Dark Souls III
di
Fabio Cozzi
Come vi avevamo già raccontato qualche giorno fa nella nostra anteprima, é ormai più di una settimana che un lungo e tenero incubo ci tiene compagnia, facendoci passare notti insonni e rendendoci difficile distinguere realtà e mondo onirico. Una volta intrapresa la nuova avventura partorita dalla mente di Miyazaki e sviluppata da FromSoftware, ci siamo sentiti letteralmente trascinati in un mondo fatto di rassegnazione, fiamme vacue, signori ormai caduti e morte.
Dopo aver passato quindi più di 45 ore in compagnia di Dark Souls 3, vi presentiamo oggi la nostra recensione di questo nuovo capitolo della saga. Per farlo ripeteremo anche elementi base, utili a coloro che non si sono mai avvicinati alla serie, per comprendere meglio il complesso universo di Dark Souls.
L'introduzione cinematica, ha senza dubbio avuto una spiegazione più completa riguardo a tutti gli elementi che vengono citati. Un'evocativa voce ci parla di un luogo, chiamato Lothric, dove convergono le terre degli antichi Signori dei Tizzoni, Aldrich, i Guardiani degli Abissi e Yhorm il gigante. Infine viene raccontata l'origine del nostro personaggio, la fiamma sopita, che risvegliatosi dal cimitero delle ceneri avrà il compito di riportare i Signori dei Tizzoni (lo sappiamo, la traduzione italiana é veramente inascoltabile) sui loro troni e ricollegare la fiamma al vincolo.
I Signori dei Tizzoni in realtà non sono solo i tre che vengono elencati all'interno del trailer, bensì ne sono presenti altri due, ma nell'ottica di una recensione spoiler free non vi parleremo di uno dei due mancanti, mentre possiamo dirvi che il quarto é Ludleth “l'esiliato”, un piccolo vacuo che troveremo seduto su un trono sin da subito all'interno dell'Altare del Vincolo.
Proprio questo luogo rappresenterà il principale hub del gioco ove avremo la possibilità di scambiare le “ceneri” raccolte durante l'esplorazione con armature, armi, potenziamenti e chiaramente nuovi livelli per il nostro personaggio. Come in tutti i capitoli della serie infatti avremo inizialmente la possibilità di creare il nostro eroe, conferendogli l'aspetto estetico che preferiamo e soprattutto attribuirgli una delle dieci classi disponibili. Sono le classiche dieci che troviamo anche negli altri capitoli, ed ognuna di esse caratterizzeranno le abilità del nostro pg, specializzandolo ad esempio negli scontri fisici, scegliendo il guerriero, piuttosto che nelle arti magiche o nell'utilizzo del fuoco.
Consigliamo di valutare con la dovuta calma questa scelta, in quanto vi permetterà di affrontare il gioco con un approccio diverso in base alla decisione presa. Inoltre, se avrete la possibilità di giocare con un secondo giocatore online, una strategia interessante potrebbe essere quella di scegliere classi complementari, come ad esempio Guerriero e Stregone, ma del multiplayer ci occuperemo più avanti.
Dal punto di vista del gameplay possiamo dire che il titolo mantiene i capisaldi della serie, conferendo moltissima importanza al rotolamento, alla parata e al backstab al fine di poter sopravvivere. Anche i move set delle armi risultano essere piuttosto in linea con quanto visto nei precedenti capitoli, permettendovi, se siete veterani giocatori dei souls, di sentirvi fin da subito a vostro agio con alcune delle armi a disposizione. Alcune differenze piuttosto marcate riguardano invece le classi magiche, con l'inserimento del nuovo parametro “Armonizzazione” che ci permetterà di utilizzare gli incantesimi, ma che al tempo stesso potrebbe diventare un ostacolo per le classi come Chierici e Piromanti, facendo loro spendere punti esperienza in una caratteristica diversa da quelle base, come punti vita e vigore.
Ciò che invece balza sin da subito all'occhio di un giocatore che ha intrapreso anche le precedenti avventure della serie é l'elevato numero di nemici, che metteranno fin dall'inizio a difficoltà la pazienza anche dei giocatori più rilassati, perché quello che ci troviamo di fronte é senza dubbio il "Souls" più difficile della serie.
