D4: Dark Dreams Don't Die

di Andrea Zabbia
D4 é stato uno dei titoli più interessanti che Microsoft annunciò per Xbox One durante l'edizione 2013 dell'E3. Era da un po' che non si avevano notizie del nuovo lavoro di SWERY...ma si sa, la vita é piena di sorprese. In maniera abbastanza inusuale, il gioco é stato pubblicato la scorsa settimana su Xbox Live Marketplace senza alcun preavviso. La stagione 1 di D4 contiene il prologo e i primi due episodi dell'avventura sovrannaturale con protagonista David Young. Come se la saranno cavata i ragazzi di Access Studios? Scopriamolo insieme...

“La D é muta...”



In D4 siamo chiamati a impersonare David Young, ex-membro del dipartimento di polizia di Boston che ha deciso di diventare un detective privato dopo che la moglie é stata brutalmente assassinata in un omicidio che sembra direttamente collegato al traffico di una potente droga. Le ultime parole che il giovane uomo ha potuto sentire dalla propria consorte sono state “Cerca D...”. Ed é proprio attorno a questa lettera che gira l'intera sceneggiatura della nuova opera di SWERY.

La natura della trama richiama elementi spesso presenti nelle maggiori produzioni nipponiche, come il particolare rapporto tra il protagonista e il sovrannaturale, tutto condito dal solito umorismo tipico dei giapponesi. David é infatti in possesso di un particolare dono che gli permette di viaggiare nel passato attraverso dei particolari oggetti, chiamati mementum. Il detective attraverso questi cerca di trovare la soluzione all'omicidio della sua adorata moglie, la piccola Peggy. La donna si mostrerà spesso a David nel corso del gioco tramite apparizioni oniriche, che guideranno e consoleranno l'uomo nell'avanzare della sua missione. Il resto del cast risulta davvero bene caratterizzato ed i fan degli anime saranno felici di sapere che i comprimari presentano quei tratti fuori le righe tipici delle produzioni del Sol Levante.



Il gameplay di D4 punta a rivalutare una delle periferiche più bistrattate di Xbox One. Ci sentiamo di consigliare ad ognuno di voi di giocare questo titolo tenendo Kinect collegato alla vostra console. Interagire con l'ambiente in questa avventura grafica aumenterà il vostro livello di immedesimazione nei panni del protagonista e vi permetterà di affrontare il gioco in maniera più intuitiva e semplice. Anche i quick-time event danno il loro meglio grazie al sensore di movimento, dove vi sarà chiesto di eseguire sempre azioni che seguono la scena su schermo in maniera più o meno fedele. La scelta di sfruttare Kinect in questa maniera si é rivelata particolarmente azzeccata, anche se purtroppo non sempre le nostre azioni venivano percepite in maniera precisa ed accurata. C'é capitato di dover attivare il controller per superare un punto in particolare, perché il sensore non riusciva a capire che stavamo chiudendo la mano per afferrare un determinato oggetto. Un vero peccato, speriamo che questi problemi siano risolti con una futura patch che permetta di ottimizzare la ricezione dei comandi.

La longevità del pacchetto non si assesta su buoni livelli. Ogni episodio ha una durata di base di circa un'ora e mezza di gioco, eccezione fatta per il prologo che dura 30-40 minuti. Alla fine della corsa, noi abbiamo completato il tutto impiegando più o meno quattro ore. pur vero però che la vostra esperienza in compagnia della prima stagione di D4 potrebbe anche essere più longeva, considerando che ogni episodio nasconde diverse side quest e oggetti da trovare e collezionare.



Alla conquista del Giappone!



D4 rappresenta il primo passo compiuto da Microsoft verso il pubblico giapponese. Negli ultimi mesi il colosso di Redmond ha mandato numerose dichiarazioni d'amore verso gli utenti nipponici, anche se l'accoglienza nel Paese del Sol Levante non é stata delle migliori. Forse anche questo ha influito sul lancio improvviso del titolo sviluppato da Access Games, nel cercare di far comprendere ai giocatori che certi prodotti saranno presenti su Xbox One, anche in esclusiva. La spedizione giapponese di Microsoft si é rivelata una Caporetto, ma l'azienda non ha intenzione di tirarsi indietro, e con D4 potrebbe convincere qualche appassionato di produzioni di questo tipo nel valutare l'acquisto della piattaforma.

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Sia chiaro, non ci sentiamo di considerare il lavoro di SWERY come una vera e propria killer application o un system seller, anche se il gioco é ben fatto e di carattere ne ha da vendere. la filosofia dietro questo titolo che potrebbe mostrare una vera e propria apertura verso prodotti che non tutti pensavano potessero arrivare su Xbox One. Il pubblico giapponese é davvero difficile da comprendere, ma videogame come D4 sembrano disegnati appositamente per lui. Vale la pena per Microsoft continuare a investire in questa direzione, sperando di guadagnare la simpatia dei giocatori orientali?

Per il momento la situazione sembra poco positiva, ma quel che possiamo certamente dire é che Xbox ha bisogno di questi giochi e speriamo di vederne di più nel prossimo futuro. Access Games ha avuto il compito di aprire le danze, ma ora non deve adagiarsi sugli allori. Ricordiamo infatti che finora abbiamo potuto vedere solo i primi tre episodi di D4, sì molto validi, ma certamente non autoconclusivi. Ci aspettiamo che le prossime uscite di questa serie possano confermare quanto di buono visto finora. SWERY e il suo team avevano la nostra curiosità, ma ora hanno la nostra piena attenzione.

Chiudiamo l'articolo con una piccola disanima tecnica. A livello grafico il gioco non permette ad Xbox One di mostrare i propri muscoli, anzi, siamo convinti che un titolo simile sarebbe potuto uscire anche su Xbox 360. invece particolarmente apprezzabile lo stile artistico adottato dagli sviluppatori, che rievoca quello tipico degli anime. Anche il comparto sonoro é apprezzabile, con un buon cast di doppiatori e una soundtrack composta da brani tipici delle produzioni animate giapponesi.