Cossacks: The art of War

di Manuel Orrù

Abbiamo più volte citato la necessità di un'accurata gestione delle risorse; vediamo di analizzare che tipo di risorse è necessario raccogliere per produrre le proprie unità: la più meritevole di citazione risulta senza ombra di dubbio il cibo, prodotto tramite la costruzione dei mulini a vento e dei campi di grano ad essi associati, è di fondamentale importanza per la produzione ed il sostentamento delle unità, che senza di esso non possono essere prodotte. Le altre risorse sono l'oro, il ferro, il carbone, la pietra ed il legno: le prime tre possono essere raccolte costruendo delle miniere sopra i giacimenti della rispettiva risorsa, mentre il legno può essere ricavato dall'abbattimento degli alberi e la pietra dalle cave.
Tutti gli elementi fino a qui elencati rientrano nello standard per il genere in cui è collocato il prodotto della CDV, ma in cosa Cossacks si distingue dagli altri strategici? Sicuramente la varietà delle unità, e delle missioni (proprio con l'espansione The Art Of War vengono introdotte 30 nuove missioni) lo rendono un prodotto appetibile e longevo, ma il vero punto di forza del gioco sta nella grandezza delle mappe di gioco, che risultano fino a sedici volte più ampie rispetto all'originale European Wars, nella perfetta ricostruzione dei campi di battaglia propri dell'epoca in cui sono ambientate le vicende e soprattutto nell'immenso numero di unità che il motore di gioco è in grado di supportare (si parla di alcune migliaia di unità contemporaneamente sul campo) che rende lo scontro tra gli eserciti estremamente realistico e allo stesso tempo, a differenza di altri strategici in cui il numero delle unità va a scapito della tattica, richiede una fase di preparazione degli spostamenti ed un gran controllo delle unità nel mezzo della battaglia.



E' infatti possibile, per un esercito inferiore in numero ma arroccato sulle colline che arricchiscono i terreni di gioco sgominare con perdite minime tantissime unità se esse sono costrette a passare allo scoperto nelle valli sottostanti. Inoltre in Cossacks le mura che cingono alcune città hanno finalmente un proprio ruolo, visto che è impossibile sparare attraverso di esse (a differenza di altri prodotti in cui avevano una mera funzione estetica) e risultano abbastanza difficili da abbattere per un esercito privo di cannoni. Inoltre alcuni personaggi del vostro esercito, possono interagire con altri personaggi, parlare o acquistare da essi nuove unità o semplicemente ricevere informazioni.
Purtroppo il punto debole del prodotto della CDV è rappresentato dall'intelligenza artificiale dei nemici, che pur essendo in media con i prodotti del genere (che non si distinguono in questo aspetto), risulta inadeguata se paragonata al resto della realizzazione. Capita molto spesso infatti che i nemici rimangano fermi nonostante vengano cannoneggiati insistentemente e non vadano alla ricerca di riparo, oppure che essi si gettino allo sbaraglio a gruppi formati da poche unità contro un esercito dieci volte superiore in numero.
Le altre aggiunte che è possibile trovare in The Art Of War non riguardano il gameplay in senso stretto ma sono comunque gradite: è ora possibile registrare le proprie partite per poterne vedere, in seguito, il replay, analizzando anche le mosse del vostro avversario (utile nelle partite in multiplayer); è infine presente un editor attraverso il quale è possibile creare nuove missioni.
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