Dead or Alive 3

di Bizio Cirillo
Dopo tanto clamore e varie indiscrezioni, più o meno esaltanti, finalmente approda su X-Box l'attesissimo sequel di un gioco uscito ormai qualche tempo fa sia su Dreamcast che su PS2: stiamo parlando di "Dead Or Alive 3", che si appresta a debuttare sulla console di casa Microsoft in grande stile. Grazie all'esperienza delle due precedenti versioni, diventate famose a dire il vero più per le forme 'generose' di alcune lottatrici che per il loro concept tanto da subire pesantemente il confronto con altri picchiaduro, come "Soul Calibur" e "Tekken" questo nuovo gioco prodotto dalla Tecmo e distribuito da Microsoft è stato interamente rivisitato e corretto, con risultati straordinari (godibili solo dagli utenti X-Box, dato che Microsoft ne possiede l'esclusiva). "Dead Or Alive" infatti è stato sottoposto ad un vero e proprio restiling completo, nel tentativo di creare un gioco innovativo che sfruttasse le enormi capacità di calcolo dell'X-Box pur senza rinunciare ai temi ed alle qualità della versione precedente. A tal proposito é bene cominciare col dire che sono stati mantenuti i personaggi carismatici della vecchia versione, ma in tal senso sono state apportate anche ben poche novità: solo quattro i personaggi aggiunti, solo due le alternative di costume (anche se dei nuovi costumi potranno essere sbloccati durante il gioco e se, secondo voci che circolano in rete, la Tecmo potrebbe realizzare degli add-on che si renderanno disponibili via Web non appena sarà pronta la linea cablata per X-box) e 14 le arene di combattimento disponibili (2 in più rispetto a DOA2).


Per quanto riguarda invece le modalità di gioco, a quelle classiche (comprendenti: lo 'Story Mode', a dire il vero di trama un po' troppo superficiale; il 'Versus', presente in tutti i giochi del genere; il 'Team Battle'; il 'Theatre', utile per rivedere i filmati che mano a mano riuscirete a sbloccare) si è aggiunta l'innovativa modalità 'Tag Battle' in cui, scelto di combattere in coppia con un amico o con un personaggio controllato dalla CPU, potrete effettuare un battaglia a viso aperto contro due avversari anch'essi in coppia; in tale modalità, così come accade in "Tekken Tag Tournament", tramite la semplice pressione di un tasto potrete scegliere di impegnare l'uno o l'altro lottatore (dando così la possibilità a quello che in quel momento si trova fuori dal ring di riacquistare lentamente energia) ma anche, come accade in "Rival School" (uscito, per chi non lo sapesse, sia su PSX che su Dreamcast) di utilizzarli in contemporanea per effettuare delle combo dall'effetto devastante.

Il comparto grafico di "Dead Or Alive 3" è indubbiamente, tra tutti, quello che ha tratto maggior beneficio dal restiling, soprattutto grazie alle enormi potenzialità dell'X-Box. Incredibile la cura con cui sono stati realizzati tutti i personaggi (sfruttando al meglio le proprietà del chip grafico Nvidia), e a dir poco straordinaria la strutturazione degli sfondi: a differenza degli altri picchiaduro, infatti, "Dead Or Alive 3" più che di arene si fregia di vere e proprie aree di gioco, realizzate in maniera pressoché perfetta ed in grado di interagire in modo incredibile con l'azione principale. Questa interazione tra sfondi ed azione di gioco oltretutto incrementa notevolmente il realismo complessivo di ogni combattimento: è davvero fantastico, ad esempio, vedere i personaggi lasciare visibili impronte al loro passaggio o la neve cadere copiosa dagli alberi urtati durante il combattimento nello stage Lost World, così come ammirare, nello stage dell'acqua, le immagini dei lottatori riflesse sullo specchio d'acqua (tutti realizzati tramite calcoli in real time) o le foglie spazzate via dal vento.



