Crazy Taxi

di Daniele 'Dansolo' Palmas

UN TASSINARO A SAN FRANCISCO


Chiariamo subito un punto: il gameplay di Crazy Taxi è ottimo. Alla Sega va riconosciuto il merito di aver realizzato un gioco davvero molto divertente, a partire da un'idea semplicissima. Personalmente adoro la sensazione di libertà che il gioco riesce a offrire: non ci sono percorsi stabiliti, è possibile andare praticamente ovunque, senza che un qualche "muro fantasma" ci dica dove fermarci. L'immediatezza nel controllo del mezzo fa si che, già da subito, si possano apprezzare le caratteristiche del gioco, tuttavia non lasciatevi ingannare! Crazy Taxi non è assolutamente un gioco semplice: prima di riuscire a far durare adeguatamente una partita, dovrete fare molta pratica, sebbene le opzioni di difficoltà del gioco possono essere variate (ad esempio la quantità di traffico nella città).

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La conversione è molto accurata, garantendo tutto il feeling che l'originale in sala giochi offriva. Discutendo con amici sul prodotto, ho trovato che molti inquadrano Crazy Taxi nella categoria dei giochi "Simpatico, ma dopo un po' di partite stanca, perché è sempre la stessa minestra". Beh, dal mio punto di vista Crazy Taxi è il tipico gioco da longevità, praticamente, infinita. Infatti, non essendoci un obbiettivo particolare, la sfida principale diventa superare i vari record stabiliti da altri o da se stessi. In questo senso il gioco non annoia mai, e può essere ripreso ogni volta che non si ha voglia di spremersi le cellule grigie con RTS, RPG, simulazioni e avventure varie.

Dopo, infatti, che ci avrete giocato per bene, credo che non lo abbandonerete a prendere polvere, bensì lo lascerete in un angolino del vostro hard disk, pronto a essere lanciato come passatempo, quando avrete bisogno di una ventata di leggerezza e di divertimento. Personalmente è quanto sta accadendo a me!

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