Dead Island
di
Luca Gambino
Di sicuro nessuno aveva avvisato gli ignari turisti di Banoi, in Nuova Guinea, che il pacchetto "All inclusive" delle proprie vacanze includeva anche la disperata fuga dalle grinfie dei morti viventi che hanno preso d'assalto la paradisiaca isola caraibica. Il concept di Dead Island é quello dei più classici film horror legati alla figura dei "morti viventi". Un pò come in "28 giorni dopo" il nostro protagonista si sveglia dopo una sbronza (nel film era in realtà dopo un coma), per vedere lo spendido villaggio vacanze preso d'assedio da un brulicare di zombie con molto poco cervello ma tanta, tanta fame.
Precisiamo subito che quelli presenti nel titolo Techland (gli stessi di Call of Juarez, per intenderci) riescono ad essere i classici non morti lenti e ciondolanti, visti per esempio nei classici film di George Romero ma anche agili, veloci e scattanti proprio come quelli visti in 28 giorni dopo. La fortuna del nostro protagonista é quella di essere immune ai morsi e ai graffi degli avversari, ragion per cui il rischio di tramutarsi in uno di loro é quantomeno scongiurato, fermo restando ovviamente che non potrà sottrarsi dall'essere abbattuto dopo ripetuti attacchi. Il personaggio da noi comandato potrà essere selezionato all'inizio della nostra avventura, scegliendola tra i quattro messi a disposizione dal sistema, differenziati tra loro per caratteristiche fisiche e propensione all'utilizzo di un certo tipo di armamentario.
Dopo aver ritrovato uno sparuto gruppo di sopravvissuti, inizierà il gioco vero e proprio alla disperata ricerca di elementi utili per comprendere l'accaduto e, soprattutto, per abbandonare quanto prima l'isola ormai quasi interamente popolata dagli zombi. La struttura di gioco adottata da Techland sembra un pò quella classica dei giochi di ruolo, mista ad una visuale e uno stile di combattimento presa invece in prestito da Condemned, dove la maggior parte degli armamenti a carico del protagonista era ricavato da materiali "di fortuna". La maggior parte del nostro tempo, quindi, sarà utilizzata nel portare a termine le varie missioni assegnateci dai sopravvissuti al massacro che, previo esito positivo, ci elargiranno diversi bonus in cambio, compreso ovviamente il buon vecchio denaro contante.
Parte integrante del gioco, infatti é la possibilità di upgradare e modificare le attrezzature recuperate nel corso del gioco e rovinate dall'uso prolungato. Ogni arma recuperata, infatti, ha a disposizione una sua durata fisica che una volta esaurita potrà essere ripristinata grazie ai vari banchi da lavoro sparsi un pò in tutta l'isola e con il dispendio di parte dei soldi che potrete recuperare frugando all'interno delle valigie dell'albergo o direttamente dai cadaveri degli zombi. Insomma, nessuno potrà biasimarvi, quindi rubate pure senza ritegno. Interessante anche la possibilità di poter fare del sano "bricolage", unendo i vari elementi recuperati in giro per l'isola, così che se ma troverete dei chiodi dall'interno di un cestino, potrete applicarli ad una pesante mazza da baseball, così da creare un'arma decisamente più potente e, soprattutto, duratura per falciare gli innumerevoli avversari che vi troverete davanti. Particolarmente efficaci, e anche divertenti da usare, risultano essere invece le armi da taglio che possono anche mutilare il nostro avversario diretto, cosa che comunque non lo scoraggerà del tutto dal dirigersi verso di noi alla ricerca di carne fresca.
Allo stesso modo, anche il nostro personaggio potrà migliorare le proprie caratteristiche di gioco, progredendo tramite il classico sistema di upgrade che vede investire i punti esperienza accumulati per sbloccare specifiche abilità nel combattimento o aumentare la vostra resistenza agli assalti avversari.Una nota di demerito dobbiamo forse farla sulla scelta delle armi che ci sarebbe piaciuta forse più rapida ed efficace. Tramite il bumper di destra, infatti, potremo far scrollare le armi a nostra disposizione mentre una pressione prolungata aprirà la "Wheel of Weapons" che permetterà una scelta più ragionata dell'armamentario a disposizione. Inutile dire che queste operazioni vanno spesso a discapito della rapidità d'esecuzione consegnandoci spesso tra le mani armi che poco si adattano alla situazione specifica. Un empasse superabile ovviamente dopo un pò di pratica ma che forse si sarebbe affrontare in modo più produttivo e gradevole per il giocatore.