Aldilà dei singoli nemici, inoltre, assumono una rilevanza strategica i boss che fin da subito metteranno a repentaglio la vita del nostro eroe delle ceneri. In ogni area troveremo infatti delle boss battle, siano esse principali o secondarie, all'interno delle quali la pazienza e la lucidità saranno caratteristiche che dovremo fare nostre per atterrare gli antagonisti. La strategia più efficace infatti sarà quella di studiare i move set dei boss e cercare il modo migliore per evitare i fendenti avversari e mandare a segno i propri, ma per poter ottenere buoni risultati in battaglia dovremo anche saper pazientare in quanto farci guidare dalla frenesia di attaccare porterà ad un'inevitabile conseguenza, la morte.
Una seconda via efficace per padroneggiare questi sanguinolenti scontri é quella della cooperazione. Il multiplayer potrebbe rappresentare una strategia ottima al fine di abbattere l'antagonista di turno, sfruttando ad esempio delle classi complementari. Durante le svariate ore di gioco ci siamo ritrovati ad affrontare dei boss in cooperativa, e il tasso di difficoltà dello scontro é effettivamente diminuito. La presenza di due giocatori infatti raddoppia la nostra possibilità di attacco e dimezza quella del nemico agevolando la via della vittoria. In particolare in una battaglia abbiamo avuto la possibilità di cooperare con uno stregone, ed essendo il nostro personaggio un guerriero con elevata forza e potenza nell'attacco fisico, siamo riusciti a coordinare attacchi dal lungo e dal corto raggio, facendo soccombere in pochi minuti un boss che ci stava dando diversi problemi.
Il multiplayer di Dark Souls 3 sarà legato a degli elementi chiave, al fine infatti di poter evocare dei “fantasmi” (così verranno chiamati i giocatori che ospiteremo nel nostro mondo) dovremo utilizzare un elemento chiamato “brace” che ci permetterà di acquisire i poteri dei Signori dei Tizzoni. Al contrario, per scontrarci con altri giocatori e sfruttare il comparto PvP del titolo dovremo utilizzare dei “bulbi rossi” che ci consentiranno di invadere mondi altrui e sfidare a duello i giocatori. Nel corso della nostra avventura inoltre avremo la possibilità di stringere dei patti con diverse fazioni, completare delle azioni online sotto il segno di uno di questi patti ci permetterà di accrescere la nostra esperienza relativa alla fazione e ricevere dei doni.
Da un punto di vista prettamente tecnico, dobbiamo premettere che abbiamo giocato la versione PC e il titolo é risultato davvero solido in termini grafici, mettendo in mostra un alto livello di dettaglio, anche se con qualche set di texture troppo piatte in alcuni ambienti.
Le scelte in termini di Design non ci hanno del tutto stupito, spesso infatti ci siamo trovati di fronte ad una spiacevole sensazione di “già visto”, ma dobbiamo ammettere che molti dei colpi d'occhio offerti dalla desolata landa di Lothric ci hanno letteralmente mozzato il fiato.
Anche dal un punto di vista audio siamo rimasti piacevolmente colpiti, grazie ad una riuscita OST e un'ottima resa degli effetti sonori che sono riusciti ad avvolgerci in un sentimento di desolazione e vacuità.
Cercando di tirare le fila di questa nostra recensione possiamo senza dubbio dire che il terzo capitolo di questa serie si presenta come una grande riconferma per il team di sviluppo e per il suo genitore: Miyazaki. Le potenzialità a disposizione dello sviluppo sembrano infatti essere state colte al massimo, realizzando, come abbiamo già anticipato, forse il titolo più impegnativo della saga. Giunti al terzo capitolo il rischio di poter incontrare elementi già visti era concreto, ed effettivamente sembra che gli sviluppatori abbiano voluto giocare su questo elemento inserendo anche ambientazioni e riferimenti a personaggi dei capitoli precedenti. Ma questo potrebbe essere considerato un minuscolo neo, sullo splendente viso di Dark Souls 3.
