Dark Angel: Vampire Apocalypse

di Redazione Gamesurf
E sarete catapultati, rispondendo alla domanda posta in occhiello. Il tempo di inserire il gioco nella vostra fida PS2 e, subito dopo l'assegnazione di eventuali slot di salvataggio, eccovi in un tetro borgo medioevale... e qualcosa sta succendendo..
Ci vogliono alcuni istanti per decifrare la confusione sullo schermo, qualcuno, probabilmente "qualcosa", sta attaccando qualcun altro e, altrettanto probabilmente, toccherà a voi risolvere la questione. Non capendo bene chi si sta combattendo porterete a termine la mischia e, come se nulla fosse accaduto, tornerà la normalita'. Il giocatore medio giunto abruptum a questo punto si aspetta almeno una presentazione, una sorta di introduzione, una dovuta spiegazione... nulla

Molti saranno tentati di provare a riavviare il gioco, sicuri di avere interrotto per errore qualche bel filmato introduttivo, al quale ci hanno tanto abituato queste ultime due generazioni di console. Invece conviene non cedere alla tentazione: non c'é altra introduzione che quella presente sul manuale:
"Voi siete Anna, reincarnazione dell'angelo oscuro della vendetta e dovrete proteggere Gothos dalle oscure forze vampiriche di ShadowLord. Molti degli abitanti della zona sono stati trasformati in ogni tipo di malefica incarnazione del male e avete un anno di tempo per prepararvi alla venuta delle armate vampiriche che si scontreranno con i Masters of Science..."
E' tutto qui, il resto é pura azione. E detto così sembra anche una buona cosa..
NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA..
Un inizio in medias res con I fiocchi non c'é che dire. Nel borgo cittadino nel quale siamo stati proiettati a forza sono rimasti alcuni individui che vagano senza meta, palesemente a caso, per la piazza: sono i sopravvissuti dell'attacco precedente. Alcuni hanno un nome che aleggia loro sulla testa, che siano amici di Anna... nostri amici? Probabile, ma non lo scopriremo mai
Infatti la componente di dialogo con i personaggi non giocanti e', manco a dirlo, piuttosto scarna. Se si parla con uno di questi "amici", apparirà, senza nessun dialogo, un submenu, il quale ci permetterà di selezionare eventuali oggetti da acquistare da questa persona (armi ed armature per lo più) o con lo stesso sistema (cosa squallida) accettare una quest, sottoforma di una lettera da comprare. Da notare é che non si può sapere di che tipo di impresa si tratti prima di averla posta tra i propri possedimenti. Parlare con gli altri personaggi porta addirittura meno soddisfazioni, frasi stentate ci fanno capire in fretta che raramente rivolgeremo la parola ancora a qualcuno. E' dunque giunto il momento per prepararci per la nostra impresa, cercando rifugio alle nostre frustrazioni sociali nella gloria della battaglia