De Blob

De Blob
La caratteristica principale dell'esuberante metropoli Croma City, come suggerisce il nome stesso, si ravvisa nell'aspetto variopinto dei suoi quartieri, che salta subito all'occhio. Qui le infinite tonalità di case, strade, alberi si mescolano nell'ammantare vivacemente lo spazio circostante, senza tralasciare nemmeno un angolino. Con l'avvento della INKT Corporation, un potente invasore alieno, i colori vengono messi al bando ed assorbiti da appositi "Aspira-bot"; la città diviene così una asettica massa sbiadita.

Come ogni regime che si rispetti, quello appena instauratosi va immediatamente a colpire al cuore ogni libera forma d'espressione. Gli spensierati radiani, abitanti del luogo, subiscono un analogo trattamento e si convertono a remissivi grigiani. Ad opporsi alla dittatura acromatica rimane solo lo sparuto gruppo dei Ribelli, di cui fa parte Blob, il protagonista del gioco. Le sembianze di Blob sono il risultato del curioso incrocio fra una palla, un supereroe ed una macchia di vernice.

Diamo un tocco di colore alla città
Diamo un tocco di colore alla città
A sinistra, i poveri grigiani; a destra, i fortunati radiani
A sinistra, i poveri grigiani; a destra, i fortunati radiani
Le scie di vernice abbondano, in strada
Le scie di vernice abbondano, in strada


Questo strano personaggio ha il potere di colorare qualsiasi cosa, semplicemente entrandone in contatto. A tal scopo, attinge direttamente dagli Aspira-bot la tintura necessaria, misurata in punti pittura. Il punto pittura é la grandezza che stabilisce la quantità di pittura immagazzinata da Blob. Ogni azione richiede un corrispettivo in punti: in una scala da 1 a 100, per restituire vigore ad un palazzo ne basterà uno soltanto, mentre i nemici più ostici pretenderanno un massiccio carico. Fra gli antagonisti si annoverano ovviamente le schiere dell'esercito INKT, passando dal quasi innocuo vigile urbano all'impegnativo mezzo blindato.

Tutti gli avversari cercheranno di imbrattare Blob con l'inchiostro per annerirlo, atto che ha come conseguenza il rapido decrescere dei punti pittura. I quali, fungendo anche da indicatore di salute, non devono mai azzerarsi, pena la perdita di una vita.
Fanno da scenario alla battaglia per la salvezza della città enormi livelli tridimensionali dove, oltre alle consuete schermaglie con le forze dell'ordine e alla tinteggiatura degli edifici, ci si può dedicare a sotto-obiettivi come liberare la popolazione, affrontare sfide d'abilità, raccogliere bonus ecc... Particolare importanza ha la riconversione delle strutture nevralgiche della INKT (carceri, comandi di polizia et similia), mediante speciali procedure. Sebbene gli edifici non denotino molta varietà o dettagli ricercati, il level design é comunque piacevole, in virtù anche dell'impatto visivo destato dal progressivo cambiamento delle aree, in transizione da caseggiati spenti a quartieri brulicanti d'allegria.

A complicare la situazione interviene la teoria dei colori. Dagli Aspira-bot si può infatti ricavare uno dei primari giallo, rosso o blu. Miscelandoli in maniera appropriata si ottengono i secondari verde, viola e arancio, e infine il marrone. Si può intuire come, nella maggioranza delle circostanze, per arrivare al successo sia essenziale tenere in debita considerazione tale fattore. É previsto un tempo limite entro cui completare il livello. Si tratta però di un concetto molto relativo, in quanto la scadenza viene continuamente dilatata con l'acquisizione di specifici bonus. Di fatto, anche giocando in tutta calma, difficilmente l'orologio tiranno potrà indurre alla fretta. In ogni caso, il decorrere del termine non comporta il game over, ma solo la perdita di una vita.

