Crime Cities
di
Redazione Gamesurf
Nessuno sa con certezza perché l'immaginario fantascientifico sia così popolato da automobili volanti. Forse gli autori del genere si sono trovati troppo spesso intrappolati in un ingorgo sulla statale, desiderando un paio d'ali per la loro vettura? In molti videogiochi e film Cyberpunk, ambientati ossia in un futuro prossimo, pessimisticamente strangolato dalla violenza e dall'inquinamento, le città sono, infatti, rigorosamente attraversate da fiumi caotici di macchine volanti, i Flyer. Con questo nome sono stati immortalati da P.K. Dick, dal cui libro é stato tratto il celeberrimo film Blade Runner: chi ha sempre desiderato guidare tali veicoli, nelle città a molteplici livelli del futuro, mesto incrocio di grigiore e luci pubblicitarie, forse apprezzerà l'arrivo di Crime City, sparatutto che attinge copiosamente dai topoi del Cyberpunk
UN PIEDIPIATTI CON LE ALI
I pronostici per il futuro sono piuttosto scoraggianti: la delinquenza é così estesa, che il governo ha addirittura istituito a carcere l'intera costellazione di Pandemia! Qui, tutti i cittadini sono stati esiliati per crimini più o meno gravi, o soltanto perché "devianti" o atei (come spiegato nella presentazione del gioco). I pianeti di Pandemia sono quindi una specie di prigione "a cielo aperto", una discarica di tutte le persone scomode al "regime"
Sembra un mondo normale, con autobus, negozi, industrie, ma é solo un'apparenza: gli abitanti sono tutti lì per una condanna penale, perciò i tumulti scoppieranno facilmente. Ma ora occorre infiltrare un agente nella sconfinata prigione, per scoprire i piani dell'organizzazione malavitosa che rischia di mettere in pericolo l'Universo: ovviamente questo felice compito spetta al giocatore, che, sotto la falsa identità d'esiliato per alto tradimento, dovrà comportarsi come un normale abitante di Pandemia. Ossia, da criminale
Essenzialmente, questa "trovata" di sceneggiatura, permette agli sviluppatori di arricchire il gioco con missioni di vario tipo: da una parte quelle in cui reciteremo il ruolo del mercenario e dall'altra quelle fondamentali, agli ordini della Federazione, per sconfiggere le associazioni illegali. L'idea, tuttavia, ci lascia perplessi: se Pandemia é un sistema isolato, il cui ruolo é solo quello di carcere, come si spiega l'abbondante presenza d'armi? Esportare clandestinamente un lanciarazzi in un pianeta lontano non dovrebbe essere facile come introdurre un coltellino in una prigione! Sospettiamo che l'idea di un penitenziario in cui pericolosi condannati possano accedere senza difficoltà alle armi, sia servito soprattutto per movimentare la trama. In questo modo, lo scenario del mondo é davvero angosciante: pazzi criminali armati fino ai denti che circolano liberamente grazie ai Flyer, associazioni di killer, sette fanatiche para-religiose che inneggiano a nuove crociate... Il panorama é così esasperato da risultare, a tratti, involontariamente umoristico!
Il nostro Flyer é inizialmente provvisto solo di un semplice laser e, gradualmente, grazie ai soldi guadagnati come mercenario, potremo arricchirlo d'armi, motori e scudi sempre più potenti. Le missioni sono molto varie e sempre più importanti con l'avanzare del gioco e il crescere della nostra fama: trasporto passeggeri dai bar agli innumerevoli sexy shop, rapine in banca, eliminazione di ricercati, salvataggio di donne rapite e addirittura scorta per scienziati alla ricerca di civiltà aliene! Sicuramente la complessità delle missioni é uno stimolo per proseguire e rompe la monotonia dello schema di gioco, esclusivamente basato sul combattimento "aereo"
UN PIEDIPIATTI CON LE ALI
I pronostici per il futuro sono piuttosto scoraggianti: la delinquenza é così estesa, che il governo ha addirittura istituito a carcere l'intera costellazione di Pandemia! Qui, tutti i cittadini sono stati esiliati per crimini più o meno gravi, o soltanto perché "devianti" o atei (come spiegato nella presentazione del gioco). I pianeti di Pandemia sono quindi una specie di prigione "a cielo aperto", una discarica di tutte le persone scomode al "regime"
Sembra un mondo normale, con autobus, negozi, industrie, ma é solo un'apparenza: gli abitanti sono tutti lì per una condanna penale, perciò i tumulti scoppieranno facilmente. Ma ora occorre infiltrare un agente nella sconfinata prigione, per scoprire i piani dell'organizzazione malavitosa che rischia di mettere in pericolo l'Universo: ovviamente questo felice compito spetta al giocatore, che, sotto la falsa identità d'esiliato per alto tradimento, dovrà comportarsi come un normale abitante di Pandemia. Ossia, da criminale
Essenzialmente, questa "trovata" di sceneggiatura, permette agli sviluppatori di arricchire il gioco con missioni di vario tipo: da una parte quelle in cui reciteremo il ruolo del mercenario e dall'altra quelle fondamentali, agli ordini della Federazione, per sconfiggere le associazioni illegali. L'idea, tuttavia, ci lascia perplessi: se Pandemia é un sistema isolato, il cui ruolo é solo quello di carcere, come si spiega l'abbondante presenza d'armi? Esportare clandestinamente un lanciarazzi in un pianeta lontano non dovrebbe essere facile come introdurre un coltellino in una prigione! Sospettiamo che l'idea di un penitenziario in cui pericolosi condannati possano accedere senza difficoltà alle armi, sia servito soprattutto per movimentare la trama. In questo modo, lo scenario del mondo é davvero angosciante: pazzi criminali armati fino ai denti che circolano liberamente grazie ai Flyer, associazioni di killer, sette fanatiche para-religiose che inneggiano a nuove crociate... Il panorama é così esasperato da risultare, a tratti, involontariamente umoristico!
Il nostro Flyer é inizialmente provvisto solo di un semplice laser e, gradualmente, grazie ai soldi guadagnati come mercenario, potremo arricchirlo d'armi, motori e scudi sempre più potenti. Le missioni sono molto varie e sempre più importanti con l'avanzare del gioco e il crescere della nostra fama: trasporto passeggeri dai bar agli innumerevoli sexy shop, rapine in banca, eliminazione di ricercati, salvataggio di donne rapite e addirittura scorta per scienziati alla ricerca di civiltà aliene! Sicuramente la complessità delle missioni é uno stimolo per proseguire e rompe la monotonia dello schema di gioco, esclusivamente basato sul combattimento "aereo"
Crime Cities
Crime Cities
Crime City è uno sparatutto tradizionale, che non si adegua alle caratteristiche degli ultimi prodotti del genere, basati anche sui dialoghi ed enigmi, oltre che sulle sparatorie. La trama non è originale, sfruttando tutti gli stereotipi del Cyberpunk per suggestionare l'utente. Se si trascura la monotonia dell'ambientazione e l'eccessiva ripetitività del gameplay, tuttavia, l'immedesimazione nelle grigie atmosfere di Crime City è assicurata, grazie anche alla buona grafica, ricca d'esplosioni, effetti atmosferici realistici e fluido traffico automobilistico.