Croc 2
di
Redazione Gamesurf
Creare un personaggio carismatico e, allo stesso tempo, rappresentativo di un genere non é per nulla facile, come ben sa la Sony e il suo reparto di ricerca & sviluppo, che per oltre sei anni ha cercato di sfornare una mascotte almeno degna di questo nome, fallendo miseramente nell'impresa (e no, Crash Bandicoot non é un personaggio carismatico, checché ne dicano i PlayStation-maniaci là fuori). L'impresa é invece riuscita in pieno alla Fox Interactive, che nell'anno di grazia 1997 immesse sul mercato un gioco di piattaforme caratterizzato da quello stile e da quel pizzico di genialità che contraddistingue da sempre le creazioni della grande N e della ex-grande S (Nintendo e Sega per i più distratti). Si parla, chiaramente, del primo Croc, che nonostante alcuni evidenti difetti in materia di controlli e inquadrature, riuscì a ritagliarsi una posizione di primo piano su PlayStation prima e, in un secondo tempo, nel microscopico settore dei platform 3D per PC
YAZOO!
La parola che leggete qui sopra non é un modo gentile per riprodurre una nota imprecazione italiana, ma il "grido di guerra" del simpatico coccodrillo protagonista. Il piccolo Croc, armato dei suoi tipici versetti e del suo zainetto tuttofare (boyscout?) torna in azione nella terra dei Gobbo con l'intento di ritrovare la sua famiglia, le cui ultime tracce si possono ricondurre ad un misero messaggio in bottiglia recuperato dal nostro su una spiaggia (piccolo riassunto della stringatissima trama)
Il mondo o, per meglio dire, l'isola dei simpatici Gobbo é abitata da diverse tribù organizzate in piccoli villaggi: ogni tribù rappresenta a tutti gli effetti un piccolo "mondo di gioco" in cui sono celati i livelli (segreti e non) che dovremo affrontare per proseguire nell'avventura del simpatico rettile. Le tribù sono letteralmente disseminate di porte, sul cui uscio, o comunque nelle vicinanze é sistematicamente piazzato un Gobbo in urgente bisogno di aiuto. Come avrete intuito, aiutare i pelosi esserini é il primo obbiettivo del nuovo capitolo della serie Croc, in cui l'omonimo protagonista é passato da salva-gobbo ad aiuta-gobbo d'emergenza (gran salto di qualità, non c'é che dire...).Riuscirà il nostro eroe a ritrovare i suoi cari?
Vista la semplicità dei puzzle che lo attendono, riconducibili al solito "cerca la chiave per la porta giusta", sembrerebbe di sì anche se, finora, non abbiamo tenuto conto del vero e unico arcinemico di Croc: il temibile Barone Dante. Appena resuscitato grazie ad uno strampalato rito voodoo, il caro vecchio Dante ha tutta l'intenzione di vendicarsi su Croc della sua ultima sconfitta, arrecatagli dal simpatico coccodrillo nella sua avventura di esordio. La missione, se di missione si può parlare, diventa così doppia: aiutare tutti i Gobbo che incontreremo sul nostro cammino e, allo stesso tempo, sconfiggere gli scagnozzi che Barone Dante ha disseminato nella terra natia del protagonista
YAZOO!
La parola che leggete qui sopra non é un modo gentile per riprodurre una nota imprecazione italiana, ma il "grido di guerra" del simpatico coccodrillo protagonista. Il piccolo Croc, armato dei suoi tipici versetti e del suo zainetto tuttofare (boyscout?) torna in azione nella terra dei Gobbo con l'intento di ritrovare la sua famiglia, le cui ultime tracce si possono ricondurre ad un misero messaggio in bottiglia recuperato dal nostro su una spiaggia (piccolo riassunto della stringatissima trama)
Il mondo o, per meglio dire, l'isola dei simpatici Gobbo é abitata da diverse tribù organizzate in piccoli villaggi: ogni tribù rappresenta a tutti gli effetti un piccolo "mondo di gioco" in cui sono celati i livelli (segreti e non) che dovremo affrontare per proseguire nell'avventura del simpatico rettile. Le tribù sono letteralmente disseminate di porte, sul cui uscio, o comunque nelle vicinanze é sistematicamente piazzato un Gobbo in urgente bisogno di aiuto. Come avrete intuito, aiutare i pelosi esserini é il primo obbiettivo del nuovo capitolo della serie Croc, in cui l'omonimo protagonista é passato da salva-gobbo ad aiuta-gobbo d'emergenza (gran salto di qualità, non c'é che dire...).Riuscirà il nostro eroe a ritrovare i suoi cari?
Vista la semplicità dei puzzle che lo attendono, riconducibili al solito "cerca la chiave per la porta giusta", sembrerebbe di sì anche se, finora, non abbiamo tenuto conto del vero e unico arcinemico di Croc: il temibile Barone Dante. Appena resuscitato grazie ad uno strampalato rito voodoo, il caro vecchio Dante ha tutta l'intenzione di vendicarsi su Croc della sua ultima sconfitta, arrecatagli dal simpatico coccodrillo nella sua avventura di esordio. La missione, se di missione si può parlare, diventa così doppia: aiutare tutti i Gobbo che incontreremo sul nostro cammino e, allo stesso tempo, sconfiggere gli scagnozzi che Barone Dante ha disseminato nella terra natia del protagonista
Croc 2
7
Voto
Redazione
Croc 2
"Buon sangue non mente". Questa è la prima frase che ricordiamo appena ripresi i controlli del piccolo Croc. la mascotte di casa Fox Interactive si riconferma, infatti, ai vertici della categoria anche in questa sua seconda uscita. Una buona realizzazione grafica e un sonoro orecchiabile non bastano più a garantire il successo di vendite, non di questi tempi, e ben lo sa la Argonaut che ha puntato più sulla riconferma a livello di contenuti che sull'uso di effetti speciali all'ultima moda. Il risultato che abbiamo sotto gli occhi è questo: un gioco di piattaforme magari troppo simile al predecessore (il che non è necessariamente un male) ma letteralmente "ripieno" di trovate simpatiche e situazioni divertimenti, che faranno la felicità di tutti gli appassionati di questa bistrattata categoria (perlomeno su PC). La classifica "privata" dei platform tridimensionali necessita ora di un piccolo aggiornamento, che vede in testa il sempreverde Rayman 2 e al secondo posto l'ultima new entry costituita proprio dal qui presente, e raccomandato, Croc 2.