Dark
Il vampiro che si nascondeva
Come se la passano i vampiri, nell'immaginario attuale? La situazione é abbastanza altalenante. Dove sono finiti i terribili principi delle tenebre? Sono stati totalmente soppiantati dai bei ragazzotti alla Twilight? Forse. Ad ogni buon conto, é ormai chiaro che la figura del vampiro non é di quelle che mantengono una fisionomia fissa, ma tende a cambiare in base alle mode, alle tendenze e alle variazioni dei gusti del pubblico che, da sempre, rimane affascinata da queste figure perennemente in bilico tra dannazione e poteri ultraterreni. Tra i tanti media che hanno provato a dire la propria in questo ambito, anche i videogame si sono distinti con diverse produzioni a cui va ad affiancarsi Dark, il gioco sviluppato dal team tedesco Realmforge che, forse, già conoscerete per lo strategico Dungeons (anzi, occhio a un particolare easter egg presente in Dark...).
Questa volta niente gestione e niente strategia, ma un titolo basato sulla storia di Eric Bane, un ragazzo che si sveglia in un locale notturno, non ricordando assolutamente nulla sulla sua vita e sul perché si ritrova in un simile luogo, con la testa che scoppia come se avesse svuotato da solo le riserve di vodka di tutta la Russia. Dopo un minimo di ambientamento e qualche ricerca superficiale, la verità si mostrerà a Eric o, quantomeno, si mostrerà la punta dell'iceberg che il nostro eroe dovrà scovare per capire cosa diavolo gli é successo. Si perché Eric non é più il ragazzo che era, ma é diventato... un vampiro! Attorno a lui si muove una società segreta di vampiri che hanno imparato a nutrirsi di emoderivati e simili, in modo da non dover uccidere nessun umano e poter proseguire la propria esistenza senza doversi far scoprire.
Da scoprire, però, ci sarà davvero molto, perché la memoria di Eric non vuole proprio saperne di tornare e non sarebbe affatto male scoprire chi o che cosa lo ha vampirizzato condannandolo ad una vita maledetta... anche se, ad essere onesti, i poteri che si acquisiscono diventando un “succhiasangue” non sono affatto male. Sebbene ogni persona reagisca in maniera differente alla mutazione, spesso si arriva a godere di forza incredibile, velocità sovrumana e, ovviamente, enormi capacità di rigenerazione, ma non della più desiderabile immortalità. Insomma: la ferita di un proiettile può guarire molto in fretta, ma essere crivellati da colpi di un'arma da fuoco significherà morte, anche per il più potente dei signori delle tenebre. Inizia così l'avventura di Eric, impegnato a cercare di capire che ne sarà del suo futuro e che posto avrà in un mondo che non aveva mai osservato dal punto di vista di un predatore assetato di sangue.
Per riuscire a fare un po' di luce in questo mondo buio, con un enorme cono d'ombra nella storia di Eric, dovremo compiere alcune missioni e, grazie a un tutorial, apprenderemo abbastanza in fretta le peculiarità del gameplay. Tutto viene gestito con la visuale classica degli action in terza persona, con il protagonista inquadrato da dietro, pronto a muoversi in un mondo creato in tre dimensioni. Ma che genere di gioco ci troveremo ad affrontare? Udite udite: Dark fa parte di quella categoria sempre più esigua chiamata “stealth”! Eric, infatti, dovrà raggiungere i propri obiettivi sfruttando delle meccaniche che lo vedranno impegnato a cercare di mantenere l'anonimato e non farsi notare da nessuno. Per prima cosa ci si dovrà muovere nell'ombra e per seconda si dovrà fare in modo di non fare rumore. L'idea alla base delle meccaniche del gioco sono molto interessanti e sono stati inseriti alcuni elementi da segnalare come, ad esempio, il dover fare attenzione a quello che troverete sul terreno, perché calpestando cocci di bottiglia o cose simili potrete fare rumore e mettere in allarme le guardie.
Si può fare di più...
Una volta arrivati nei pressi di un avversario potrete decidere se passare di soppiatto, col rischio di ritrovarvelo tra i piedi nel futuro immediato, o eliminarlo. La seconda opzione aprirà altre possibilità: ucciderlo o succhiargli il sangue, in modo da ricaricare i propri poteri? Nel primo caso potrete compiere un lavoro più “pulito” e rapido, mentre nel secondo dovrete utilizzare più tempo per mettere al tappeto chi vi si parerà davanti cosa che, ovviamente, darà più possibilità ai vostri avversari di scoprirvi. Qualsiasi sia la vostra scelta, una uccisione porterà ad avere tra le mani un cadavere e, quindi, anche alla necessità di nasconderlo. Tutto sembrerebbe molto interessante, ma purtroppo ci sono alcuni elementi che stonano. L'intelligenza artificiale nemica non é, infatti, in grado di preoccupare seriamente, in quanto tende troppo facilmente a dimenticarsi di aver visto qualche cosa di strano. Basterà tornare indietro di un paio di stanze per seminare le guardie.