I simboli dell'oppressione, come la torre radio, vanno convertiti alla propria causa
I simboli dell'oppressione, come la torre radio, vanno convertiti alla propria causa
Entrare in acqua fa perdere punti pittura, ma almeno libera dall'inchiostro nero
Entrare in acqua fa perdere punti pittura, ma almeno libera dall'inchiostro nero
Con l'aiuto del tasto Z si possono compiere salti speciali
Con l'aiuto del tasto Z si possono compiere salti speciali


Controllare Blob riesce davvero semplice. Ci si muove con l'analogico, si salta (o si attacca, che é lo stesso) oscillando verso il basso lo Wiimote. Un'impostazione che rende al meglio l'impressione di immediatezza, ma non equivale a (troppa) facilità. Se non si presta attenzione, l'eroe-palla non disdegna infatti di incastrarsi, concedersi balzi inconsulti, scivolare rovinosamente lungo una superficie verticale, per la disperazione di chi assiste davanti allo schermo. Bisogna criticare la scelta di associare il comando "salto" ad un gesto del telecomando. L'attività, che va eseguita di continuo, stanca velocemente il polso e non si comprendono i motivi per cui precludere l'assegnazione della medesima ad un tasto, anziché ad uno spostamento della mano.

La modalita principale "Storia" si compone di dieci livelli, che rappresentano una determinata zona di Croma City (la spiaggia, i bassifondi, la diga ecc...). Per ognuno di essi si contano inoltre due mini-stage aggiuntivi, teatro di prove a cronometro che costituiscono delle piccole variazioni sul tema. Si tratta di intermezzi ben assortiti che, seppur nella loro brevità, vanno considerati decisamente azzeccati. Non manca il multiplayer, che consente di sfidare in split screen da uno a tre amici. Le formule di gioco proposte, "Battaglia cromatica", "Blob in fuga" e "Corsa Blob", nonostante le regole diverse finiscono per assomigliarsi, accomunate da un andamento poco entusiasmante. L'esperienza scialba del multiplayer non può certo vantare la stessa fortuna della controparte in singolo, e fallisce nell'obiettivo di porsi come alternativa ai tradizionali party game. Nella sezione "pittura libera" si vernicia il livello prescelto in tranquillità, senza vincoli di tempo o nemici incombenti; ideale per quanti gradiscano gironzolare all'esplorazione minuziosa di ogni anfratto, o magari senza un motivo preciso. Meritano una citazione gli extra, immagini e filmati molto simpatici, a testimoniare la bontà della caratterizzazione del gioco.

Sul versante grafico, si é già accennato come il colore si elevi a vero protagonista. Schizzi, spruzzi e strisciate si dimostrano capaci di nobilitare strutture che dal canto loro non brillano per stile o dettagli. La telecamera é la nota dolente: spesso si fatica ad avere chiara percezione dello spazio attorno, col rischio ricorrente, quando si salta, di mancare la piattaforma voluta. Il comparto sonoro denota una attenta cura. All'inizio di ciascun livello si può selezionare la musica preferita fra una lista di brani, i cui ritmi scanzonati contribuiscono a creare la perfetta atmosfera rilassata, ma al contempo un pizzico ribelle. In conclusione, de Blob é un titolo capace di catturare l'attenzione, che parte da una concezione platform per svilupparsi però in una direzione originale. L'immediatezza e la spensieratezza ne fanno un videogame consigliabile a molti, con un'unica riserva riguardo all'ostinato sistema di controllo.

Il nostro eroe non manca di gesticolare. Il che lo rende più simpatico
Il nostro eroe non manca di gesticolare. Il che lo rende più simpatico
Come si può notare, il design degli edifici non é il massimo
Come si può notare, il design degli edifici non é il massimo
Questi vigili sono delle simpatiche macchiette (in tutti i sensi)
Questi vigili sono delle simpatiche macchiette (in tutti i sensi)


De Blob
7

Voto

Redazione

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De Blob

É una sorpresa, questo de Blob. Dietro alla simpatica veste cartoon si cela un platform originale, forse un po' troppo semplice per i giocatori più smaliziati, ma sicuramente capace di divertire. Per certi versi vi si può scorgere quella volontà di sperimentare, di percorrere nuove strade che vorremmo vedere più spesso nei videogame. Ci sarebbe tanto da discutere sull'utilizzo dello Wiimote, che qui appare prossimo ad un assurdo ostacolo, anziché come un arricchimento dell'esperienza ludica.

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