Precisiamo subito che quelli presenti nel titolo Techland (gli stessi di Call of Juarez, per intenderci) riescono ad essere i classici non morti lenti e ciondolanti, visti per esempio nei classici film di George Romero ma anche agili, veloci e scattanti proprio come quelli visti in 28 giorni dopo. La fortuna del nostro protagonista é quella di essere immune ai morsi e ai graffi degli avversari, ragion per cui il rischio di tramutarsi in uno di loro é quantomeno scongiurato, fermo restando ovviamente che non potrà sottrarsi dall'essere abbattuto dopo ripetuti attacchi. Il personaggio da noi comandato potrà essere selezionato all'inizio della nostra avventura, scegliendola tra i quattro messi a disposizione dal sistema, differenziati tra loro per caratteristiche fisiche e propensione all'utilizzo di un certo tipo di armamentario.
Dopo aver ritrovato uno sparuto gruppo di sopravvissuti, inizierà il gioco vero e proprio alla disperata ricerca di elementi utili per comprendere l'accaduto e, soprattutto, per abbandonare quanto prima l'isola ormai quasi interamente popolata dagli zombi. La struttura di gioco adottata da Techland sembra un pò quella classica dei giochi di ruolo, mista ad una visuale e uno stile di combattimento presa invece in prestito da Condemned, dove la maggior parte degli armamenti a carico del protagonista era ricavato da materiali "di fortuna". La maggior parte del nostro tempo, quindi, sarà utilizzata nel portare a termine le varie missioni assegnateci dai sopravvissuti al massacro che, previo esito positivo, ci elargiranno diversi bonus in cambio, compreso ovviamente il buon vecchio denaro contante.
Parte integrante del gioco, infatti é la possibilità di upgradare e modificare le attrezzature recuperate nel corso del gioco e rovinate dall'uso prolungato. Ogni arma recuperata, infatti, ha a disposizione una sua durata fisica che una volta esaurita potrà essere ripristinata grazie ai vari banchi da lavoro sparsi un pò in tutta l'isola e con il dispendio di parte dei soldi che potrete recuperare frugando all'interno delle valigie dell'albergo o direttamente dai cadaveri degli zombi. Insomma, nessuno potrà biasimarvi, quindi rubate pure senza ritegno. Interessante anche la possibilità di poter fare del sano "bricolage", unendo i vari elementi recuperati in giro per l'isola, così che se ma troverete dei chiodi dall'interno di un cestino, potrete applicarli ad una pesante mazza da baseball, così da creare un'arma decisamente più potente e, soprattutto, duratura per falciare gli innumerevoli avversari che vi troverete davanti. Particolarmente efficaci, e anche divertenti da usare, risultano essere invece le armi da taglio che possono anche mutilare il nostro avversario diretto, cosa che comunque non lo scoraggerà del tutto dal dirigersi verso di noi alla ricerca di carne fresca.
Allo stesso modo, anche il nostro personaggio potrà migliorare le proprie caratteristiche di gioco, progredendo tramite il classico sistema di upgrade che vede investire i punti esperienza accumulati per sbloccare specifiche abilità nel combattimento o aumentare la vostra resistenza agli assalti avversari.Una nota di demerito dobbiamo forse farla sulla scelta delle armi che ci sarebbe piaciuta forse più rapida ed efficace. Tramite il bumper di destra, infatti, potremo far scrollare le armi a nostra disposizione mentre una pressione prolungata aprirà la "Wheel of Weapons" che permetterà una scelta più ragionata dell'armamentario a disposizione. Inutile dire che queste operazioni vanno spesso a discapito della rapidità d'esecuzione consegnandoci spesso tra le mani armi che poco si adattano alla situazione specifica. Un empasse superabile ovviamente dopo un pò di pratica ma che forse si sarebbe affrontare in modo più produttivo e gradevole per il giocatore.
Dead Island
8
Voto
Redazione
Dead Island
Una piacevole novità, questo Dead Island che prende alcuni elementi classici di giochi di ruolo e action games in prima persona e li adatta alla perfezione ad un ambiente di gioco che sembra andare tanto di moda in questo periodo. Anche se sicuramente ci sono alcune cose da limare, grafica e immediatezza del cambio armi su tutti, ci sentiamo di consigliare Dead Island su tutta linea, in particolar modo per le buone possibilità offerte dal multiplayer cooperativo che rappresenta molto più di un voler rispettare a tutti i costi le mode del momento. Buona vacanza a tutti!