Crazy Taxi 2

di Redazione Gamesurf
Concept geniali, stile grafico originale e un pizzico di follia: mischiate fra loro questi tre elementi e avrete ottenuto la colonna portante che accomuna molte delle produzioni Sega degli ultimi anni. Crazy Taxi non fa eccezione e anzi si conferma, forse con buona sorpresa del colosso giapponese stesso, come una delle serie di maggior successo prodotte dalla grande S: prima l'immediato seguito di pubblico riscontrato fra i cabinati delle sale giochi di mezzo mondo, quindi l'eterna gratitudine d'ogni utente Dreamcast per una conversione più che mai fedele all'originale... infine, il boom di vendite fatto registrare in America con la versione PlayStation 2, primo gioco marchiato Sega ad approdare su una console non proprietaria. Hitmaker non poteva quindi esimersi dal riprendere in mano il proprio gioiello, congedando la serie dal 128 bit bianco con un episodio all'altezza del predecessore

START SPREADIN' THE NEWS..
Per chi fosse a digiuno dall'idea di gioco che sta alla base del titolo Hitmaker, non resta che rinfrescare le poche ma essenziali nozioni sul gameplay di Crazy Taxi 2: essendo gli autisti di una compagnia di trasporto passeggeri, il vostro compito principale sarà, ovviamente, quello di raccogliere clienti lungo le strade della città per portarli felicemente alle rispettive destinazioni. Purtroppo, ai giorni nostri, il tempo é più che mai denaro e la filosofia della Crazy Taxi Cab é più che mai chiara: ogni secondo risparmiato sono centinaia di bigliettoni guadagnati... ecco perché sarete completamente liberi di ignorare qualsiasi parvenza d'ordine stradale, imboccare impunemente sensi unici in contromano, speronare allegramente gli altri taxi, ribaltare interi camion, seminare lo scompiglio in mezzo ai giardini pubblici, immergervi sottacqua, usare ogni muretto come trampolino per sorpassi spericolati e, più in generale, compiere qualsiasi manovra che l'istinto vi suggerisca
Ogni cliente, al bordo della strada, é sovrastato da un simbolo di diverso colore indicante la lontananza dalla propria destinazione che, una volta salito a bordo del nostro mezzo, viene sostituito da un piccolo timer che scandisce il tempo a disposizione per raggiungere il luogo d'arrivo: più si é efficienti e solerti nel proprio compito, più é probabile che si venga ricompensati con laute mance oltre che da una razione extra di secondi, utilissimi per le prestazioni future. Ma voi siete i dipendenti di una compagnia "fuori come sette balconi" e, di conseguenza, la rapidità non é la sola cosa che la clientela pretende: un altro buon metodo per spalare soldi, infatti, é anche quello di far divertire il più possibile il vostro passeggero che, inanellando buone sequenze di "crazy drift", veloci e secche derapate in curva, o "crazy trought", stretti e pericolosi sorpassi da infarto, non si farà pregare due volte nello scucire allegramente qualche verdone in più