Dance Dance Revolution
di
Redazione Gamesurf
Il coin op offre una pedana molto solida e stabile, che permette di affrontare al meglio anche i livelli di difficoltà più alti senza rischiare di scivolare via o di rompere qualcosa. Nella versione per PlayStation le cose cambiano un po', dato che, per forza di cose, il controller non può offrire la stessa qualità strutturale e costringe ad un atteggiamento più pacato (per non parlare del fatto che saltare come dei forsennati sulla testa di eventuali vicini non é carino). D'altro canto vanno registrati un ottimo livello di precisione e una perfetta risposta ai comandi. Chiaramente un'altra cosa che si perde rispetto al cabinato é la presenza contemporanea di due pedane, a cui si può ovviare solo al prezzo di un'ulteriore congrua spesa. Va detto, però, che ne vale veramente la pena, perché gli scontri a due giocatori sono veramente appassionanti, grazie anche alle numerose modalità disponibili. E non bisogna neanche dimenticare la possibilità di sfruttare l'opzione double, che permette di affrontare le canzoni in singolo sfruttando due pedane affiancate occupandosi, quindi, di ben otto tasti
CONFRONTA E CONTRASTA
Dal 1998 ad oggi la Konami ha pubblicato per il formato PlayStation tre videogiochi compatibili con il controller "a pedana". A dire il vero solo i primi due appartengono alla serie principale. Dance Dance Revolution é, in realtà, la conversione del 2nd mix, mentre DDR 2nd Remix contiene pezzi estrapolati dalla seconda e dalla terza edizione del coin op. Al di la di queste considerazioni per soli fan, il risultato é che i due prodotti condividono qualche canzone, ma si tratta solo di pochi elementi e la grande varietà musicale offerta dai due giochi rende consigliabile l'acquisto di entrambi. Sono inclusi pezzi di molti generi differenti e, se é vero che la tendenza generale é quella della musica da discoteca (anche se dotata di connotazioni più commerciali rispetto a Beat Mania), é anche vero non mancano divertenti variazioni come l'immancabile (c'é in tutti i BeMani) pezzo ska e, in generale, alcune canzoni pop molto famose. Per quanto riguarda le modalità di gioco offerte, bisogna dire che le differenze sono poche, se si esclude il fatto che tutto ciò che era segreto nella prima versione viene reso disponibile fin da subito nella seconda. Comunque le varie opzioni per decidere le modalità d'arrivo dei passi da compiere sono molto numerose e altrettante sono le possibilità di gioco, in singolo e in doppio. In entrambi i giochi é presente la possibilità di creare le proprie combinazioni di passi memorizzandole sulla memory card. In definitiva entrambi i prodotti sono di ottima fattura e consigliabili ma, se é il budget dovesse permettere l'acquisto di un solo gioco, il consiglio di chi scrive non può che andare sul 2nd Remix, che offre una veste grafica migliore, una leggermente più vasta disponibilità di canzoni, qualche modalità in più (come la spettacolare step battle per il multiplayer) e la possibilità di utilizzare i data disk a prezzo ridotto che verranno prodotti in futuro. Da segnalare il fatto che, se si utilizza la stessa memory card, il salvataggio del 2nd Remix va a sbloccare tutti i segreti ancora nascosti del primo episodio (segreti che, altrimenti, si liberano ogni tot di partite giocate)
CONFRONTA E CONTRASTA
