Dead Island
di
Luca Gambino
Com'é logico aspettarsi in un "setting" di questo tipo, l'intelligenza artificiale attribuita ai nostri avversari non é certo di primissimo livello, anche se l'elevato numero di avversari che spesso e volentieri ci si riverserà addosso andrà a sopperire la mancanza cronica di una IA degna di questo nome. Proprio l'elevato numero di nemici che ci piomberà addosso, capaci spesso di accerchiarci e costringerci quindi ad un minimo di approccio tattico. Fortuna vuole che anche la fuga, per quanto poco onorevole, può essere un'opzione da tenere in considerazione, vista l'ampiezza dello scenario a nostra disposizione.
11
La notevole "metratura" messa a disposizione da Techland (che ripropone, tirato a lucido, lo stesso motore grafico utilizzato in Call of Juarez e Nail'd) ci permette infatti di poterci sottrarre alle attenzione dei nostri nemici dandocela letteralmente a gambe. Ovviamente una tale vastità di territorio consente anche una vasta esplorazione, spesso ripagata da oggetti di varia utilità, denaro sonante e indizi utili a comprendere cosa sia realmente accaduto sull'isola e che sveleranno dettagli sui "interessanti" sui nostri compagni d'avventura.
L'elevato dispendio "poligonale" per la realizzazione degli ambienti ha in parte inciso in quella dei protagonisti e dei nostri avversari. Intendiamoci, il tutto risulta abbastanza gradevole all'occhio ma non si possono fare a meno di notare le texture "gommose" riservate agli zombi che se osservati nel dettaglio risultano forse meno convincenti di quanto invece avrebbero meritato. Fortuna vuole che spesso la freneticità dell'azione e l'urgenza di portare a termine le missioni in corso, aiutino a chiudere un occhio su alcuni deficit poligonali.
314
Decisamente migliore, invece, la realizzazione degli ambienti, dove il Chrome Engine sembra veramente trovarsi a suo agio nel proporre una natura credibile e rigogliosa, edifici ricchi di dettagli e una illuminazione capace di sbalordire l'occhio negli ambienti esterni e di creare stati di tensione e ansia negli spazi chiusi quando sarà la sola torcia a farci compagnia. Ottimo anche il comparto sonoro dove ovviamente spicca il doppiaggio anglofono, con una buona recitazione dei personaggi, sottotitolati in italiano, e un'ottima prova "zombesca" con lamenti e urla di sottofondo che in alcuni momenti riescono, letteralmente, a raggelare il sangue.
Con tali premesse, la durata complessiva di Dead Island si attesta su livelli piuttosto importanti, sicuramente superiori alle 20 ore, che comprendono ovviamente l'avventura principale e la marea di sottoquest che vi saranno proposte. Fortunatamente la buona varietà di situazioni messe in campo da Techland e il buon ritmo generale dell'avventura scongiura noiose ridondanze e quindi l'inevitabile noia, tanto più che la possibilità del multiplayer cooperativo (con drop in/out in qualsiasi momento), rappresenta una variante di particolare interesse e divertimento assicurato.
021
La notevole "metratura" messa a disposizione da Techland (che ripropone, tirato a lucido, lo stesso motore grafico utilizzato in Call of Juarez e Nail'd) ci permette infatti di poterci sottrarre alle attenzione dei nostri nemici dandocela letteralmente a gambe. Ovviamente una tale vastità di territorio consente anche una vasta esplorazione, spesso ripagata da oggetti di varia utilità, denaro sonante e indizi utili a comprendere cosa sia realmente accaduto sull'isola e che sveleranno dettagli sui "interessanti" sui nostri compagni d'avventura.
L'elevato dispendio "poligonale" per la realizzazione degli ambienti ha in parte inciso in quella dei protagonisti e dei nostri avversari. Intendiamoci, il tutto risulta abbastanza gradevole all'occhio ma non si possono fare a meno di notare le texture "gommose" riservate agli zombi che se osservati nel dettaglio risultano forse meno convincenti di quanto invece avrebbero meritato. Fortuna vuole che spesso la freneticità dell'azione e l'urgenza di portare a termine le missioni in corso, aiutino a chiudere un occhio su alcuni deficit poligonali.
Decisamente migliore, invece, la realizzazione degli ambienti, dove il Chrome Engine sembra veramente trovarsi a suo agio nel proporre una natura credibile e rigogliosa, edifici ricchi di dettagli e una illuminazione capace di sbalordire l'occhio negli ambienti esterni e di creare stati di tensione e ansia negli spazi chiusi quando sarà la sola torcia a farci compagnia. Ottimo anche il comparto sonoro dove ovviamente spicca il doppiaggio anglofono, con una buona recitazione dei personaggi, sottotitolati in italiano, e un'ottima prova "zombesca" con lamenti e urla di sottofondo che in alcuni momenti riescono, letteralmente, a raggelare il sangue.
Con tali premesse, la durata complessiva di Dead Island si attesta su livelli piuttosto importanti, sicuramente superiori alle 20 ore, che comprendono ovviamente l'avventura principale e la marea di sottoquest che vi saranno proposte. Fortunatamente la buona varietà di situazioni messe in campo da Techland e il buon ritmo generale dell'avventura scongiura noiose ridondanze e quindi l'inevitabile noia, tanto più che la possibilità del multiplayer cooperativo (con drop in/out in qualsiasi momento), rappresenta una variante di particolare interesse e divertimento assicurato.
Dead Island
8
Voto
Redazione
Dead Island
Una piacevole novità, questo Dead Island che prende alcuni elementi classici di giochi di ruolo e action games in prima persona e li adatta alla perfezione ad un ambiente di gioco che sembra andare tanto di moda in questo periodo. Anche se sicuramente ci sono alcune cose da limare, grafica e immediatezza del cambio armi su tutti, ci sentiamo di consigliare Dead Island su tutta linea, in particolar modo per le buone possibilità offerte dal multiplayer cooperativo che rappresenta molto più di un voler rispettare a tutti i costi le mode del momento. Buona vacanza a tutti!