Dopo aver passato quindi più di 45 ore in compagnia di Dark Souls 3, vi presentiamo oggi la nostra recensione di questo nuovo capitolo della saga. Per farlo ripeteremo anche elementi base, utili a coloro che non si sono mai avvicinati alla serie, per comprendere meglio il complesso universo di Dark Souls.
It is called Lothric
L'introduzione cinematica, ha senza dubbio avuto una spiegazione più completa riguardo a tutti gli elementi che vengono citati. Un'evocativa voce ci parla di un luogo, chiamato Lothric, dove convergono le terre degli antichi Signori dei Tizzoni, Aldrich, i Guardiani degli Abissi e Yhorm il gigante. Infine viene raccontata l'origine del nostro personaggio, la fiamma sopita, che risvegliatosi dal cimitero delle ceneri avrà il compito di riportare i Signori dei Tizzoni (lo sappiamo, la traduzione italiana é veramente inascoltabile) sui loro troni e ricollegare la fiamma al vincolo.
I Signori dei Tizzoni in realtà non sono solo i tre che vengono elencati all'interno del trailer, bensì ne sono presenti altri due, ma nell'ottica di una recensione spoiler free non vi parleremo di uno dei due mancanti, mentre possiamo dirvi che il quarto é Ludleth “l'esiliato”, un piccolo vacuo che troveremo seduto su un trono sin da subito all'interno dell'Altare del Vincolo.
Proprio questo luogo rappresenterà il principale hub del gioco ove avremo la possibilità di scambiare le “ceneri” raccolte durante l'esplorazione con armature, armi, potenziamenti e chiaramente nuovi livelli per il nostro personaggio. Come in tutti i capitoli della serie infatti avremo inizialmente la possibilità di creare il nostro eroe, conferendogli l'aspetto estetico che preferiamo e soprattutto attribuirgli una delle dieci classi disponibili. Sono le classiche dieci che troviamo anche negli altri capitoli, ed ognuna di esse caratterizzeranno le abilità del nostro pg, specializzandolo ad esempio negli scontri fisici, scegliendo il guerriero, piuttosto che nelle arti magiche o nell'utilizzo del fuoco.
Consigliamo di valutare con la dovuta calma questa scelta, in quanto vi permetterà di affrontare il gioco con un approccio diverso in base alla decisione presa. Inoltre, se avrete la possibilità di giocare con un secondo giocatore online, una strategia interessante potrebbe essere quella di scegliere classi complementari, come ad esempio Guerriero e Stregone, ma del multiplayer ci occuperemo più avanti.
Dal punto di vista del gameplay possiamo dire che il titolo mantiene i capisaldi della serie, conferendo moltissima importanza al rotolamento, alla parata e al backstab al fine di poter sopravvivere. Anche i move set delle armi risultano essere piuttosto in linea con quanto visto nei precedenti capitoli, permettendovi, se siete veterani giocatori dei souls, di sentirvi fin da subito a vostro agio con alcune delle armi a disposizione. Alcune differenze piuttosto marcate riguardano invece le classi magiche, con l'inserimento del nuovo parametro “Armonizzazione” che ci permetterà di utilizzare gli incantesimi, ma che al tempo stesso potrebbe diventare un ostacolo per le classi come Chierici e Piromanti, facendo loro spendere punti esperienza in una caratteristica diversa da quelle base, come punti vita e vigore.
Ciò che invece balza sin da subito all'occhio di un giocatore che ha intrapreso anche le precedenti avventure della serie é l'elevato numero di nemici, che metteranno fin dall'inizio a difficoltà la pazienza anche dei giocatori più rilassati, perché quello che ci troviamo di fronte é senza dubbio il "Souls" più difficile della serie.
Aldilà dei singoli nemici, inoltre, assumono una rilevanza strategica i boss che fin da subito metteranno a repentaglio la vita del nostro eroe delle ceneri. In ogni area troveremo infatti delle boss battle, siano esse principali o secondarie, all'interno delle quali la pazienza e la lucidità saranno caratteristiche che dovremo fare nostre per atterrare gli antagonisti. La strategia più efficace infatti sarà quella di studiare i move set dei boss e cercare il modo migliore per evitare i fendenti avversari e mandare a segno i propri, ma per poter ottenere buoni risultati in battaglia dovremo anche saper pazientare in quanto farci guidare dalla frenesia di attaccare porterà ad un'inevitabile conseguenza, la morte.
