Dangerous Heaven
di
Alessandro Cossu
UNA COPPIA PER OGNI SPECIE, GRAZIE.
Fino ad oggi, salvo rarissime eccezioni, siamo stati abituati, almeno per quanto concerne la nostra macchina ludica favorita, a giocare ai vari titoli previa una lunga e talvolta problematica installazione. I crateri (!) che venivano a formarsi sui nostri esausti dischi fissi, forse da oggi, non avranno più motivo di esistere, se il trend che vede i DVG come nuova forma di intrattenimento, prenderà effettivamente piede (cosa di cui, chi vi scrive, non è per nulla convinto, ma transeat). Un DVG, vale a dire un Digital Video Game, vede, fino ad oggi, la sua massima epitome nella conversione di Syberia, indiscusso capolavoro delle avventure grafiche, risalente a qualche stagione fa. Oggi, grazie al lavoro di Frank's Paddock & Rio FX, possiamo bearci di una nuova avventura, comodamente stesi sul divano di casa nostra, che ci porterà in giro per il mondo, alla scoperta degli arcani segreti dell'Arca di Noé e del suo difensore, Abramo.
Ci troviamo in un immaginario 2011, nella immaginifica città di Papoc, in Italia. Tutto ha inizio quando un Tornando inizia la sua opera di devastazione nel piccolo borgo, facendoci così conoscere il primo dei due protagonisti (ma ci saranno numerose "spalle") di questa storia : Tristan. Un ragazzo come tanti, con la passione per le arti marziali e per le belle fanciulle; ma il destino ha messo sulla sua strada un vortice distruttivo e il simpatico ragazzetto dovrà sudare non poco per trovare scampo. Proprio mentre sta cercando un riparo, ecco che sulla sua strada trova un tizio semisepolto sotto delle macerie : il professor Frank Badgers. Salvandolo da morte certa, la spirale degli eventi si stringerà sempre di più attorno a Tristan, il quale chiederà aiuto al suo amico Princu novello ingegnere informatico con attitudini all'eroismo e a Fren, figlia del professor Badgers e capo di una misteriosa organizzazione paramiliare, i Zedd, che combatte contro la costante minaccia dei Nephilim. Ma chi sono questi simpatici tizi?
Per saperlo, occorre fare un piccolo passo indietro. Correva l'anno del signore 1973, quando un team di studiosi si trovava accampata alle pendici del monte Ararat; quel gruppo di scienziati aveva alfine localizzato un manufatto biblico di importanza capitale : l'Arca di Noé, adagiatasi sul monte dopo che le acque del famoso diluvio si erano ritirate (altro che Idraulico Liquido). Ma proprio quando uno dei più importanti misteri della storia stava per essere svelato, ecco che entrano in scena i Nephilim, i quali, senza pietà alcuna, massacrarono tutti i membri della spedizione (con la sola eccezione del professor Badgers), e si impossessarono del reperto. Convinti che l'Arca conferisse poteri divini a chi sapesse come usarli e ancor più convinti che grazie ad essa, avrebbero riportato in vita Adamo un essere così potente da essere temuto perfino da Dio stesso gli omini in nero, dei quali dovreste vedere una foto qui attorno, iniziarono i loro progetti di conquista globale...
Sintetizzando al massimo, questa è la trama che si nasconde dietro al prodotto distribuito dalla Blue Label Entertainment, un gioco che, a differenza dello standard, può essere giocato su una qualunque (o quasi) piattaforma che includa un lettore DVD. Sia che disponiamo di un personal computer, di un MAC, di una PS2, o di un comune lettore da salotto, saremo in grado, con l'ausilio del telecomando, di guidare i nostri amici nelle loro gesta, comodamente seduti davanti al televisore.
Quali sono gli ovvi limiti di tale formato? In primo luogo, non è stata prevista alcuna forma di salvataggio. Qualora dovessimo smettere di giocare prima di aver terminato per intero un livello (invero, non poi così lungo, in nessun caso), saremo chiamati a ricominciare da capo il livello stesso; quando completeremo una missione, ci verrà fornito un codice numerico da inserire in un apposito menù. Grazie ad esso, potremo ripartire dall'ultimo livello disponibile, senza perdere i progressi ottenuti fino a quel momento. Ovviamente, esistono mille modi per bypassare questo sistema, ma non è di questo che disquisiamo oggi : si gioca lealmente qui!
Il motore grafico che muove il tutto, mostra i suoi limiti quando decideremo di far girare DH sul nostro computer, ad un alta risoluzione. Sgranature, filtri inefficaci e poligoni insufficienti faranno brutta mostra di se per tutta la durata dell'avventura. Viceversa, giocando sul nostro fidato televisore (che vanta una risoluzione più bassa di un monitor per pc), allora potremo bearci di un degno spettacolo, tutto sommato convincente anche se lontano dalla perfezione.
Il sistema di controllo è la vera croce di questa produzione. Spesso impreciso, i comandi da telecomando (qui il gioco di parole ci stava tutto), ci sono parsi spesso imprecisi e fuori tempo; lo stesso dicasi quando abbiamo provato Dangerous Heaven sul nostro computer.
Il sonoro, d'altro canto, è stato ben realizzato e tanto le musiche, quanto il doppiaggio e i sound fx sono stati curati a dovere.
In definitiva, questo DVG è un formato forse ancora acerbo, lontano dalle potenzialità intrinseche che, effettivamente, sembra possedere. DH è una discreta avventura grafica, sacrificata sull'altare del multiformato ipercompatibile. Peccato, perché tante idee erano davvero buone.