Se a tutto questo si aggiunge poi il fatto che il combattimento è effettuabile su più livelli, si può già intuire come si stia parlando di un autentico capolavoro: addirittura nello stage di Doatec HK si può vedere come la caduta di un avversario dal tetto di un palazzo provochi l'esplosione di un insegna luminosa (con relativi effetti luce e frammenti che si diffondono nell'aria), che a sua volta precipita nella strada sottostante, così come nello stage delle montagne si può assistere a delle cadute degne dei migliori action movies (incredibile, ad esempio, l'effetto del personaggio che, dopo aver attraversato le nuvole con relativo effetto fogging, si schianta sulla cresta montuosa sottostante). Tutti questi particolari denotano una cura davvero rilevante nella realizzazione grafica: tutto, insomma, è stato pensato e creato dal team Ninja (sviluppatore del gioco) per offrire il massimo realismo. Se ciò non dovesse essere sufficiente teniamo presente che stiamo parlando di un'azione che viaggia costantemente a 60 fps, e che la casa produttrice ha adottato un uso praticamente perfetto dei fenomeni di illuminazione (come si vede chiaramente dai riflessi visibili sui volti dei personaggi e sulle strutture in funzione dei diversi punti luce), di clipping (generalmente considerati un difetto ma in questo caso utilizzati ad arte in alcune situazioni per evitare impallature da parte delle telecamere) e di trasparenza (utilizzati sempre per evitare le impallature, data l'imponente strutturazione degli sfondi interattivi). Dal punto di vista grafico, infine, si può dire che il character design praticamente identico al prequel e le forme sempre più generose delle lottatrici fungano da 'ciliegina sulla torta'.


Fortunatamente il nuovo titolo Tecmo non si limita solo ad un livello grafico unico nel suo genere; anche il sistema di controllo, infatti, è stato di gran lunga perfezionato e reso così adatto ad un gioco di tale levatura: nelle versioni precedenti "Dead Or Alive" veniva non a torto considerato molto più ';arcade' di altri giochi dello stesso genere e quindi meno adatto a chi vede il picchiaduro come un'esperienza di tattica oltre che di lotta pura. In tal senso è sicuramente apprezzabile l'implementazione del sistema delle schivate (decisamente più intuitivo e molto più simile a quello utilizzato in "Soul Calibur") e di quello dei controlli (con nuove mosse per i lottatori, alcune delle quali rappresentano un'autentica ';gioia' per la vista); il sistema delle contromosse (qualità che "Dead Or Alive"ha sempre posseduto), invece, è stato semplificato per ottenere più facilmente delle mosse di sicuro effetto. La presenza di arene così grandi permette inoltre di avere un variabile approccio con l'avversario, nel senso che potrete decidere da soli dove preferite affrontare lo scontro vero e proprio a seconda degli elementi circostanti che volete sfruttare.
Da segnalare anche la notevole riduzione dei tempi di caricamento (decisamente estenuanti nelle vecchie versioni), consentita dalla presenza dell'Hard Disk .Volendo invece cercare a tutti i costi dei difetti di giocabilità in questo "Dead Or Alive 3", sono da segnalare l'assoluta mancanza di un filo logico nella vicenda realizzata per lo ';Story Mode' (davvero troppo misera rispetto a quella di altri giochi come "Virtua Fighter" o "Tekken") e la sua eccessiva semplicità di esecuzione; da segnalare inoltre, sempre nello ';Story Mode', l'assenza di un time limit, che in un certo qual modo elimina uno degli aspetti tattici dei picchiaduro. Queste piccole imperfezioni tuttavia non intaccano il valore assoluto di questo gioco, soprattutto in funzione del fatto che effettivamente "Dead Or Alive 3"dà il meglio di sé quando si gioca contro una controparte umana.
Anche il sonoro di "Dead Or Alive 3" si dimostra indubbiamente coinvolgente. La colonna sonora, affidata agli Aerosmith, risulta assolutamente all'altezza della situazione e sempre ben azzeccata, così come risultano ben realizzati anche gli effetti sonori riprodotti durante il combattimento. Oltre alla ricchezza dei dialoghi (in giapponese ma sottotitolati in italiano) è da segnalare la abbondanza degli effetti realizzati per simulare le distruzioni degli elementi dello sfondo o per riprodurre determinate condizioni atmosferiche. Da rivedere, invece (dato che si tratta una caratteristica presente in quasi tutti i titoli X-Box), l'impossibilità di impostare una propria colonna sonora, anche se come detto quella originale è più che adatta ad enfatizzare al meglio le varie situazioni del gioco.
Insomma, un capolavoro annunciato e mantenuto da Microsoft che ancora una volta mostra di cosa è capace la sua console appena nata. Speriamo solo che si prosegua su questa strada.

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