In DOA2 lo sfondo, pur essendo realizzato con la stessa cura e similare attenzione per i dettagli, é parte integrante del gioco. Non si tratta di begli affreschi che girano intorno ai personaggi, ma di ambientazioni curate che é possibile colpire, calpestare, toccare con mano (quella dei lottatori, almeno) e, in definitiva, sentire come reali e ben presenti. E, oltretutto, la maggior parte delle arene godono di un'estensione notevolissima, in larghezza o in altezza a seconda dei casi. E se graficamente non c'é proprio di che lamentarsi, il sonoro si dimostra sicuramente sullo stesso livello, con una cura per gli effetti che ha quasi del maniacale e con delle musiche molto ben realizzate. \"No, le scarpe non te le do!\"
Dead Or Alive 2 è, senza ombra di dubbio, uno dei migliori picchiaduro tridimensionali a incontri in comercio. Probabilmente è il migliore uscito per Dreamcast. Sottolineo il probabilmente perché, pur essendo decisamente superiore a Virtua Fighter 3 TB, non lo riteniamo direttamente paragonabile a Soul Calibur per l'impostazione di base leggermente differente. Inoltre i due giochi hanno mancanze e pregi che si compensano: maggior numero di lottatori e di modalità con grande attenzione per il gioco in singolo da una parte e fondali interattivi, modalità Tag team e maggiore sviluppo dell'aspetto multiplayer (addirittura nel Tag Team mode è possibile giocare fino in quattro contemporaneamente) dall'altra. In definitiva si tratta due splendidi giochi che ogni appassionato dovrebbe avere. Tenete comunque ben presente il discreto livello di tecnicismo di DOA2 che potrebbe renderlo indigesto ai più.
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