Dark Summit

Dark Summit
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Dark Summit

Parte della battaglia per conquistare nuovi affezionati snowboardisti; per console.
Così come per la PS2 anche per l'Xbox si affacciano sul mercato nuove proposte in tal senso. Forse perché il pubblico statunitense ama questo genere di disciplina, che è un po' lontana dalle nostre abitudini, forse perché un titolo sullo snowboarding mette in risalto le capacità di una console.

Dark Summit (DS) tenta un approccio un po' diverso dal solito almeno nel genere dei giochi sportivi. La prima cosa che si nota è la presenza di una storia di fondo che vede protagonista Naya (all'inizio l'unico personaggio disponibile ma più avanti altri 5 dovrebbero sbloccarsi) e una comunità di snowboarders ribelli alla scoperta dei motivi che hanno trasformato quella che una volta era una pacifica montagna, teatro di imprese sportive, monte Garrick, in una zona super controllata e con accesso vietato.

Per cui, durante la via, bisognerà portare a termine una serie di missioni rivelate da uno sconosciuto agente sul campo, in un misto di situazioni tipiche come salti ed evoluzioni varie, fino a dover evitare pattuglie o valanghe. Questo strano mix di obiettivi di missione ha lo scopo di far guadagnare al giocatore punti per un migliore equipaggiamento e di avvicinare sempre di più all'obiettivo finale, che è quello di rendere la montagna sicura per tutti.

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Il filo conduttore resta però, a causa del plot un po' confuso, quello di percorrere pendii cercando di completare diverse figure acrobatiche per le quali si guadagnano punti per un equipaggiamento migliorato che consente evoluzioni più complicate e maggior libertà di movimento. I punti acquisiti servono comunque per due scopi diversi. I punti guadagnati nel completamento degli obiettivi servono a procurarsi un biglietto per l'impianto di risalita che porterà un po' più in alto sulla montagna.

I punti vinti realizzando figure servono ad acquistare un nuovo equipaggiamento che non solo rende più varia l'esperienza di gioco, ma migliora la stabilità, la velocità e la capacità di salto. A questo proposito bisogna dire che i comandi sono stati disposti in maniera abbastanza intuitiva e realizzare le acrobazie richiede solo un minimo di apprendimento. Ci sono circa 30 figure acrobatiche diverse in DS. Alcune di esse sono necessarie per avanzare nel gioco ma le altre sono state messe lì allo scopo di guadagnare punti e, naturalmente, deliziare chi gioca. Ovviamente le mosse più spettacolari sono un po' più complicate da realizzare, ma il premio consiste in movimenti molto realistici e fluidi.

Le missioni sono 45 in un'ambientazione incentrata su toni cupi, lontani dai soliti paesaggi dei giochi del genere con situazioni piuttosto variegate. In alcuni punti DS diventa un titolo in cui la sfida si fa ardua. Man mano che ci si avvicina alla fine gli ostacoli da affrontare crescono di difficoltà e i nemici da affrontare si fanno più determinati. Una delle cose migliori del gioco, comunque, è la possibilità di scegliere l'ordine in cui affrontare gli obiettivi. Le missioni cominciano con semplici test di abilità come, ad esempio, realizzare rotazioni per un totale di 540 gradi in un massimo di 6 salti.

Dark Summit
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Dark Summit

Dark Summit ha indubbiamente il merito di cercare una strada diversa. Peccato che la storia non sia sviluppata in maniera più intrigante e il controllo dello snowboarder non sia il massimo. Sembra che Dark Summit si fermi a metà dell'opera restando comunque un titolo degno di attenzione per gli appassionati del genere.

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