Una cosa é certa: iniziando a giocare dovrete mettervi nell'ordine di idee che cercare lo scontro frontale con il nemico sarà l'opzione più sbagliata di tutte, in quanto vi porterà presto alla morte. Eric é forte e ha dalla sua alcuni poteri straordinari, ma nulla potrà contro un incontro ravvicinato con un gruppo di nemici ben armati. Meglio imparare a sfruttare l'ambiente e i propri poteri e proprio questi ultimi potrebbero risultare vitali (vitali... stiamo parlando di un non morto, ad essere onesti...) per la nostra missione. Con il passare del tempo le nostre azioni ci faranno salire di livello, occasione ottima per migliorare le capacità di Eric, tra colpi sempre più letali, capacità simili al teletrasporto, rigenerazione e via dicendo. Proprio il fatto che il nostro eroe diventerà sempre più forte si é rivelato poco utile nei confronti del gameplay che, con il passare del tempo e il crescere della sua potenza, perde la necessità di sfruttare le fasi stealth e ci permette di guardare con meno apprensione alle guardie.
Il gameplay, inoltre, mostra altre incertezze, soprattutto legate alla precisione dei comandi, cosa che spesso renderà complicato l'utilizzo di coperture e poteri. Un vero peccato, perché tutto poteva funzionare molto meglio, con un po' di accortezza. Anche tecnicamente il titolo viaggia sulla linea mediana, con musiche senza infamia e senza lode e un doppiaggio altalenante (in inglese, così come tutti i testi). La grafica in cell shading non stupisce, ma la scelta rende discretamente bene, donando una buona leggerezza al motore grafico. Per finire, la longevità non é nulla di speciale, con il gioco che si potrà finire in 8 ore (ma anche meno), completando un quadro dove nulla riesce ad eccellere, ma comunque non ci sono particolari motivi per assegnare una insufficienza.
Così Dark si rivela un esperimento tanto piacevole concettualmente quanto poco soddisfacente pad alla mano, lasciandoci un gusto dolceamaro in bocca. Si poteva e si doveva fare di più, ma i ragazzi di Realmforge sembrano avere una buona dose di inventiva che, con un budget maggiore, potrebbe dar vita a prodotti più che discreti.
Come se la passano i vampiri, nell'immaginario attuale? La situazione é abbastanza altalenante. Dove sono finiti i terribili principi delle tenebre? Sono stati totalmente soppiantati dai bei ragazzotti alla Twilight? Forse. Ad ogni buon conto, é ormai chiaro che la figura del vampiro non é di quelle che mantengono una fisionomia fissa, ma tende a cambiare in base alle mode, alle tendenze e alle variazioni dei gusti del pubblico che, da sempre, rimane affascinata da queste figure perennemente in bilico tra dannazione e poteri ultraterreni. Tra i tanti media che hanno provato a dire la propria in questo ambito, anche i videogame si sono distinti con diverse produzioni a cui va ad affiancarsi Dark, il gioco sviluppato dal team tedesco Realmforge che, forse, già conoscerete per lo strategico Dungeons (anzi, occhio a un particolare easter egg presente in Dark...).
Questa volta niente gestione e niente strategia, ma un titolo basato sulla storia di Eric Bane, un ragazzo che si sveglia in un locale notturno, non ricordando assolutamente nulla sulla sua vita e sul perché si ritrova in un simile luogo, con la testa che scoppia come se avesse svuotato da solo le riserve di vodka di tutta la Russia. Dopo un minimo di ambientamento e qualche ricerca superficiale, la verità si mostrerà a Eric o, quantomeno, si mostrerà la punta dell'iceberg che il nostro eroe dovrà scovare per capire cosa diavolo gli é successo. Si perché Eric non é più il ragazzo che era, ma é diventato... un vampiro! Attorno a lui si muove una società segreta di vampiri che hanno imparato a nutrirsi di emoderivati e simili, in modo da non dover uccidere nessun umano e poter proseguire la propria esistenza senza doversi far scoprire.
Da scoprire, però, ci sarà davvero molto, perché la memoria di Eric non vuole proprio saperne di tornare e non sarebbe affatto male scoprire chi o che cosa lo ha vampirizzato condannandolo ad una vita maledetta... anche se, ad essere onesti, i poteri che si acquisiscono diventando un “succhiasangue” non sono affatto male. Sebbene ogni persona reagisca in maniera differente alla mutazione, spesso si arriva a godere di forza incredibile, velocità sovrumana e, ovviamente, enormi capacità di rigenerazione, ma non della più desiderabile immortalità. Insomma: la ferita di un proiettile può guarire molto in fretta, ma essere crivellati da colpi di un'arma da fuoco significherà morte, anche per il più potente dei signori delle tenebre. Inizia così l'avventura di Eric, impegnato a cercare di capire che ne sarà del suo futuro e che posto avrà in un mondo che non aveva mai osservato dal punto di vista di un predatore assetato di sangue.
