Dark Reign 2

di Redazione Gamesurf
GAMEPLAY
In molti giochi in cui la grafica raggiunge livelli eccellenti rispetto la media dei prodotti di quel periodo, capita che non sia tuttavia fornito al giocatore un adeguato sistema d'interazione; in quei casi, la luccicante realtà in cui si é immersi, presto perde tutto il suo fascino e appare ben più spoglia, perché poco o male interattiva (come avveniva nei famigerati film interattivi à la Phantasmagoria). L'inadeguata interazione tra il gioco e il giocatore pone barriere nella fruizione, rompendo l'immedesimazione e compromettendo il divertimento; nel caso degli strategici questo succede se l'intelligenza artificiale delle truppe alleate o avversarie risulta scarsa, oppure se alcune componenti sono squilibrate. In Dark Reign 2 il meccanismo di gioco é semplice ma efficace: esistono diversi tipi di truppe, con caratteristiche molto differenti, come per esempio la maggiore o minore capacità visiva, mira, resistenza, potenza di fuoco e velocità; inoltre, alcune saranno più adatte per fronteggiare attacchi provenienti da un certo tipo di nemici e meno da altri (unità controaree saranno inutili contro la fanteria, per esempio). La tattica quindi si basa soprattutto sulla scelta del tipo adatto di truppa (o della migliore associazione di truppe diverse sulla stessa porzione di territorio) per la situazione particolare che dovremo fronteggiare, ma sarà anche necessario escogitare il percorso più efficace per attaccare il nemico e la migliore disposizione delle unità, che potranno essere stanziate, con molta immediatezza, a cuneo, a quadrato o in linea. Gestire le unità é molto facile, perché l'Intelligenza Artificiale raramente s'inceppa, soprattutto per quanto riguarda il pathfinding, algoritmo che permette alle truppe di raggiungere un punto stabilito trovando il percorso più breve, considerando gli ostacoli sul tragitto. Tutta l'interfaccia grafica é abbastanza intuitiva, nonostante la ricchezza delle opzioni, tra cui l'utilissima possibilità di assegnare alle truppe un percorso da seguire in automatico (una specie di patrolling), avanti e indietro, in una sola direzione o in cerchio. Quest'ultima opzione servirà sia per sorvegliare alcune zone sia per permettere ai medici o ai tecnici di controllare periodicamente le truppe accampate in una zona esposta ad incursioni avversarie