Dave Mirra Freestyle BMX 2
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C'E' IL GPS SUL MANUBRIO?
Ad ogni modo, il maggior pregio di Dave Mirra Freestyle BMX 2 sono i livelli. Ebbene sì, enormemente grandi, spaziosi, immensi: la prima partita sarà completamente dedicata all'esplorazione, così come la seconda, così come la terza e così via, ed anche dopo molte partite si continuerà ad apprezzare l'incredibile lavoro svolto dagli sviluppatori, che hanno reso interi ettari di livello (si, é l'ettaro l'unità di misura di Dave Mirra Freestyle BMX 2) traboccanti di trampolini, half-pipe... di tutto insomma!
La longevità del titolo é tutta qui: otto ambienti, uno più grande dell'altro che portano la sfida di creare e combinare evoluzioni a livelli massimi. E' impressionante come il più piccolo dettaglio, birillo o conformazione topografica riesca nel complesso insieme di risultare funzionale e di essere madre di decine di trick, magari da susseguire in "combo" su "combo". I videogiocatori più smaliziati passeranno giorni a "grindare" da un tetto all'altro o a far salti di decine di metri, sia d'altezza sia di lunghezza, benedendo ogni metro quadrato scaturito dalla mente-vulcano dei ragazzi di Z-Axis
CI VUOLE PASSIONE E TECNICA
Per ciò che concerne il livello tecnico, Dave Mirra Freestyle BMX 2 si presenta come il tipico titolo PlayStation 2 di medio livello e di medie pretese: la già ampiamente apprezzata estensione dei livelli viene riempita da rampe, birilli, ringhiere e tutte quelle diavolerie che solo un biker può immaginare e sognare di ritrovarsi davanti, il tutto caratterizzato da un aspetto decisamente solido e dalla modellazione precisa e convincente. Non mancano gli effetti di luce, in grado di illuminare con atmosfera e realismo ogni tratto del livello e anche la realizzazione di elementi "difficili" come acqua e fiumi si può bollare come ben riuscita
E non si può neanche negare che le texture non compiano il proprio lavoro visto che, oltre a essere ben disegnate e ad essere nate da una scelta cromatica decisamente felice, si fanno segnalare per l'enorme varietà. Terreno, erba, cortecce ma anche i vari tipi di asfalto, cemento, mattonelle, rocce e non ultimo i visi dei personaggi selezionabili: ognuno di questi elementi può contare su diverse mappature e la sommatoria di tutta questa diversità é sempre più simile a una vera e propria gioia per gli occhi, una gioia da 60 fotogrammi per secondo fissi nella stragrande maggioranza dei momenti
Ad ogni modo, il maggior pregio di Dave Mirra Freestyle BMX 2 sono i livelli. Ebbene sì, enormemente grandi, spaziosi, immensi: la prima partita sarà completamente dedicata all'esplorazione, così come la seconda, così come la terza e così via, ed anche dopo molte partite si continuerà ad apprezzare l'incredibile lavoro svolto dagli sviluppatori, che hanno reso interi ettari di livello (si, é l'ettaro l'unità di misura di Dave Mirra Freestyle BMX 2) traboccanti di trampolini, half-pipe... di tutto insomma!
La longevità del titolo é tutta qui: otto ambienti, uno più grande dell'altro che portano la sfida di creare e combinare evoluzioni a livelli massimi. E' impressionante come il più piccolo dettaglio, birillo o conformazione topografica riesca nel complesso insieme di risultare funzionale e di essere madre di decine di trick, magari da susseguire in "combo" su "combo". I videogiocatori più smaliziati passeranno giorni a "grindare" da un tetto all'altro o a far salti di decine di metri, sia d'altezza sia di lunghezza, benedendo ogni metro quadrato scaturito dalla mente-vulcano dei ragazzi di Z-Axis
CI VUOLE PASSIONE E TECNICA
Per ciò che concerne il livello tecnico, Dave Mirra Freestyle BMX 2 si presenta come il tipico titolo PlayStation 2 di medio livello e di medie pretese: la già ampiamente apprezzata estensione dei livelli viene riempita da rampe, birilli, ringhiere e tutte quelle diavolerie che solo un biker può immaginare e sognare di ritrovarsi davanti, il tutto caratterizzato da un aspetto decisamente solido e dalla modellazione precisa e convincente. Non mancano gli effetti di luce, in grado di illuminare con atmosfera e realismo ogni tratto del livello e anche la realizzazione di elementi "difficili" come acqua e fiumi si può bollare come ben riuscita
E non si può neanche negare che le texture non compiano il proprio lavoro visto che, oltre a essere ben disegnate e ad essere nate da una scelta cromatica decisamente felice, si fanno segnalare per l'enorme varietà. Terreno, erba, cortecce ma anche i vari tipi di asfalto, cemento, mattonelle, rocce e non ultimo i visi dei personaggi selezionabili: ognuno di questi elementi può contare su diverse mappature e la sommatoria di tutta questa diversità é sempre più simile a una vera e propria gioia per gli occhi, una gioia da 60 fotogrammi per secondo fissi nella stragrande maggioranza dei momenti