Una seconda via efficace per padroneggiare questi sanguinolenti scontri é quella della cooperazione. Il multiplayer potrebbe rappresentare una strategia ottima al fine di abbattere l'antagonista di turno, sfruttando ad esempio delle classi complementari. Durante le svariate ore di gioco ci siamo ritrovati ad affrontare dei boss in cooperativa, e il tasso di difficoltà dello scontro é effettivamente diminuito. La presenza di due giocatori infatti raddoppia la nostra possibilità di attacco e dimezza quella del nemico agevolando la via della vittoria. In particolare in una battaglia abbiamo avuto la possibilità di cooperare con uno stregone, ed essendo il nostro personaggio un guerriero con elevata forza e potenza nell'attacco fisico, siamo riusciti a coordinare attacchi dal lungo e dal corto raggio, facendo soccombere in pochi minuti un boss che ci stava dando diversi problemi.
Il multiplayer di Dark Souls 3 sarà legato a degli elementi chiave, al fine infatti di poter evocare dei “fantasmi” (così verranno chiamati i giocatori che ospiteremo nel nostro mondo) dovremo utilizzare un elemento chiamato “brace” che ci permetterà di acquisire i poteri dei Signori dei Tizzoni. Al contrario, per scontrarci con altri giocatori e sfruttare il comparto PvP del titolo dovremo utilizzare dei “bulbi rossi” che ci consentiranno di invadere mondi altrui e sfidare a duello i giocatori. Nel corso della nostra avventura inoltre avremo la possibilità di stringere dei patti con diverse fazioni, completare delle azioni online sotto il segno di uno di questi patti ci permetterà di accrescere la nostra esperienza relativa alla fazione e ricevere dei doni.
Da un punto di vista prettamente tecnico, dobbiamo premettere che abbiamo giocato la versione PC e il titolo é risultato davvero solido in termini grafici, mettendo in mostra un alto livello di dettaglio, anche se con qualche set di texture troppo piatte in alcuni ambienti.
Le scelte in termini di Design non ci hanno del tutto stupito, spesso infatti ci siamo trovati di fronte ad una spiacevole sensazione di “già visto”, ma dobbiamo ammettere che molti dei colpi d'occhio offerti dalla desolata landa di Lothric ci hanno letteralmente mozzato il fiato.
Anche dal un punto di vista audio siamo rimasti piacevolmente colpiti, grazie ad una riuscita OST e un'ottima resa degli effetti sonori che sono riusciti ad avvolgerci in un sentimento di desolazione e vacuità.
Cercando di tirare le fila di questa nostra recensione possiamo senza dubbio dire che il terzo capitolo di questa serie si presenta come una grande riconferma per il team di sviluppo e per il suo genitore: Miyazaki. Le potenzialità a disposizione dello sviluppo sembrano infatti essere state colte al massimo, realizzando, come abbiamo già anticipato, forse il titolo più impegnativo della saga. Giunti al terzo capitolo il rischio di poter incontrare elementi già visti era concreto, ed effettivamente sembra che gli sviluppatori abbiano voluto giocare su questo elemento inserendo anche ambientazioni e riferimenti a personaggi dei capitoli precedenti. Ma questo potrebbe essere considerato un minuscolo neo, sullo splendente viso di Dark Souls 3.
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Dark Souls III
8.5
Voto
Redazione
Dark Souls III
Il ritorno di Dark Souls ha scosso il cuore di coloro che non avevano apprezzato Bloodborne, reputandolo troppo poco sfidante. Avranno pane per i loro denti. Dark Souls 3 infatti li colpirà duramente, come non ha mai fatto prima.
Preparate le vostre armi, su tutte la pazienza, l'oscurità é tornata, e la sfida sarà più dura che mai.
Preparate le vostre armi, su tutte la pazienza, l'oscurità é tornata, e la sfida sarà più dura che mai.