Dead Or Alive 2
di
In pratica adesso si rende necessario unire alla pressione del tasto un movimento corrispondente al tipo di attacco che si va a contrastare (alto, medio o basso). In questo modo é richiesto un notevole tempismo e intuito, perché bisogna rendersi conto di che tipo di attacco si va ad affrontare. Solo un giocatore esperto può permettersi di usare al meglio le contromosse e, finché non le si padroneggia al meglio, é consigliabile affidarsi alle normali parate
Un'altra considerevole introduzione é costituita dall'alto livello di interazione coi fondali (pur sempre limitato nei canoni del genere, non si raggiungono le punte di un Powerstone). Questo aspetto, già presente in Virtua Fighter 3TB e, seppur in maniera molto embrionale, nei pavimenti esplosivi del primo DOA, viene qui ulteriormente esteso con pareti (esplosive e non), su cui scagliare i nemici e a cui appoggiarsi per realizzare alcune mosse molto spettacolari, e con ambientazioni particolarmente estese divise in più zone
Per passare da una zona all'altra é necessario utilizzare il corpo dell'avversario come "ariete" per sfondare eventuali recinzioni e farlo cadere da altezze notevoli. Tutto questo é molto spettacolare, anche perché alcune ambientazioni sono suddivise in parecchi piani e lo scontro può protrarsi di molto, in altezza
Il set di personaggi utilizzabili comprende i nove dell'edizione Psx del primo episodio con l'aggiunta di tre creati per l'occasione (ovviamente due dei nuovi sono donne... ). Potrebbero sembrare pochi, per chi é abituato ai giochi sviluppati da Namco, ma va detto che in questo caso sono dodici personaggi sviluppati singolarmente e ognuno con le proprie caratteristiche. Non ci sono doppioni come avviene nei vari Tekken
Ultima, ma assolutamente non ultima, innovazione é costituita dall'introduzione del Tag Team Battle, modalità che, da quando l'ha lanciata la Capcom con la serie dei versus, sembra essere diventata un obbligo in tutti i picchiaduro che si rispettino. E, in effetti, giocando con una coppia di lottatori si introduce un ulteriore livello di strategia (il personaggio lasciato "a bordo ring" recupera parte delle forze perse in combattimento) e si aumenta anche il già elevato tasso di spettacolarità grazie alle mosse combinate
Un'altra considerevole introduzione é costituita dall'alto livello di interazione coi fondali (pur sempre limitato nei canoni del genere, non si raggiungono le punte di un Powerstone). Questo aspetto, già presente in Virtua Fighter 3TB e, seppur in maniera molto embrionale, nei pavimenti esplosivi del primo DOA, viene qui ulteriormente esteso con pareti (esplosive e non), su cui scagliare i nemici e a cui appoggiarsi per realizzare alcune mosse molto spettacolari, e con ambientazioni particolarmente estese divise in più zone
Per passare da una zona all'altra é necessario utilizzare il corpo dell'avversario come "ariete" per sfondare eventuali recinzioni e farlo cadere da altezze notevoli. Tutto questo é molto spettacolare, anche perché alcune ambientazioni sono suddivise in parecchi piani e lo scontro può protrarsi di molto, in altezza
Il set di personaggi utilizzabili comprende i nove dell'edizione Psx del primo episodio con l'aggiunta di tre creati per l'occasione (ovviamente due dei nuovi sono donne... ). Potrebbero sembrare pochi, per chi é abituato ai giochi sviluppati da Namco, ma va detto che in questo caso sono dodici personaggi sviluppati singolarmente e ognuno con le proprie caratteristiche. Non ci sono doppioni come avviene nei vari Tekken
Ultima, ma assolutamente non ultima, innovazione é costituita dall'introduzione del Tag Team Battle, modalità che, da quando l'ha lanciata la Capcom con la serie dei versus, sembra essere diventata un obbligo in tutti i picchiaduro che si rispettino. E, in effetti, giocando con una coppia di lottatori si introduce un ulteriore livello di strategia (il personaggio lasciato "a bordo ring" recupera parte delle forze perse in combattimento) e si aumenta anche il già elevato tasso di spettacolarità grazie alle mosse combinate