Dark Cloud

Dark Cloud
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Molto carina é anche la resa grafica dell'ambiente circostante, che cambia con il passare delle ore, passando dal giorno alla notte in tempo reale. Con il trascorrere delle ore, le luci nelle case si accendono, il cielo volge al tramonto e gli eventi mutano con esso. Anche le interazioni possibili con i personaggi non giocanti (detti anche NPC o PNG), dipendono dal momento della giornata. La gestione dei menu per assemblare i Diorama é semplificata al massimo e in ogni momento sarà possibile modificare l'assetto dei vari elementi
Dark Cloud
Il Demone Oscuro e il suo nuovo padrone

A ME GLI OCCHI E LE ORECCHIE
Graficamente il gioco si presenta completamente in 3D, con circa sessanta minuti di filmati d'intermezzo realizzati con lo stesso motore grafico del gioco. Le texture e i modelli in 3D dei personaggi sono ben realizzati e si nota una certa cura nel rendere i vari particolari come l'abbigliamento, l'interno delle case o l'accendersi delle luci al calar della sera. Peccato che le musiche, per quanto orecchiabili, siano un po' ripetitive e vengano a noia dopo il ventiquattresimo ascolto. Il gioco é completamente localizzato in italiano e i menu sono semplificati al massimo, come i comandi per gestire i personaggi
Dark Cloud é un Action RPG decisamente ispirato allo stile di Zelda. In realtà é più un cocktail di vari elementi presi in prestito da diversi titoli: il già citato Zelda, Vagrant Story, Sim City, Diablo e Breath of Fire. La palese ispirazione a Zelda non é solo data dalla scansione temporale degli eventi ma anche dalla scelta della gestione dei comandi del personaggio molto semplificata, dalla struttura dei menu e dall'uso del lock, che permette di tenere sempre sotto mira un avversario. L'attacco gestito dalla pressione di un unico pulsante, l'inventario degli oggetti attivi, che permette di avere a portata di mano degli item, sono tutti elementi fortemente "zeldiani"
Da Vagrant Story, Dark Cloud prende in prestito la gestione e la specializzazione delle armi. Dalla serie Diablo, prende la generazione a random dei dungeon, mentre la costruzione dei villaggi, ricorda il noto simulatore cittadino Sim City (eliminandone la parte gestionale). Anche il sottogioco della pesca, sembra provenire da Breath of Fire o dallo stesso Zelda. In Dark Cloud c'é anche un pizzico di Rithm n'Game e di Shenmue, infatti, alcuni duelli si vincono premendo nella sequenza corretta i tasti del pad mostrati su schermo
Dark Cloud
7.5

Voto

Redazione

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Dark Cloud

Cosa dire di questo Dark Cloud? L'esperimento è riuscito o fallito? Come spesso accade la verità sta nel mezzo. I diversi elementi che compongono questo GdR di frankenstiniana memoria sono in linea di massima tutti divertenti, ma mancano di quel quid in più che aveva reso indimenticabili i giochi palesemente presi a modello dagli sviluppatori. A parte alcuni difetti minori (i problemi delle telecamere, la ripetitività e l'avarizia pecuniaria dei dungeon su tutti), Dark Cloud si è dimostrato un titolo divertente e godibile a patto di non aspirare al top del settore. Tecnicamente il gioco non stupisce né tradisce: la grafica è pulita e simpatica ma di certo la potenza della PS2 non è stata messa a dura prova. Vista l'attuale penuria di GdR (di valore...) per PS2 nel mercato PAL, Dark Cloud, al momento, è una vera boccata d'ossigeno che non mancherà di soddisfare gli appassionati in cerca di un modo per ammazzare il tempo in vista di Final Fantasy X...