Dark Sector
di
Alessandro Cossu
Sono passati almeno quattro anni, da quando la Digital Extreme annunciò in pompa magna - o quasi, di essere in pieno “work in progress” su un titolo che avrebbe dovuto ridefinire gli action in terza persona, Dark Sector. Oggi, a 48 mesi di distanza da quell'annuncio, possiamo finalmente mettere le zampe ed il pad sul titolo patrocinato dalla D3, disponibile su GiocoStazione 3 e sulla scatola X di Microsoft - che é appunto la versione provata per voi da Gamesurf.
Dark Sector non vanta forse una storia articolata come Gears Of War, pur condividendo con il campione Epic alcuni fondamenti nello stile di gioco, ma vestire i panni dell'agente Hayden Tenno non mancherà di deliziare anche gli utenti più pretenziosi.
La campagna single-player inizia con un affascinante prologo in bianco e nero, localizzato - in linea temporale, circa vent'anni prima degli eventi narrati nel corso dei nove livelli successivi; si tratta, fondamentalmente, di un relativamente lungo tutorial grazie al quale impareremo a controllare il nostro alter ego digitale, grazie alla visuale in terza persona - in verità, piuttosto ravvicinata. I personaggi, siano essi intesi come PNG o avversari, vanno e vengono senza una ragione apparente, e noi saremo chiamati a massacrarli in malo modo, senza interrogarci sul come e sul perché - ne, tanto meno, ci chiederemo perché quel tizio sta proprio li, in quel dato momento, e alla via così.
Anche i poteri speciali che ci verranno conferiti man mano che proseguiremo l'avventura, non avranno molta ragion d'essere e non ci sarà mai un motivo “scatenante” che ci farà capire da dove sia piovuto il “dono” appena ottenuto. Tuttavia, la carenza di un vero supporto per “la trama”, non impedirà di divertirsi, tutt'altro : Dark Sector é un gioco cupo e violento quanto basta e sufficientemente articolato da invogliare il giocatore con qualcosa di più del semplice “Scopriamo Cosa C'E' Dopo”. Quello che ci dispiace, bisogna ammetterlo, é notare come un personaggio carismatico e misterioso come il nostro “ammazzatutto” Hayden non abbia alle spalle un background degno di questo nome...ma transeat.
Parlare del personaggio come una semplice macchina assassina, però, é impietoso e anche relativamente ingiusto; oltre alle abilità con le armi convenzionali che acquisiremo fin da subito, col proseguo dell'avventura verremo in possesso di poteri speciali da far invidia ai mutanti dei film degli X-Men. Come si evince dalla copertina del gioco che potete vedere in alto a sinistra, il buon Hayden subirà una sorta di infezione che lo porterà, lentamente ma inesorabilmente, a mutare verso un nuovo stato di esistenza (naturalmente, non vi sveliamo, ne quando, ne come, ne dove!) e, come prima conseguenza di tale mutazione, acquisiremo il potere di scagliare una sorta di lama rotante a distanza!
Non appena entreremo in possesso di questa arma, l'utilizzo delle classiche pistole, fucili et similia ci verrà rapidamente a noia : questo, perché uccidere gli avversari con la lama (cfr. glaive), é più bello, elegante, potente e divertente. All'inizio, potremo solo lanciarla e riprenderla - automaticamente, proprio come se si trattasse di un letale boomerang; successivamente, saremo in grado di guidare, in certa misura, la traiettoria della nostra arma, per fargli scavalcare ostacoli, superare pali e mura, e alla via così, fino al totale smembramento dei nemici che si pareranno sul nostro a dire il vero non poco impervio, cammino.
Le lame che ci portiamo appresso, non vanno viste come un semplice strumento di morte e distruzione : grazie ad esse, potremo aprire porte, scassinare serrature, raggiungere oggetti altrimenti inavvicinabili ed altre amenità. Inoltre, cosa non da poco, piuttosto avanti nel gioco potremo sfruttare gli elementi a nostro vantaggio : saremo infatti in grado di “caricare” le nostre lame con l'energia elettrica, oppure incendiarle o congelarle, con nostro sommo gaudio che sarà direttamente proporzionale allo sgomento degli avversari. Alcuni dei pochi puzzle presenti nel gioco, andranno risolti proprio con queste abilità: per esempio, se un cancello elettrico proprio non vuol saperne di aprirsi, allora non ci sarà niente di meglio che caricare di elettricità le nostre lame, attingendo l'energia magari da un contatore guasto posto in qualche punto strategico dell'ambientee scagliarle contro le sbarre. Questo provocherà un corto circuito che ci permetterà di proseguire!
Le continue e adrenaliniche sessioni di combattimento, saranno inframezzate da numerosi momenti interamente dedicati alla ricerca. Ispezionare con cura ogni singolo anfratto sarà il solo modo di procurarsi armi & potenziamenti vari; inoltre, una cospicua importanza verrà rivestita dal denaro, indispensabile per comperare armi e munizioni al mercato nero. Anche se saremo in grado di sciacallare, letteralmente, i corpi dei nemici, é altrettanto vero che le armi ottenute in questo modo si disattivano in brevissimo tempo, a causa della presenza di un chip che rivela se chi sta impugnando l'arma in quel momento sia infetto o meno.
