Dave Mirra Freestyle BMX 2

di Redazione Gamesurf
Dopo il più che buon successo sia di critica che di pubblico raccolto l'anno scorso dalla prima incarnazione del progetto "Dave Mirra" su PlayStation, a cui fecero seguito conversioni per praticamente qualsiasi sistema di gioco disponibile ma raggiungendo l'apice della qualità solo nell'edizione Dreamcast (qui la nostra recensione), i ragazzi di Z-Axis hanno tutt'altro che dormito sui proverbiali allori, scatenandosi (é il caso di dirlo) nella realizzazione di un seguito dall'animo totalmente votato al multi piattaforma e, soprattutto, con la precisa intenzione di poter continuare a confrontarsi con gli avversari a testa alta anche sulle neonate next-gen console. E giudicando dalla versione per PlayStation 2, si può tranquillamente affermare che l'obiettivo é stato centrato

EVOLUZIONE SI, RIVOLUZIONE NO
Il primo contatto che si ha con il gioco é nella forma del filmato iniziale, e sinceramente non vi sarebbe potuta esser stata guida migliore per entrare nel piccolo mondo di Dave Mirra Freestyle BMX 2: le immagini di assolutamente spettacolari evoluzioni, di trick i cui unici scopi sono il far rimanere a bocca aperta e stuzzicare le leggi della fisica, prendono per mano il giocatore e, complice il perfetto sposalizio tra musica e regia, lo sfidano, seppur virtualmente, a provare a replicare con la stessa perfezione le acrobazie mostrate. Ovviamente la sfida é accolta, ma prima di mostrare il proprio valore bisogna scegliere tempi e modalità dal menù principale: le opzioni presenti sono sei e per la precisione ProQuest, Session, Freeride, Park Editor, Cool Stuff e Multiplayer
Soffermiamoci subito a trattare della prima, che bene o male rappresenta il vero fulcro di tutto il gioco Acclaim: direttamente dal primo capitolo (i più cinici aggiungano pure da tutti i titoli del medesimo genere) e con ben poche innovazioni, la carriera dà la possibilità di scegliere dalla rosa (iniziale, e chi ha orecchie per intendere...) di quattordici veri biker professionisti incluso lo stesso dieci volte campione del mondo Dave "Miracle Boy" Mirra, superando i vari obiettivi proposti in ogni livello e ulteriormente suddivisi per difficoltà in Amateur, Pro e Hardcore. Dal completamento di queste sfide, che passano dall'eseguire un salto particolarmente difficile, al compiere una certa evoluzione o più classicamente scovare un certo numero di oggetti come scale e bidoni dell'immondizia dipende l'avanzamento al livello successivo