Per riuscire a fare un po' di luce in questo mondo buio, con un enorme cono d'ombra nella storia di Eric, dovremo compiere alcune missioni e, grazie a un tutorial, apprenderemo abbastanza in fretta le peculiarità del gameplay. Tutto viene gestito con la visuale classica degli action in terza persona, con il protagonista inquadrato da dietro, pronto a muoversi in un mondo creato in tre dimensioni. Ma che genere di gioco ci troveremo ad affrontare? Udite udite: Dark fa parte di quella categoria sempre più esigua chiamata “stealth”! Eric, infatti, dovrà raggiungere i propri obiettivi sfruttando delle meccaniche che lo vedranno impegnato a cercare di mantenere l'anonimato e non farsi notare da nessuno. Per prima cosa ci si dovrà muovere nell'ombra e per seconda si dovrà fare in modo di non fare rumore. L'idea alla base delle meccaniche del gioco sono molto interessanti e sono stati inseriti alcuni elementi da segnalare come, ad esempio, il dover fare attenzione a quello che troverete sul terreno, perché calpestando cocci di bottiglia o cose simili potrete fare rumore e mettere in allarme le guardie.
Si può fare di più...
Una volta arrivati nei pressi di un avversario potrete decidere se passare di soppiatto, col rischio di ritrovarvelo tra i piedi nel futuro immediato, o eliminarlo. La seconda opzione aprirà altre possibilità: ucciderlo o succhiargli il sangue, in modo da ricaricare i propri poteri? Nel primo caso potrete compiere un lavoro più “pulito” e rapido, mentre nel secondo dovrete utilizzare più tempo per mettere al tappeto chi vi si parerà davanti cosa che, ovviamente, darà più possibilità ai vostri avversari di scoprirvi. Qualsiasi sia la vostra scelta, una uccisione porterà ad avere tra le mani un cadavere e, quindi, anche alla necessità di nasconderlo. Tutto sembrerebbe molto interessante, ma purtroppo ci sono alcuni elementi che stonano. L'intelligenza artificiale nemica non é, infatti, in grado di preoccupare seriamente, in quanto tende troppo facilmente a dimenticarsi di aver visto qualche cosa di strano. Basterà tornare indietro di un paio di stanze per seminare le guardie.
Una cosa é certa: iniziando a giocare dovrete mettervi nell'ordine di idee che cercare lo scontro frontale con il nemico sarà l'opzione più sbagliata di tutte, in quanto vi porterà presto alla morte. Eric é forte e ha dalla sua alcuni poteri straordinari, ma nulla potrà contro un incontro ravvicinato con un gruppo di nemici ben armati. Meglio imparare a sfruttare l'ambiente e i propri poteri e proprio questi ultimi potrebbero risultare vitali (vitali... stiamo parlando di un non morto, ad essere onesti...) per la nostra missione. Con il passare del tempo le nostre azioni ci faranno salire di livello, occasione ottima per migliorare le capacità di Eric, tra colpi sempre più letali, capacità simili al teletrasporto, rigenerazione e via dicendo. Proprio il fatto che il nostro eroe diventerà sempre più forte si é rivelato poco utile nei confronti del gameplay che, con il passare del tempo e il crescere della sua potenza, perde la necessità di sfruttare le fasi stealth e ci permette di guardare con meno apprensione alle guardie.
Il gameplay, inoltre, mostra altre incertezze, soprattutto legate alla precisione dei comandi, cosa che spesso renderà complicato l'utilizzo di coperture e poteri. Un vero peccato, perché tutto poteva funzionare molto meglio, con un po' di accortezza. Anche tecnicamente il titolo viaggia sulla linea mediana, con musiche senza infamia e senza lode e un doppiaggio altalenante (in inglese, così come tutti i testi). La grafica in cell shading non stupisce, ma la scelta rende discretamente bene, donando una buona leggerezza al motore grafico. Per finire, la longevità non é nulla di speciale, con il gioco che si potrà finire in 8 ore (ma anche meno), completando un quadro dove nulla riesce ad eccellere, ma comunque non ci sono particolari motivi per assegnare una insufficienza.
Così Dark si rivela un esperimento tanto piacevole concettualmente quanto poco soddisfacente pad alla mano, lasciandoci un gusto dolceamaro in bocca. Si poteva e si doveva fare di più, ma i ragazzi di Realmforge sembrano avere una buona dose di inventiva che, con un budget maggiore, potrebbe dar vita a prodotti più che discreti.
Dark
6.5
Voto
Redazione
Dark
Luci e ombre per Dark, così come é, d'altro canto, la vita di ogni vampiro. Si parte con una ottima idea di base e con la creazione di meccaniche stealth più che interessanti, elementi che caricano i primi momenti di gioco di tante speranze, ma cisi rende conto che non tutto é andato per il verso giusto. Ad ogni buon conto, non una bocciatura completa per il gioco, che riesce comunque a intrattenere grazie alla trama e ad alcune impostazioni ispirate. Purtroppo, però, diversi problemi legati al gameplay non permettono che Dark entri nella lista dei prodotti da consigliare senza remore. Se però cercate un titolo capace di trattare il mondo dei vampiri moderni mescolandolo a qualche buona idea stealth e siete disposti a chiudere un occhio su alcuni problemi, Dark potrebbe meritare la vostra attenzione.