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Fino ad oggi, salvo rarissime eccezioni, siamo stati abituati, almeno per quanto concerne la nostra macchina ludica favorita, a giocare ai vari titoli previa una lunga e talvolta problematica installazione. I crateri (!) che venivano a formarsi sui nostri esausti dischi fissi, forse da oggi, non avranno più motivo di esistere, se il trend che vede i DVG come nuova forma di intrattenimento, prenderà effettivamente piede (cosa di cui, chi vi scrive, non è per nulla convinto, ma transeat). Un DVG, vale a dire un Digital Video Game, vede, fino ad oggi, la sua massima epitome nella conversione di Syberia, indiscusso capolavoro delle avventure grafiche, risalente a qualche stagione fa. Oggi, grazie al lavoro di Frank's Paddock & Rio FX, possiamo bearci di una nuova avventura, comodamente stesi sul divano di casa nostra, che ci porterà in giro per il mondo, alla scoperta degli arcani segreti dell'Arca di Noé e del suo difensore, Abramo.
Ci troviamo in un immaginario 2011, nella immaginifica città di Papoc, in Italia. Tutto ha inizio quando un Tornando inizia la sua opera di devastazione nel piccolo borgo, facendoci così conoscere il primo dei due protagonisti (ma ci saranno numerose "spalle") di questa storia : Tristan. Un ragazzo come tanti, con la passione per le arti marziali e per le belle fanciulle; ma il destino ha messo sulla sua strada un vortice distruttivo e il simpatico ragazzetto dovrà sudare non poco per trovare scampo. Proprio mentre sta cercando un riparo, ecco che sulla sua strada trova un tizio semisepolto sotto delle macerie : il professor Frank Badgers. Salvandolo da morte certa, la spirale degli eventi si stringerà sempre di più attorno a Tristan, il quale chiederà aiuto al suo amico Princu novello ingegnere informatico con attitudini all'eroismo e a Fren, figlia del professor Badgers e capo di una misteriosa organizzazione paramiliare, i Zedd, che combatte contro la costante minaccia dei Nephilim. Ma chi sono questi simpatici tizi?
Per saperlo, occorre fare un piccolo passo indietro. Correva l'anno del signore 1973, quando un team di studiosi si trovava accampata alle pendici del monte Ararat; quel gruppo di scienziati aveva alfine localizzato un manufatto biblico di importanza capitale : l'Arca di Noé, adagiatasi sul monte dopo che le acque del famoso diluvio si erano ritirate (altro che Idraulico Liquido). Ma proprio quando uno dei più importanti misteri della storia stava per essere svelato, ecco che entrano in scena i Nephilim, i quali, senza pietà alcuna, massacrarono tutti i membri della spedizione (con la sola eccezione del professor Badgers), e si impossessarono del reperto. Convinti che l'Arca conferisse poteri divini a chi sapesse come usarli e ancor più convinti che grazie ad essa, avrebbero riportato in vita Adamo un essere così potente da essere temuto perfino da Dio stesso gli omini in nero, dei quali dovreste vedere una foto qui attorno, iniziarono i loro progetti di conquista globale...
Sintetizzando al massimo, questa è la trama che si nasconde dietro al prodotto distribuito dalla Blue Label Entertainment, un gioco che, a differenza dello standard, può essere giocato su una qualunque (o quasi) piattaforma che includa un lettore DVD. Sia che disponiamo di un personal computer, di un MAC, di una PS2, o di un comune lettore da salotto, saremo in grado, con l'ausilio del telecomando, di guidare i nostri amici nelle loro gesta, comodamente seduti davanti al televisore.
Quali sono gli ovvi limiti di tale formato? In primo luogo, non è stata prevista alcuna forma di salvataggio. Qualora dovessimo smettere di giocare prima di aver terminato per intero un livello (invero, non poi così lungo, in nessun caso), saremo chiamati a ricominciare da capo il livello stesso; quando completeremo una missione, ci verrà fornito un codice numerico da inserire in un apposito menù. Grazie ad esso, potremo ripartire dall'ultimo livello disponibile, senza perdere i progressi ottenuti fino a quel momento. Ovviamente, esistono mille modi per bypassare questo sistema, ma non è di questo che disquisiamo oggi : si gioca lealmente qui!
Il motore grafico che muove il tutto, mostra i suoi limiti quando decideremo di far girare DH sul nostro computer, ad un alta risoluzione. Sgranature, filtri inefficaci e poligoni insufficienti faranno brutta mostra di se per tutta la durata dell'avventura. Viceversa, giocando sul nostro fidato televisore (che vanta una risoluzione più bassa di un monitor per pc), allora potremo bearci di un degno spettacolo, tutto sommato convincente anche se lontano dalla perfezione.
Il sistema di controllo è la vera croce di questa produzione. Spesso impreciso, i comandi da telecomando (qui il gioco di parole ci stava tutto), ci sono parsi spesso imprecisi e fuori tempo; lo stesso dicasi quando abbiamo provato Dangerous Heaven sul nostro computer.
Il sonoro, d'altro canto, è stato ben realizzato e tanto le musiche, quanto il doppiaggio e i sound fx sono stati curati a dovere.
In definitiva, questo DVG è un formato forse ancora acerbo, lontano dalle potenzialità intrinseche che, effettivamente, sembra possedere. DH è una discreta avventura grafica, sacrificata sull'altare del multiformato ipercompatibile. Peccato, perché tante idee erano davvero buone.
Dangerous Heaven
5.5
Voto
Redazione
Dangerous Heaven
Un titolo difficile da giudicare e decifrare, questo Dangerous Heaven. Divertente per chi dispone di una pazienza infinita, ma che mostra il fianco a troppe critiche, in modo particolare all'esacerbante sistema di controllo, troppo impreciso. Tante buone idee, ma non tutte realizzate secondo gli standard a cui oggi siamo abituati.