Daikatana

Daikatana
di
ANOTHER QUAKE II ENGINE
Siccome ho citato i livelli vi ricordo che sono in totale 24, suddivisi in quattro epoche distinte (2455 D.C. in Giappone, 1200 A.C. in Grecia, 560 D.C. in Norvegia e 2030 D.C. in San Francisco) e le armi sono ben 25, divise in cinque categorie e consone a ogni epoca attraversata. Anche i power-up sono differenti in relazione al luogo e il tempo in cui siamo, stesso discorso per i nemici (ben cinquanta in totale) il che rende la sensazione di avere quattro giochi in uno
Daikatana
Strutture complesse e curate al massimo, non parliamo poi del cielo a 16 bit, davvero suggestivo.

L'intelligenza artificiale dei nemici purtroppo non é pari a quella dei nostri compagni, si muovono e comportano sullo stile di Quake II, addirittura palesemente stupidi e "ingombranti" i personaggi non giocanti, che spesso vengono presi come sagome da poligono di tiro da Mikiko e Superfly. La grafica é davvero eccelsa e curata nei minimi particolari, il motore grafico é quello del sopraccitato Quake II, ma sicuramente tra tutti i giochi che ne hanno fatto uso, questo é esteticamente il migliore. In particolare modo mi riferisco alla Grecia, davvero dei bellissimi livelli, curati tanto da essermi fermato ad ammirare le rovine che mi circondavano
L'HUD non é ingombrante ed é diviso in varie sezioni, una dei quali cambia secondo le nostre esigenze, in stato normale ci mostra gli armamenti e numero delle munizioni, a comando ci fa vedere l'inventario degli oggetti o il menu dei nostri compagni. Sulla sinistra invece avremo lo status delle nostre abilità, visto che durante le missioni, Hiro può espandere, come in un gioco di ruolo, forza, vitalità, balzo e velocità
Curioso il metodo dei salvataggi, oltre a quello d'entrata livello, per salvare si deve cercare e raccogliere delle gemme rosse che ci permettono di memorizzare la partita, il massimo di gemme trasportabili é tre, pertanto si é costretti a gestire tale situazione, certamente un problema per i neofiti del genere videoludico. Tra i difetti più vistosi ho notato una fastidiosa "ruvidezza" nei movimenti, non riuscivo a muovere il mirino in maniera efficace, oltre a questo le porte sono simili a tagliole tritacarne, se ci si ferma sull'uscio si rischia di finire l'esistenza in maniera poco dignitosa. L'audio é buono, anche se non ai massimi livelli, sul manuale viene citato il supporto per la Soundblaster Live, anche se non mi é parso di percepire granché la spazialità del suono. Infine, nota a tergo per il multiplayer, oltre ai classici Deathmatch e Cattura la bandiera compare la voce "Cooperative" davvero dimenticata da tutti i programmatori, in pratica con un collegamento in LAN o Internet, si potranno ripetere i livelli da giocatore singolo in cooperazione, vi assicuro che ho trovato la cosa molto divertente. Per terminare questa recensione posso affermare che Daikatana non possa essere considerato un "flop", non giovano certamente i bug disseminati qua e la, la pessima IA delle forze nemiche, la struttura dei livelli del tipo "cerca la chiave, spara a tutto quello che si muove" ma il solo fatto della presenza di Mikiko e Superfly come compagni virtuali rende davvero inusuale e divertente questo shooter.
Daikatana
7

Voto

Redazione

Daikatanaocchiellojpg

Daikatana

Il gioco è indirizzato ad utenti "svezzati" all'uso degli sparatutto, tra l'altro si richiede il classico "fiuto da shooterista" per cercare la chiave o il pulsante nascosto. L'inizio è un po' difficile e frustrante, visto che si affronta zanzare meccaniche e rane robot, quindi dimensioni ridotte del bersaglio e difficoltà a capire da dove viene l'attacco, specie quello aereo. Superata questa fase, il gioco prende una piega diversa, anche se il primo episodio è sicuramente il più brutto fra i quattro. Pertanto vi invito a non fermarsi davanti a queste iniziali difficoltà, e a provare il divertimento di combattere con due pazzoidi virtuali, dal grilletto facile, e che non perdono tempo a sfottervi quando il caso lo richiede. Un titolo da non perdere per gli appassionati del genere sparatutto, per i novizi sappiate che non è previsto un tutorial o un percorso di addestramento.