Crash Team Racing

di Redazione Gamesurf
MA QUANTO SONO GUSTOSE LE MELE ROSSE..
A garantire la varietà, elemento assolutamente indispensabile in una produzione videoludica, ci pensano le modalità di gioco, presenti in numero sicuramente adeguato. Quella denominata avventura costituisce il cuore del titolo Naughty Dog, o almeno della sua accezione monogiocatore. Come già parzialmente descritto nelle righe precedenti, tale modalità vedrà piloti e kart impegnarsi in ardite ed estenuanti competizioni, che potrebbero essere comparate ai livelli dei platform. Ottenuto il successo in un certo numero di gare, quelle che compongono la coppa cui state partecipando, si apriranno dinanzi a voi le porte che vi condrranno dritti dritti tra le fameliche fauci del cosiddetto mostro di fine mondo. Che, naturalmente, dovrete sconfiggere non con la forza fisica, ma con l'abilità di pilota; e il prezioso ausilio degli immancabili ordigni di cui i tracciati abbondano. Questi spaziano dai consueti missili a ricerca, alle meno convenzionali misture chimiche dagli effetti devastanti (esilaranti). L'arsenale, tuttavia, non può assolutamente essere definito ampio e un numero più cospicuo di armi e gadget avrebbe indubbiamente giovato al gameplay di CTR. Ma così non é, e altro non ci resta che accontentarci. In compenso le pur poche presenti svolgono egregiamente il loro compito e si dimostrano tutte efficaci, che si giochi da soli o, meglio, in compagnia. In compagnia e, dunque, nella modalità di gioco che meglio esprime l'essenza di Crash Team Racing: quella multiplayer. Frenetico, sadico, lievemente strategico: CTR multigiocatore é questo e molto, molto altro. Lo studiato concept dei circuiti, inoltre, segna una svolta rispetto al buon Mario Kart, i cui tracciati erano, tutto sommato, caratterizzati da una certa linearità (non certo un difetto, comunque). Pro o contro? Difficile dirlo, l'unica certezza é che difficilmente un giocatore alle prime armi potrà competere con un avversario più esperto. L'allenamento non é però lavoro arduo, anzi, poiché basta qualche corsa per acquisire il pieno controllo del mezzo e un'adeguata conoscenza dei percorsi; che sono tanti, vari e tutti splendidamente realizzati. Dalle nevi polari sino ai mattoni di un antico castello, passando per le calde spiagge tropicali: i circuiti sono indubbiamente i più originali e soprendenti del genere cui CTR appartiene. Esiste poi un'altra modalità, prettamente multigiocatore e particolarmente attuale nell'era del frag. E' denominata Arena, come il celeberrimo Quake III e, in un certo senso, potrebbe essere comparata al titolo Id. Armati delle vostre virtù di pilota e, soprattutto, di cecchino, sarete catapultati in sette singolari tracciati che poco hanno da condividere con quelli che, generalmente, ospitano i tradizionali campionati. In questi circuiti, vere e proprie arene, i combattenti si sfideranno a suon di mine e missili intelligenti, sino alla distruzione totale: assolutamente divertentissimo