Danger Girl

di Redazione Gamesurf
Avrà funzionato lo "strano intruglio" architettato dagli sviluppatori? Prima di arrivare a conclusioni affrettate, diamo uno sguardo più approfondito ai contenuti del gioco e, soprattutto, a quel pretesto chiamato "trama" utilizzato per giustificare la discesa in campo delle nostre tre maggiorate. Miscelando un po' di archeologia alle linee guida dei film di Indiana Jones, Campbell e soci hanno preparato una lunga missione che ci vedrà impegnati nel recupero di importanti reperti dal valore inestimabile e nella lotta contro l'organizzazione neonazista conosciuta come Il Guanto, decisa a riportare al massimo splendore la potenza del Terzo Reich. I movimenti della minacciosa combriccola di nostalgici hanno inizio nella giungla sudamericana, in cui partirà la nostra missione nei panni, quantomai succinti, della bella Abbey Chase. Ognuna delle tre ragazze protagoniste possiede delle abilità personali e un "caratterino" a sé, che impareremo a conoscere attraverso i numerosi filmati di intermezzo

Il trio si differenzia, oltre che per vestiario e modus operandi, anche per le abilità sul terreno di battaglia, che ci porteranno ad affrontare missioni progettate per sfruttare al meglio le qualità di ogni singolo agente. La già citata Abbey Chase, leader carismatico del gruppo, é particolarmente dotata oltre che di rotondità anche di un background archeologico invidiabile e sarà quindi più adatta a recuperare preziose reliquie. Al contrario, nelle missioni in cui si avrà bisogno della forza bruta, vedremo entrare in azione l'avvenente Sidney Savage (un nome, una garanzia) a fianco della neo-recluta JC, che debutta nel videogioco in assoluta anteprima rispetto al fumetto originale
LET THE PAD CONTROL YOUR BODY
Il metodo di controllo rimane invariato per tutte le tre ragazze e vede l'utilizzo di un tasto per lo sparo, uno per il salto, insieme al comando "jolly" che ci servirà per azionare macchinari, raccogliere oggetti oppure innescare armi dotate di timer. La mira é affidata a un sistema automatico (disattivabile dall'utente) che si dimostra da subito estremamente approssimativo. Una situazione perfettamente comune in Danger Girl é quella che vede la protagonista intenta a sparare a un avversario senza che quest'ultimo si preoccupi dei proiettili a lui indirizzati, neanche fosse a conoscenza di trovarsi nel gioco THQ e di essere al sicuro, grazie al sistema di mira lacunoso. Per ovviare a questo innegabile difetto, é possibile ricorrere alla visuale in prima persona, che permette di selezionare in modo più accurato il bersaglio guadagnando in efficienza di tiro, ma perdendo il vantaggio dei movimenti (non é possibile effettuare alcun spostamento mentre si utilizza questa modalità)