Nel titolo oggi sotto esame, lo spazio dedicato all'HUD, é pressoché inesistente; non esistono, ad esempio, indicatori del nostro stato di salute. Per capire che stiamo messi scomodi, infatti, basterà osservare lo schermo : se assume una tinta rossastra e se le casse pompano bassi al ritmo del nostro cuore affaticato, allora sarà il momento di trovare riparo e aspettare di autorigenerarsi...un po' come accade nelle più recenti incarnazioni di CoD.
I programmatori hanno dato uno spazio anche alla sezione multigiocatore. Pur vantando due sole modalità, siamo stati favorevolmente colpiti anche da questo comparto; Dark Sector dispone di cinque mappe piuttosto variegate, nelle quali fino a 10 giocatori potranno affrontarsi nella modalità “Infezione”, oppure in quella detta “Epidemia”. Quest'ultima metterà i giocatori a confronto su due squadre: in ognuna di esse ci sarà un Hayden. Scopo del gioco, sarà quello di uccidere l'Hayden della squadra avversaria. Nella modalità “Infezione”, invece, un solo giocatore interpreterà Hayden e si troverà a combattere contro tutti gli altri che potranno impersonare i soldati incontrati nel gioco.
Sul fronte strettamente tecnico, al di la di piccole sbavature quali la presenza, in talune locazioni, di texture a bassa risoluzione, il titolo oggi esaminato ci ha favorevolmente impressionato. Il primo livello, interamente realizzato in bianco e nero - come un perfetto flashback, é al limite del cinematografico, mentre quando si arriva a vivere l'avventura a colori, allora saremo avvolti da un'ambiente credibile e splendidamente riprodotto. Certo, ci sono alcuni fenomeni di compenetrazione dei poligoni, ma questi vengono compensati con la fluidità dei movimenti del protagonista e dei nemici, nonché di ottimi effetti di luce.
Anche il comparto audio non mostra il fianco a nessuna critica particolare: le musiche sono coinvolgenti e mai invasive, mentre il doppiaggio in Italiano, pur non raggiungendo i picchi di Dark Messiah, é ben realizzato. Possiamo quindi affermare che, anche se DS non sarà, probabilmente, il titolo più eclatante mai apparso sulla XBox 360, é e resta un gioco davvero affascinante, che non dovrebbe mancare nella ludoteca degli appassionati.
Dark Sector non vanta forse una storia articolata come Gears Of War, pur condividendo con il campione Epic alcuni fondamenti nello stile di gioco, ma vestire i panni dell'agente Hayden Tenno non mancherà di deliziare anche gli utenti più pretenziosi.
La campagna single-player inizia con un affascinante prologo in bianco e nero, localizzato - in linea temporale, circa vent'anni prima degli eventi narrati nel corso dei nove livelli successivi; si tratta, fondamentalmente, di un relativamente lungo tutorial grazie al quale impareremo a controllare il nostro alter ego digitale, grazie alla visuale in terza persona - in verità, piuttosto ravvicinata. I personaggi, siano essi intesi come PNG o avversari, vanno e vengono senza una ragione apparente, e noi saremo chiamati a massacrarli in malo modo, senza interrogarci sul come e sul perché - ne, tanto meno, ci chiederemo perché quel tizio sta proprio li, in quel dato momento, e alla via così.
Anche i poteri speciali che ci verranno conferiti man mano che proseguiremo l'avventura, non avranno molta ragion d'essere e non ci sarà mai un motivo “scatenante” che ci farà capire da dove sia piovuto il “dono” appena ottenuto. Tuttavia, la carenza di un vero supporto per “la trama”, non impedirà di divertirsi, tutt'altro : Dark Sector é un gioco cupo e violento quanto basta e sufficientemente articolato da invogliare il giocatore con qualcosa di più del semplice “Scopriamo Cosa C'E' Dopo”. Quello che ci dispiace, bisogna ammetterlo, é notare come un personaggio carismatico e misterioso come il nostro “ammazzatutto” Hayden non abbia alle spalle un background degno di questo nome...ma transeat.
Parlare del personaggio come una semplice macchina assassina, però, é impietoso e anche relativamente ingiusto; oltre alle abilità con le armi convenzionali che acquisiremo fin da subito, col proseguo dell'avventura verremo in possesso di poteri speciali da far invidia ai mutanti dei film degli X-Men. Come si evince dalla copertina del gioco che potete vedere in alto a sinistra, il buon Hayden subirà una sorta di infezione che lo porterà, lentamente ma inesorabilmente, a mutare verso un nuovo stato di esistenza (naturalmente, non vi sveliamo, ne quando, ne come, ne dove!) e, come prima conseguenza di tale mutazione, acquisiremo il potere di scagliare una sorta di lama rotante a distanza!
