioco. Ma questo difetto é mascherato da un'altra pecca del gioco, ancora più grave: la durata del gioco, che si assesta attorno alle 3-4 ore per vedere i titoli di coda, davvero troppo poco, anche per accorgersi della ripetitività della musica.
Trama ignota
Chiude la nostra scansione ai raggi X una considerazione riguardante un paio di bug incontrati durante l'avventura, che hanno causato l'impossibilità di procedere nel gioco costringendo così a resettare. Nel XXI secolo errori di questo tipo non dovrebbero essere ammessi.
Esiste tuttavia un'altra incongruenza: il gameplay, destinato ai più giovani a causa della sua estrema banalità, in realtà stona con i contenuti della trama, sicuramente meno adatta ai giovanissimi. Il risultato é un titolo adatto a nessuno.
Se a tutto ciò aggiungiamo una insufficiente spiegazione della trama, capace di trascurare o spiegare appena appena passi fondamentali della storia, tanto da rendere obbligatoria la visione del film per capirci qualcosa, si capisce come questo Coraline rappresenti davvero la solita speculazione di titoli ispirati a film di successo, capaci di sperare nel successo esclusivamente grazie alla scia prodotta dalla controparte cinematografica piuttosto che dalla bontà del gameplay e da innovazioni. In parole povere, un titolo da evitare.
Appena trasferitisi, Coraline patisce la solitudine: nonostante i suoi genitori stiano a casa tutto il tempo, hanno davvero poco tempo da dedicare alla figlioletta a causa del lavoro (che svolgono a casa), tanto da riuscire a malapena a preparare alcuni cibi precotti per cena.
É così che Coraline si spinge a visitare i vicini ed esplorare la casa, che la porterà a scoprire una misteriosa porta inizialmente murata, ma che poi magicamente diventerà accessibile.
La curiosità della bimba la porta a percorrere il corridoio appena scoperto, conoscendo così un mondo parallelo (the other world) abitato dall'other mather e dall'other father, una coppia di genitori “paralleli” che, a differenza di quelli reali, hanno un sacco di tempo da dedicare a Coraline e che sono disposti ad esaudire ogni suo desiderio. L'unico difetto é l'avere dei bottoni al posto degli occhi, cosa che vorrebbero che avesse anche la nuova arrivata...
Sfortunatamente Coraline imparerà ben presto quanto sinistro sia l'other world, non appena tenterà di tornare alla dimensione reale.
Un mondo di minigames
Quanto appena raccontato é la trama di questo Coraline, ovviamente ispirato alla controparte cinematografica (diretta per l'occasione da tal Henry Selick, famoso per aver diretto the Nightmare Before Christmas), che a sua volta si rifà al libro del già menzionato Gaiman.
Era perfettamente prevedibile, vista l'uscita nelle sale di un film di un certo appeal, il lancio di questo Coraline, videogioco che si piazza in modo troppo semplicistico nel genere di giochi che affidano alla controparte cinematografica ogni speranza di successo. A dire il vero, questo Coraline spicca (in negativo) dalla mediocrità di quel genere di giochi per la sua incapacità di divertire e di proporre alcunché di nuovo. Ma andiamo con ordine.
Il gameplay consiste nell'impersonare l'annoiata bambina alla ricerca di divertimento all'interno e nei dintorni del Pink Palace. Ecco descritta la prima frazione di gameplay, l'esplorazione. Spesso e volentieri vi toccherà vagare per le mura domestiche alla ricerca di oggetti per completare puzzles. Peccato che già questa fase sia guastata da vari difetti, tra cui la lentezza e frequenza dei caricamenti (tanto lunghi da farvi quasi dimenticare cosa stavate facendo prima di accedere alle tracce del DVD), la gestione delle telecamere totalmente in mano alla CPU, senza dimenticare il sistema di controllo, che permette di interagire con oggetti e persone solo dopo la comparsa della scritta in sovraimpressione. Questo approccio rappresenta sicuramente un passo indietro rispetto a quanto mostrato dallo stato dell‘arte dei giochi contemporanei. Dopo aver completato alcuni compiti avrete la possibilità di accedere a dei minigames, vero e proprio cuore del gioco, identificati attraverso le icone blu che ne delimitano l'area di accesso.
Ambientazione ben riprodotta
I minigames, dal canto loro, non sono in grado di sopperire alle mancanze della fase di esplorazione, in quanto solo alcuni di loro sono in grado di divertire, mentre la stragrande maggioranza sarà capace di annoiare.
Essi sono inoltre davvero poco impegnativi, e vi permetteranno di guadagnare facilmente i bottoni (moneta corrente del gioco) che potrete spendere per customizzare la vostra protagonista, oppure per compiere azioni come innaffiare le piante (vi costerà 5 bottoni) oppure accendere la luce (al prezzo di un solo bottone).
A parte esplorazione e minigiochi non c'é granché altro da fare, a testimonianza della limitatezza di questo Coraline.
Dal punto di vista grafico il lavoro svolto é discreto, con i personaggi ben rappresentati ed animati, anche se le movenze di Coraline appaiono troppo lente e spesso sono affette da compenetrazioni con l‘'ambiente circostante.
Anche le ambientazioni mostrano il pregio di riuscire a catturare l'atmosfera mostrata al cinema, ma in questo caso a peccare sono i dettagli.
Il sonoro é ben fatto, con un doppiaggio capace di fare appieno il suo lavoro e una colonna sonora che rispecchia quella sentita al cinema. Peccato solo per la sua ripetitività, evidente dopo un paio di ore di gioco. Ma questo difetto é mascherato da un'altra pecca del gioco, ancora più grave: la durata del gioco, che si assesta attorno alle 3-4 ore per vedere i titoli di coda, davvero troppo poco, anche per accorgersi della ripetitività della musica.
Trama ignota
Chiude la nostra scansione ai raggi X una considerazione riguardante un paio di bug incontrati durante l'avventura, che hanno causato l'impossibilità di procedere nel gioco costringendo così a resettare. Nel XXI secolo errori di questo tipo non dovrebbero essere ammessi.
Esiste tuttavia un'altra incongruenza: il gameplay, destinato ai più giovani a causa della sua estrema banalità, in realtà stona con i contenuti della trama, sicuramente meno adatta ai giovanissimi. Il risultato é un titolo adatto a nessuno.
Se a tutto ciò aggiungiamo una insufficiente spiegazione della trama, capace di trascurare o spiegare appena appena passi fondamentali della storia, tanto da rendere obbligatoria la visione del film per capirci qualcosa, si capisce come questo Coraline rappresenti davvero la solita speculazione di titoli ispirati a film di successo, capaci di sperare nel successo esclusivamente grazie alla scia prodotta dalla controparte cinematografica piuttosto che dalla bontà del gameplay e da innovazioni. In parole povere, un titolo da evitare.