Dark Quest 3: la recensione dell'RPG-board-card game
Dark Quest 3 ci porta in una storia fantasy rpg rogue like
Dark Quest 3 non si era presentato benissimo nelle fasi d’esordio del suo early access. Un gioco che dopo un paio di scontri che fa scornare subito il giocatore di turno non era proprio il massimo, anche per gli standard rogue-like del genere, anche perché di fatto non permetteva di sviluppare più di tanto l’espansione o quel minimo di upgrade che incrementava le statistiche dei personaggi
Nelle ultime settimane la situazione è completamente ribaltata. Il gioco ora è impegnativo, ma pienamente godibile, almeno per ciò che è stato previsto, ovvero reclutare quattro eroi – inizialmente quelli di “base” ma molti altri verranno sbloccati in seguito – ed incamminarsi per le terre impervie che richiedono la nostra presenza.
Le carte non sono solo l’arsenale e il modo di combattere di ogni personaggio del party, ma anche il modo in cui ci vengono presentate le quest. Dietro ognuna di essere si possono nascondere insidie, alcune prevedono una risposta multipla, le quali a loro volta possono portare ad un lancio del dado che determina, in base al risultato, in quale modo verranno risolte queste ultime. Ponendo come esempio una situazione di una carta trappola, potremo aggirarla o subire danni, ma solo secondo il risultato assolutamente casuale che i dadi avranno sull’esito.
Potrete in alcuni casi scegliere di tuffarvi a capofitto in un combattimento, così da aver riconosciuto nei vostri sforzi una ricompensa più o meno generosa, o sperare che qualcuno riporti in vita i vostri personaggi o vi curi o vi doni pezzi di equipaggiamento, spesso infatti i vostri avatar possono morire o finire in fin di vita, ma grazie a molte carte legate alle quest, potrete ribaltare l’esito di una spiacevolissima run e per questo è suggerito di non mollare mai fino alla fine.
Oltre al denaro ci verranno date delle gemme, il primo servirà per pagarci qualche upgrade dai mercanti nel corso di una partita, la seconda moneta di scambio servirà per sbloccare in modo definitivo degli aiuti che coinvolgeranno il mondo di gioco anche nelle run successive.
Nel complesso la qualità grafica è davvero ai limiti dell’accettabile, ma è comunque sufficiente per far immergere il giocatore nelle atmosfere fantasy in cui si è immersi. Basta infatti qualsiasi dispositivo per avere i requisiti necessari a poter giocare, per quanto l’aspetto negativo sia comunque quello di essere un gioco molto corto. Che moriate infatti nelle prime battute o terminiate l’avventura, la durata è davvero risicatissima.