Daikatana

di Redazione Gamesurf
Sicuramente questo titolo ha fatto parlare di se per parecchi motivi, innanzitutto é la prima creazione di John Romero, ovvero colui che assieme ai fratelli Carmack dell'id Software, possano in qualche maniera rivendicare la paternità dell'arcade in soggettiva, in secondo luogo perché questo Daikatana ha avuto una "gestazione" davvero lunga. E' veramente raro che un gioco abbia una gestazione tanto difficoltosa (di questo club fa certamente parte, per fare un esempio su tutti, Heart of Darkness) e non esiste una motivazione univoca e precisa: Romero ha fondato la Ion Storm e si é dovuto scontrare con tutte le problematiche che la gestione di un'azienda comporta; ci sono stati parecchi problemi con il personale che fuggiva verso altri lidi; lo stesso capo non é accreditato come un gran lavoratore; qualche indecisione di troppo nello scegliere il motore grafico, non ultimo l'influsso dato dai vari titoli di successo che portavano nuove idee al gioco. Tutto questo tempo ha generato un gioco divertente e indimenticabile? La risposta é "NI", purtroppo lo stesso titolare della Ion Storm ha generato, con il suo entusiasmo, un'idea di gameplay superbo dall'intelligenza artificiale mai vista, insomma dopo anni di screenshot e interviste alla fine é quasi scontato che ci si aspetti qualcosa di davvero rivoluzionario, sopra tutte le aspettative, finendo per avere, senza accorgersene, un approccio al gioco un po' pessimistico

Dopo aver terminato le missioni in singleplayer, posso affermare che questo titolo risulta agevolato a chi ha già giocato con uno shooter, in particolar modo a chi ha provato esperienze videoludiche come i vari Doom e Quake, per chi invece é novizio del genere si troverà ad abbandonare per troppe difficoltà, specie dinanzi a quelle iniziali. Ma procediamo per ordine, la storia narra la vicenda di Hiro Miyamoto, antico discendente del creatore della Daikatana, una spada leggendaria in grado di far viaggiare il suo possessore attraverso il tempo. Tale arma fu forgiata nel XVI secolo, per ordine del feroce Shogun Mishima, al fine di annientare il clan Ebihara, unica forza ad opporsi al brutale regime. L'antenato di Hiro, consapevole della potenza della sua creazione, consegnò la Daikatana ad Inshiro Ebihara con la promessa della sua restituzione una volta ristabilito l'ordine. Con tale forza, il giovane Inshiro annientò il terribile esercito, sulla vetta del Fujiyama, relegando alla sconfitta lo shogunato