Dave Mirra Freestyle BMX Maximum Remix
di
Redazione Gamesurf
E nonostante l'ottimo framerate Dave Mirra va oltre offrendoci, nell'ambito delle arene, anche delle texture di buona qualità e con moltissime sfumature, al punto da richiamare alla memoria i livelli di un certo Moho, un titolo per certi versi affine agli skateboard game che vantava quadri di grande atmosfera
Neanche i modelli poligonali deludono: gli atleti, le biciclette, i vari camion, rampe e banchine di cui sono disseminati i vari livelli, se non sono necessariamente assemblati con un numero di poligoni superiori a quelli dei concorrenti, possono perlomeno vantare un'architettura 3D in grado di esaltare con pochi triangoli e delle texture riuscite l'anatomia dei ciclisti o il dinamismo delle bici da BMX
Anche le animazioni sono decisamente migliori di quelle di tanti giochi simili: i modelli degli atleti urtano in modo realistico contro barriere e ostacoli e si piegano esattamente lì dove é avvenuto l'impatto (grazie a una routine chiamata SDS, Skeletal Dynamic System), in generale danno proprio l'impressione di farsi male a differenza delle cadute indolori di tutti gli altri titoli e questo per la gioia di tutti i sadici e amanti dei pedali
Questi, in ogni caso, sono aspetti che passano in secondo piano rispetto ad altri pregi esclusivi del gioco Acclaim: stiamo parlando dei venti livelli di gioco, quadri piuttosto vasti e che offrono molte possibilità di evoluzioni, un numero non da poco se messo a confronto con l'offerta dei concorrenti. Livelli che peraltro devono essere sbloccati uno a uno superando le varie sfide della modalità ProQuest
Le altre modalità disponibili sono le classiche training session e multiplayer: quest'ultima permette a un numero massimo di 10 giocatori di confrontarsi in una delle varie arene ma solo e rigorosamente uno alla volta (addio split screen!). Le acrobazie disponibili sono, numericamente, più o meno pari a quelle della concorrenza (un ottimo numero, comunque), ma il meccanismo che regola le evoluzioni é un po' più sofisticato ed intrigante del solito: non solo possiamo eseguire concatenazioni acrobatiche come in Grind Session, ma si possono anche combinare due generi diversi di "trick", le figure aeree e le rotazioni. Probabilmente all'inizio rischierete di sentirvi dei polipi, ma premendo contemporaneamente i tasti dorsali del pad e uno dei quattro tasti geometrici della PsxX in congiunzione con una direzione potrete, per esempio, assumere una figura da contorsionista a cavallo della vostra BMX e contemporaneamente ruotare nel vuoto
Neanche i modelli poligonali deludono: gli atleti, le biciclette, i vari camion, rampe e banchine di cui sono disseminati i vari livelli, se non sono necessariamente assemblati con un numero di poligoni superiori a quelli dei concorrenti, possono perlomeno vantare un'architettura 3D in grado di esaltare con pochi triangoli e delle texture riuscite l'anatomia dei ciclisti o il dinamismo delle bici da BMX
Anche le animazioni sono decisamente migliori di quelle di tanti giochi simili: i modelli degli atleti urtano in modo realistico contro barriere e ostacoli e si piegano esattamente lì dove é avvenuto l'impatto (grazie a una routine chiamata SDS, Skeletal Dynamic System), in generale danno proprio l'impressione di farsi male a differenza delle cadute indolori di tutti gli altri titoli e questo per la gioia di tutti i sadici e amanti dei pedali
Questi, in ogni caso, sono aspetti che passano in secondo piano rispetto ad altri pregi esclusivi del gioco Acclaim: stiamo parlando dei venti livelli di gioco, quadri piuttosto vasti e che offrono molte possibilità di evoluzioni, un numero non da poco se messo a confronto con l'offerta dei concorrenti. Livelli che peraltro devono essere sbloccati uno a uno superando le varie sfide della modalità ProQuest
Le altre modalità disponibili sono le classiche training session e multiplayer: quest'ultima permette a un numero massimo di 10 giocatori di confrontarsi in una delle varie arene ma solo e rigorosamente uno alla volta (addio split screen!). Le acrobazie disponibili sono, numericamente, più o meno pari a quelle della concorrenza (un ottimo numero, comunque), ma il meccanismo che regola le evoluzioni é un po' più sofisticato ed intrigante del solito: non solo possiamo eseguire concatenazioni acrobatiche come in Grind Session, ma si possono anche combinare due generi diversi di "trick", le figure aeree e le rotazioni. Probabilmente all'inizio rischierete di sentirvi dei polipi, ma premendo contemporaneamente i tasti dorsali del pad e uno dei quattro tasti geometrici della PsxX in congiunzione con una direzione potrete, per esempio, assumere una figura da contorsionista a cavallo della vostra BMX e contemporaneamente ruotare nel vuoto
Dave Mirra Freestyle BMX Maximum Remix
Dave Mirra Freestyle BMX Maximum Remix
Superati i pregiudizi iniziali derivati dal fatto che Dave Mirra vuole essere più affine agli skateboard-game che ai titoli di guida veri e propri, non si può che riconoscere la qualità di questo gioco che probabilmente è stato sviluppato per tutto il tempo necessario a evitare pecche grossolane. I difetti di rilievo, infatti, sono praticamente assenti. Dave Mirra si muove veramente bene, la fluidità è eccellente, la longevità è fatta salva dalle venti arene di gioco disponibili, il sistema di controllo e le evoluzioni, se non sono innovative in senso assoluto, sono perlomeno compiute e rispecchiano una concezione personale di gameplay. Perfino la grafica, che di solito porta a svariati mal di stomaco in tanti skateboard-game, in Dave Mirra è di buona qualità, grazie a un uso intelligente di quei pochi poligoni offerti dalla PlayStation e al sapiente uso dei gradienti. Ci sono certamente dei pro e dei contro, come l'eccellente soundtrack grunge per il primo caso e il controllo approssimativo nel secondo, ma globalmente è uno dei giochi da acquistare per chi ama gli skateboard e affini o la disciplina della BMX, naturalmente nella accezione arcade e acrobatica in cui la intende Acclaim in questo caso. Quindi Tony Hawk è ancora il re di questo filone, ma Dave Mirra è risultato migliore delle aspettative e di gran lunga superiore alla media del genere. Non rivoluzionario ma consigliabile.