Crash Bandicoot 3: Warped

di Redazione Gamesurf
There's something about Crash... qualcosa di strano, fondendo il titolo originale di un film a stelle e striscie e la sua traduzione in italiano. Prima di addentrarci nella descrizione e nell'analisi vera e propria del gioco, va fatta una piccola ma doverosa precisazione: personalmente ho avuto modo solamente di provare per poco tempo i primi due episodi della trilogia Naughty Dog, per questo mi sono avvicinato con una certa curiosità a questo terzo capitolo, innalzato dalla stampa specializzata allo status di "migliore gioco di piattaforme" per PlayStation

ESSERE PERAMELE OGGI
Il Dottor Cortex é tornato per qualche strano motivo, Crash non può continuare a vivere la sua tranquilla vita di peramele moderno e socialmente impegnato, il suo ruolo di Animale Eroe della Giungla lo obbliga moralmente, ancora una volta, a prendere le difese di tutto il creato, impedendo che oscure forze maligne si riversino sulle tranquille vite dei suoi coinquilini di tana. Con Crash questa volta parte anche la sorellina, Coco Bandicoot, che ci sarà di aiuto in particolari schemi.Il tema di fondo di Crash Bandicoot 3 é racchiuso nel suo sottotiolo, Warped. Una macchina del tempo, degna del miglior Dottor Zapotec di WaltDisneiana memoria, permette a il malefico Dr. Neo Corteccia di muoversi nelle ere e negli spazi geografici, per rendergli più comoda la raccolta dei cristalli tanto bramati... magari, per una volta, senza il maledetto Peramele in mezzo alle falangi. Com'é, come non é, il diabolico animale schizzato riesce a intrufolarsi ancora una volta nei piani del sacripante galattico. Ma bando ai sentimentalismi, cosa presenta di nuovo questo terzo (ed ultimo) episodio di quello che dovrebbe essere il gioco più rappresentativo (Crash inizialmente doveva fungere da mascotte della console Sony) per il 32 bit più venduto al mondo. Ancora una volta si tratta di un gioco di piattaforme in finto-3D, e non poteva essere altrimenti. Finto 3D perché, pur muovendosi lungo i tre assi, non c'é completa libertà. Il sentiero da seguire é infatti prefissato e piuttosto limitato, tanto da rappresentare una piccola autostrada su cui muoversi, dove si vuole certo, ma entro limiti stabiliti molto severamente. Bisogna anche dire che in CB3 le ambientazioni e le strutture attorno allo spazio in cui si muove Crash sono più ampi e donano maggior respiro al gioco