Non appena entreremo in possesso di questa arma, l'utilizzo delle classiche pistole, fucili et similia ci verrà rapidamente a noia : questo, perché uccidere gli avversari con la lama (cfr. glaive), é più bello, elegante, potente e divertente. All'inizio, potremo solo lanciarla e riprenderla - automaticamente, proprio come se si trattasse di un letale boomerang; successivamente, saremo in grado di guidare, in certa misura, la traiettoria della nostra arma, per fargli scavalcare ostacoli, superare pali e mura, e alla via così, fino al totale smembramento dei nemici che si pareranno sul nostro a dire il vero non poco impervio, cammino.
Le lame che ci portiamo appresso, non vanno viste come un semplice strumento di morte e distruzione : grazie ad esse, potremo aprire porte, scassinare serrature, raggiungere oggetti altrimenti inavvicinabili ed altre amenità. Inoltre, cosa non da poco, piuttosto avanti nel gioco potremo sfruttare gli elementi a nostro vantaggio : saremo infatti in grado di “caricare” le nostre lame con l'energia elettrica, oppure incendiarle o congelarle, con nostro sommo gaudio che sarà direttamente proporzionale allo sgomento degli avversari. Alcuni dei pochi puzzle presenti nel gioco, andranno risolti proprio con queste abilità: per esempio, se un cancello elettrico proprio non vuol saperne di aprirsi, allora non ci sarà niente di meglio che caricare di elettricità le nostre lame, attingendo l'energia magari da un contatore guasto posto in qualche punto strategico dell'ambientee scagliarle contro le sbarre. Questo provocherà un corto circuito che ci permetterà di proseguire!
Le continue e adrenaliniche sessioni di combattimento, saranno inframezzate da numerosi momenti interamente dedicati alla ricerca. Ispezionare con cura ogni singolo anfratto sarà il solo modo di procurarsi armi & potenziamenti vari; inoltre, una cospicua importanza verrà rivestita dal denaro, indispensabile per comperare armi e munizioni al mercato nero. Anche se saremo in grado di sciacallare, letteralmente, i corpi dei nemici, é altrettanto vero che le armi ottenute in questo modo si disattivano in brevissimo tempo, a causa della presenza di un chip che rivela se chi sta impugnando l'arma in quel momento sia infetto o meno.
Nel titolo oggi sotto esame, lo spazio dedicato all'HUD, é pressoché inesistente; non esistono, ad esempio, indicatori del nostro stato di salute. Per capire che stiamo messi scomodi, infatti, basterà osservare lo schermo : se assume una tinta rossastra e se le casse pompano bassi al ritmo del nostro cuore affaticato, allora sarà il momento di trovare riparo e aspettare di autorigenerarsi...un po' come accade nelle più recenti incarnazioni di CoD.
I programmatori hanno dato uno spazio anche alla sezione multigiocatore. Pur vantando due sole modalità, siamo stati favorevolmente colpiti anche da questo comparto; Dark Sector dispone di cinque mappe piuttosto variegate, nelle quali fino a 10 giocatori potranno affrontarsi nella modalità “Infezione”, oppure in quella detta “Epidemia”. Quest'ultima metterà i giocatori a confronto su due squadre: in ognuna di esse ci sarà un Hayden. Scopo del gioco, sarà quello di uccidere l'Hayden della squadra avversaria. Nella modalità “Infezione”, invece, un solo giocatore interpreterà Hayden e si troverà a combattere contro tutti gli altri che potranno impersonare i soldati incontrati nel gioco.
Sul fronte strettamente tecnico, al di la di piccole sbavature quali la presenza, in talune locazioni, di texture a bassa risoluzione, il titolo oggi esaminato ci ha favorevolmente impressionato. Il primo livello, interamente realizzato in bianco e nero - come un perfetto flashback, é al limite del cinematografico, mentre quando si arriva a vivere l'avventura a colori, allora saremo avvolti da un'ambiente credibile e splendidamente riprodotto. Certo, ci sono alcuni fenomeni di compenetrazione dei poligoni, ma questi vengono compensati con la fluidità dei movimenti del protagonista e dei nemici, nonché di ottimi effetti di luce.
Anche il comparto audio non mostra il fianco a nessuna critica particolare: le musiche sono coinvolgenti e mai invasive, mentre il doppiaggio in Italiano, pur non raggiungendo i picchi di Dark Messiah, é ben realizzato. Possiamo quindi affermare che, anche se DS non sarà, probabilmente, il titolo più eclatante mai apparso sulla XBox 360, é e resta un gioco davvero affascinante, che non dovrebbe mancare nella ludoteca degli appassionati.
Dark Sector
7.5
Voto
Redazione
Dark Sector
Dark Sector, probabilmente, non assurgerà all'olimpo dei videogames : nessuna vera innovazione, qualche piccola sbavatura e altri difetti minori, lo intaccano dall'inizio alla fine. Tuttavia, il titolo esaminato é bello da vedere, gustoso da sentire e divertente da giocare. Almeno 10 ore in singolo, e ben supportato in multigiocatore (anche se avremmo gradito qualche opzione in più); privarsi dell'esperienza ludica di DS é un errore che, sinceramente, vi consigliamo di evitare. Azione, un briciolo di mistero, armi carismatiche e divertimento : cosa volere, di più?