Dead Island 2 HAUS – Latex e Zombie, un Binomio Poco Funzionale – Recensione Xbox

Deep Silver prova a cambiare il passo, senza però riuscire completamente nell'intento.

Dead Island 2 HAUS  Latex e Zombie un Binomio Poco Funzionale  Recensione Xbox

Siamo stati abituati a vederne di tutti i colori, soprattutto quando parliamo di zombi. I non morti più famosi del panorama mostruoso dell’immaginario collettivo hanno occupato, per parecchio tempo, il podio dedicato alle “creature più versatili, più fotogeniche, finanche più martoriate”.

E non c’è stato verso, o speranza, di tenerli relegati in un unico medium, tant’è che, come il virus che veicola il contagio, abbiamo visto tante di quelle interpretazioni da farceli quasi mezzi odiare.

Tuttavia, in alcune circostanze, riescono effettivamente a portare a termine il loro compito ingrato. Uno di questi casi si è manifestato con l'esperienza in Dead Island 2, il titolo sviluppato da Dambuster Studios.

Questo gioco ci ha colpito non solo per l'aspetto tecnico, ravvivato da un sistema di smembramento originale quanto appagante, bensì anche per una trama che, ai limiti della decenza, cercava innanzitutto di non prendersi troppo sul serio.

Nonostante le aspettative generate durante l'esperienza con Dead Island 2, l'auspicio era che gli sviluppatori avrebbero pubblicato contenuti aggiuntivi in grado di approfondire ulteriormente la trama, magari fornendo una definizione più chiara del finale aperto che avevamo sperimentato al termine della campagna.

Dead Island 2 HAUS – Latex e Zombie, un Binomio Poco Funzionale – Recensione Xbox

Dead Island 2 Haus – Cosa diavolo... ?!

 È importante notare fin dall'inizio di questa valutazione che il DLC Haus è un prodotto pensato per un’esperienza mid-game, perciò si tratta di un contenuto di cui è possibile fruire soprattutto durante la campagna, e senza aver finito il gioco (l’importante sarà aver sbloccato la modalità Furia).

Il primo passo per accedere al DLC sarà semplicemente dirigervi verso l'hub centrale del gioco, ovvero la villa di Emma Jaunt a Bel-Air. Una volta lì, raggiunto il piano interrato di fronte alla piscina, troverete un insolito invito sotto forma di lettera.

Dopo aver preso possesso della busta, il nostro alter ego viene improvvisamente trasportato all'interno di un'ambientazione sconosciuta, che successivamente si rivela essere una villa situata nei pressi di Malibu. Qui, ci troviamo di fronte a un gruppo insolito di individui che ha istituito una setta dal carattere decisamente originale.

È complicato fornire ulteriori dettagli senza rivelare particolari spoiler; è sufficiente pensare di trovarsi sull'orlo di un baratro composto da lattice e varie fissazioni che potrebbero allarmare chiunque, compresi i più liberali tra di noi. L'obiettivo del giocatore è recuperare le teste dei membri più importanti di questa setta, consentendoci così di interagire con il loro capo e scoprire le intenzioni di quest’ultimo nei confronti della diffusione del virus zombi e della possibile fine del mondo.

Procedendo oltre, nonché partecipando ad alcune delle prove proposte dalla setta, ci si accorge però che lo stile orrorifico, coadiuvato da scenari angusti come casette di campagna, discoteche underground labirintiche o addirittura un bosco stregato, viene immediatamente a perdersi per colpa del protagonista (per esattezza il personaggio scelto all’inizio del gioco originale), il quale si ferma continuamente a sdrammatizzare ogni situazione con battute di spirito, alcune volte auto sabotando persino il lavoro svolto dagli stessi sviluppatori.

Dead Island 2 HAUS – Latex e Zombie, un Binomio Poco Funzionale – Recensione Xbox

Se è vero che Dead Island 2 non intende assumere un tono troppo serio, il DLC Haus, con le sue tre ore di intrattenimento e le giravolte necessarie per completarlo, non riesce in alcun modo a contribuire significativamente alla trama generale, riducendo l’intera esperienza ad un semplice passatempo, a tratti persino noioso.

È innegabile che sia un peccato, almeno in parte, poiché una possibile svolta sul tema, anche se non troppo seria, avrebbe forse concesso agli sviluppatori un maggior spazio per narrare certi eventi senza cadere nella banalità.

Anche il momento della rivelazione, presentato da Konstantin, il leader del culto, sembra sgretolarsi nel momento stesso in cui viene svelato, come se fosse stato spazzato via da una lavata a freddo composta da una miscela di detergenti dal retrogusto piuttosto ordinario.

Dead Island 2 Haus – Nessuna Aggiunta di Sostanza

Se, sul versante della narrazione, il DLC Haus lascia un certo senso di insoddisfazione al palato, anche dal punto di vista del gameplay non emergono particolari condizioni in grado di fornire elementi positivi che possano migliorare la situazione.

Come anticipato infatti nei paragrafi letti qui in alto, questo contenuto aggiuntivo non offre un particolare intrattenimento inedito sul fronte del gameplay, risultando praticamente un reskin 1:1 di quanto visto in giro per Hell-A, solo con tanto, tantissimo latex equipaggiato dagli zombi che incontreremo durante l’esplorazione. È come trovarsi davanti a un film horror che ci fa perdere qualsiasi sospensione di incredulità, tant’è che spesso potreste trovarvi a contestare particolari scelte mosse dagli stessi personaggi.

Come nel capitolo principale, gli enigmi presenti nel DLC non sono progettati per sfidare il giocatore o indurlo a riflessioni più profonde. Invece, si limitano a essere semplici contorni filoguidati, accompagnati persino da suggerimenti evidenti forniti dal nostro alter ego digitale.

Durante l'esplorazione, sarà possibile individuare alcuni cervelli di dimensioni considerevoli, collegati a cadaveri che diramano una sorta di viticcio organico pensato come sbarramento, così da impedirci di procedere oltre sul nostro cammino. Tale elemento serve soltanto come scusa al fine di farci utilizzare la balestra, oggetto altrimenti inutile se preso e utilizzato da solo.

Dead Island 2 HAUS – Latex e Zombie, un Binomio Poco Funzionale – Recensione Xbox

Bisogna dire che la Balestra K regala qualche momento divertente, anche se anacronistico all’interno mood del gioco, se non altro perché sembra creata ad hoc per effettuare uccisioni silenziose a distanza.

Ci sono anche pareti composte da materia organica che possono essere aperte solo in modalità Furia, e magari aprirci la strada verso qualche ricompensa extra, ma oltre a questo, non c'è davvero nulla che cerchi di rinfrescare la formula vissuta nell'avventura principale.

Durante l'esperienza del DLC, sarà possibile sbloccare alcune carte da far equipaggiare al nostro personaggio (per un totale di otto), ma oltre a questo, non c'è davvero nulla che potrebbe motivarci in qualche modo a immergerci nel mondo di Haus, se non la possibilità di continuare a eliminare zombi in modi sempre più originali.

 

Dead Island 2

Versione Testata: Xbox Series X

6

Voto

Redazione

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Dead Island 2

Chi ha apprezzato Dead Island 2 probabilmente non avrà molto di cui lamentarsi riguardo al DLC Haus. Nonostante qualche inconveniente evidente nella narrazione, si tratta comunque di un "buon" tentativo, anche se non del tutto riuscito, di variare il ritmo narrativo del gioco originale. Gli sviluppatori sono stati capaci di creare ambientazioni di ottimo livello. Tuttavia, è un peccato che l'esperienza finisca per risultare poco incisiva, quasi secondaria in alcune parti.

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