Crash Bash
di
Redazione Gamesurf
Crash Bandicoot: uno dei personaggi distintivi della console di casa Sony, assieme all'avvenente (?) Lara Croft e al bruciacchiante Spyro. Dopo ben tre platform game dedicati e un bellissimo spin-off della serie ambientato nel mondo dei go-kart (Crash Team Racing), il turbinante marsupiale fa ritorno sulla PlayStation che l'ha visto nascere, questa volta impegnato in un gioco multi-evento, sullo falsariga di Mario Party (Nintendo 64) o del più recente Sonic Shuffle (Dreamcast). Un ritorno un po' particolare, a dire il vero, sia per la particolare natura del gioco, sia per l'assenza dal gruppo di sviluppatori di quei Naughty Dog che per primi diedero vita a Crash e che più volte hanno dimostrato di conoscere a menadito la vecchia console Sony: il compito di concretizzare le nuove avventure del personaggio é quindi assegnato questa volta agli inglesi di Eurocom
L'ETERNO SCONTRO TRA BENE E MALE
La storia alla base di Crash Bash é elementare ma simpatica: le due divinità Aku Aku (rappresentante del bene) e suo fratello e nemesi Uka Uka (campione del male) vengono per l'ennesima volta ai ferri corti, e decidono di verificare una volta per tutte chi dei due sia il più potente. Non potendo combattere direttamente uno contro l'altro a causa di un veto divino, i due decidono di fare scontrare alcuni campioni prescelti, che dovranno affrontarsi in una serie di bizzarre prove. Vengono così reclutati Crash Bandicoot e sua sorella Coco da parte di Aku Aku, mentre Uka Uka si rivolge al perfido scienziato Cortex e ai suoi cinque compagni di malefatte: ovviamente vengono così a crearsi due squadre estremamente sbilanciate, per cui a seguito delle proteste di Aku Aku, il fratello cattivo si decide di "imprestare" al bene due personaggi. Si formano cosi due bizzari team di quattro componenti ciascuno pronti a sfidarsi senza esclusione di colpi. Tutto questo viene narrato nella simpaticissima introduzione del gioco, realizzata interamente in grafica tridimensionale (con lo stesso motore grafico del gioco, come avveniva nei precedenti giochi di Crash) e accompagnata da un eccellente doppiaggio dei dialoghi in italiano
L'ETERNO SCONTRO TRA BENE E MALE
La storia alla base di Crash Bash é elementare ma simpatica: le due divinità Aku Aku (rappresentante del bene) e suo fratello e nemesi Uka Uka (campione del male) vengono per l'ennesima volta ai ferri corti, e decidono di verificare una volta per tutte chi dei due sia il più potente. Non potendo combattere direttamente uno contro l'altro a causa di un veto divino, i due decidono di fare scontrare alcuni campioni prescelti, che dovranno affrontarsi in una serie di bizzarre prove. Vengono così reclutati Crash Bandicoot e sua sorella Coco da parte di Aku Aku, mentre Uka Uka si rivolge al perfido scienziato Cortex e ai suoi cinque compagni di malefatte: ovviamente vengono così a crearsi due squadre estremamente sbilanciate, per cui a seguito delle proteste di Aku Aku, il fratello cattivo si decide di "imprestare" al bene due personaggi. Si formano cosi due bizzari team di quattro componenti ciascuno pronti a sfidarsi senza esclusione di colpi. Tutto questo viene narrato nella simpaticissima introduzione del gioco, realizzata interamente in grafica tridimensionale (con lo stesso motore grafico del gioco, come avveniva nei precedenti giochi di Crash) e accompagnata da un eccellente doppiaggio dei dialoghi in italiano
Crash Bash
Crash Bash
Mi aspettavo molto di più dal ritorno di Crash su PlayStation. Quel poco che c'è in Crash Bash è piuttosto divertente e ben realizzato, ma quantitativamente insoddisfacente. Dopo un paio di ore di gioco avrete visto tutti i tipi di evento, e dopo averlo terminato una volta lo terrete da parte unicamente per le sfide con gli amici. Paradossalmente, anche sotto questo aspetto, teoricamente il più importante di Crash Bash, il gioco non riesce a dare il meglio di sé a causa di alcune scelte a dir poco scellerate da parte dei game design, che avrebbero fatto bene a dare una buona occhiata alla "concorrenza" prima di mettere la parola "concluso" allo sviluppo del gioco. Ottimo per i giovanissimi (a causa dell'eccessiva semplicità di gioco) e per gli amanti dei giochi multi-player, ma a questi ultimi ricordo che in giro c'è molto di meglio, e che prima di sborsare dei soldi per Crash Bash sarebbe il caso di provare titoli per PlayStation come Bishi Bashi Special.