Cossacks: The art of War
di
Manuel Orrù
Ai tempi dell'uscita di Cossacks European Wars era difficile vedere nel prodotto della CDV qualcosa di più di un semplice strategico in tempo reale, come ne sono usciti tanti dopo il successo dei classici Westwood e Blizzard. Il buon successo di critica del gioco, che rappresentava un ottimo mix tra elementi classici e innovativi del genere, ed il supporto di una comunità di appassionati in crescita ha reso possibile la produzione ed il rilascio di una espansione, The Art Of War, che è finalmente giunta nei negozi. Abbiamo analizzato per i lettori di Gamesurf l'ultima fatica della casa tedesca; vediamone insieme gli aspetti degni di maggior nota...
Come European Wars, anche The Art Of War è ambientato in Europa a cavallo fra il XVII ed il XVIII secolo. Vi troverete a comandare sul campo gli eserciti più potenti ed attrezzati dell'epoca lungo cinque diverse campagne ognuna ambientata in un territorio diverso. In The Art Of War, infatti, vengono messe a disposizione degli utenti del primo Cossacks, una trentina di nuove missioni in cui potrete comandare gli eserciti di Prussia, Austria, Sassonia, Polonia ed anche dei pirati Arabi del Mar Mediterraneo.
L'impostazione, peraltro invariata in questa espansione, di Cossacks si avvale degli elementi classici degli strategici in tempo reale: l'edificio principale (la Town Hall) produce lavoratori che si occupano di trovare le risorse e di costruire gli edifici; tra gli edifici spiccano quelli adibiti all'addestramento di unità da battaglia di vari tipi: è possibile, infatti, procedere alla produzione di unità di fanteria, di unità di cavalleria e di pezzi di artiglieria. Ognuno di questi tipi di unità ha i propri pregi ed i propri difetti, ma, cosa estremamente importante, è estremamente difficile (virtualmente impossibile) completare le missioni fossilizzandosi sulla produzione in massa di un solo tipo di unità. Naturalmente le unità più potenti hanno un costo in risorse maggiore, risorse necessarie anche per il mantenimento delle unità stesse (ad esempio per far sparare i cannoni) e molto spesso vi troverete a fare delle scelte: costruire molte unità di base o cercare di costruire anche le unità avanzate.
Qualunque sia la scelta che farete, in Cossacks risulta molto importante scortare le proprie unità per evitare di mandarle al massacro; infatti un singolo colpo di cannone è in grado di spazzare via dal campo di battaglia le unità racchiuse in uno spazio abbastanza largo, rendendo importantissimo lo scouting della mappa (magari affidato alle unità più veloci come la cavalleria) per evitare di infilarsi in delle trappole. E' altresì importante scortare anche le unità dotate di un range di tiro molto elevato perché, se malauguratamente dovessero trovarsi a combattere corpo a corpo con le unità nemiche, avrebbero una vita molto breve. In quest'ottica è molto utile la possibilità di creare delle squadre formate da unità atte al combattimento corpo a corpo (pikemen), unità dotate di armi da sparo (moschettieri), un comandante e un tamburino; una volta creata la squadra è infatti possibile, semplicemente selezionando il comandante, manovrare le unità che la compongono come se fossero una sola, oppure impostare la formazione più adeguata all'evenienza. Ancora più importante risulta fare la guardia, sia ai propri edifici che ai propri pezzi di artiglieria, siano essi cannoni o mortai: infatti è possibile catturare gli edifici o l'artiglieria priva di scorta semplicemente facendovi avvicinare una unità; in battaglia risulta quindi molto pericoloso lasciare i vostri cannoni privi di scorta, visto che potrebbero essere catturati e usati prontamente contro di voi dal nemico.
Cossacks: The art of War
7
Voto
Redazione
Cossacks: The art of War
Cossacks The Art Of War, pur non introducendo nessun elemento di novità nel concept del suo predecessore fornisce agli appassionati giocatori di European Wars, altre campagne e altre missioni con cui divertirsi per un periodo abbastanza lungo di tempo, vista anche la difficoltà elevata del gioco. Certo chi si aspettava delle innovazioni sostanziali rimarrà abbastanza deluso, ma in fin dei conti non si dovrebbe chiedere ad una semplice espansione di rappresentare quello che solitamente viene delegato ad un seguito. Inoltre la possibilità di sbizzarrirsi con l'editor, creando nuove missioni da scambiare con la comunità di Cossacks, aggiunge ulteriori motivazioni ad un acquisto che tutti i possessori (soddisfatti) dell'originale European Wars dovrebbero trovare irrinunciabile.