Dal 1998 ad oggi la Konami ha pubblicato per il formato PlayStation tre videogiochi compatibili con il controller "a pedana". A dire il vero solo i primi due appartengono alla serie principale. Dance Dance Revolution é, in realtà, la conversione del 2nd mix, mentre DDR 2nd Remix contiene pezzi estrapolati dalla seconda e dalla terza edizione del coin op. Al di la di queste considerazioni per soli fan, il risultato é che i due prodotti condividono qualche canzone, ma si tratta solo di pochi elementi e la grande varietà musicale offerta dai due giochi rende consigliabile l'acquisto di entrambi. Sono inclusi pezzi di molti generi differenti e, se é vero che la tendenza generale é quella della musica da discoteca (anche se dotata di connotazioni più commerciali rispetto a Beat Mania), é anche vero non mancano divertenti variazioni come l'immancabile (c'é in tutti i BeMani) pezzo ska e, in generale, alcune canzoni pop molto famose. Per quanto riguarda le modalità di gioco offerte, bisogna dire che le differenze sono poche, se si esclude il fatto che tutto ciò che era segreto nella prima versione viene reso disponibile fin da subito nella seconda. Comunque le varie opzioni per decidere le modalità d'arrivo dei passi da compiere sono molto numerose e altrettante sono le possibilità di gioco, in singolo e in doppio. In entrambi i giochi é presente la possibilità di creare le proprie combinazioni di passi memorizzandole sulla memory card. In definitiva entrambi i prodotti sono di ottima fattura e consigliabili ma, se é il budget dovesse permettere l'acquisto di un solo gioco, il consiglio di chi scrive non può che andare sul 2nd Remix, che offre una veste grafica migliore, una leggermente più vasta disponibilità di canzoni, qualche modalità in più (come la spettacolare step battle per il multiplayer) e la possibilità di utilizzare i data disk a prezzo ridotto che verranno prodotti in futuro. Da segnalare il fatto che, se si utilizza la stessa memory card, il salvataggio del 2nd Remix va a sbloccare tutti i segreti ancora nascosti del primo episodio (segreti che, altrimenti, si liberano ogni tot di partite giocate)
Dance Dance Revolution
8
Voto
Redazione
Dance Dance Revolution
Dance Dance Revolution è un gioco divertentissimo, in singolo e in compagnia. La sua forte componente fisica lo rende, a parere di chi scrive, il più appassionante e piacevole fra i BeMani. L'unico limite, come al solito, è il prezzo pompato degli importatori, ma è un problema destinato a svanire grazie all'importazione ufficiale. A questo punto il consiglio è chiaro: attendere la versione Pal, che offrirà sicuramente una pedana in bundle ad un prezzo umano, per poi acquistare i due mix giapponesi, che sono complementari. Dancing Stage, francamente, non mi sento di consigliarlo neanche ai super appassionati.
SECONDO COMMENTO
Dance Dance Revolution è semplicemente una delle cose più coinvolgenti che si siano mai viste nel mondo dei videogiochi. Anche chi tendenzialmente tende a non sentirsi coinvolto dai canonici giochi non può non cadere vittima del fascino del "gioco della pedana". E' un gioco adatto a tutti, grazie a pezzi per scoordinati mufloni e a canzoni tecniche che potranno affrontare solo molleggiatissimi breakdancer. Il problema del prezzo è stato ampiamente disquisito dal Maderna, aggiungo solo che le versioni di importazione non ne hanno voluto sapere di girare su una PlayStation Pal, per quanto modificata, chippata, arzigogolata fosse. Quindi al prezzo dei giochi (elevato) va aggiunto anche quello per una Action Replay o una console asiatica. Meglio, forse, attendere la versione Pal sul serio... a riuscirci!
Simone Soletta
SECONDO COMMENTO
Dance Dance Revolution è semplicemente una delle cose più coinvolgenti che si siano mai viste nel mondo dei videogiochi. Anche chi tendenzialmente tende a non sentirsi coinvolto dai canonici giochi non può non cadere vittima del fascino del "gioco della pedana". E' un gioco adatto a tutti, grazie a pezzi per scoordinati mufloni e a canzoni tecniche che potranno affrontare solo molleggiatissimi breakdancer. Il problema del prezzo è stato ampiamente disquisito dal Maderna, aggiungo solo che le versioni di importazione non ne hanno voluto sapere di girare su una PlayStation Pal, per quanto modificata, chippata, arzigogolata fosse. Quindi al prezzo dei giochi (elevato) va aggiunto anche quello per una Action Replay o una console asiatica. Meglio, forse, attendere la versione Pal sul serio... a riuscirci!
Simone Soletta