Dead or Alive 5: Last Round

di Valerio De Vittorio
A circa due anni e mezzo dalla sua prima uscita, siamo ancora qui a parlare di Dead or Alive 5. L'atteso ritorno di Team Ninja nel campo dei picchiaduro é stato un successo, sia di critica che di pubblico, il quale si é affezionato ad un nuovo capitolo ben riuscito, capace di migliorare molti aspetti che non avevano convinto nel quarto. Dopo la versione PS Vita e la riedizione Ultimate, finalmente anche gli utenti delle nuove console possono godersi le prosperose bellezze virtuali con Dead or Alive 5: Last Round. La concorrenza su Xbox One e PS4 é a dir poco scarsa, ma varrà la pena ancora acquistare una riedizione di un gioco con più di due anni sulle spalle?


Dietro le bocce c'é di più


Chi scrive si é consumato polpastrelli e occhi col mitico primo Dead or Alive in versione Playstation, la prima edizione casalinga in grado di riproporre la medesima esperienza completa vista all'epoca nelle sale giochi. Ad attirare erano le forme della avvenenti protagoniste, dotate di seni imbarazzanti, mossi da una fisica un tantino generosa. Ma poi si restava per il gameplay, veloce, frenetico, con una personalità propria capace di farlo risaltare tra un Virtua Fighter ed un Tekken. Il segno distintivo erano le contromosse.
Si viene attratti dalle forme, ma si resta per il gameplay


Con un tasto si poteva afferrare l'avversario, fermandone l'attacco e rigirarglielo contro. Una meccanica riuscita quanto esaltante. Dead or Alive 2 fu la consacrazione della saga, che su Dreamcast fece vedere al mondo una veste grafica impressionante, sfruttando appieno le potenzialità della compianta console SEGA per portare a schermo protagoniste ancora più avvenenti, formose e morbide. Ma anche il gameplay aveva fatto passi in avanti da gigante, introducendo diverse novità, tra cui gli scenari tridimensionali su più livelli. Inutile aggiungere come il sottoscritto abbia perso lunghi pomeriggi da solo ed in compagnia con gli occhi che andavano su e giù a ritmo con i generosi seni, ma ancora una volta era l'ottimo sistema di combattimento a farti restare col pad in mano. Entriamo poi nel periodo di esclusiva Xbox che ha spinto Team Ninja, dopo la dipartita del boss Tomonobu Itagaki, a puntare sempre di più sul lato sexy del suo picchiaduro, producendo gli spin-off tutto tette e beach bolley. Insomma, si é munta la vacca finché si é potuto. Una parentesi un po' triste che offuscava le indubbie doti di Dead or Alive 3, col seguito che purtroppo non piacque molto ai fan.


Sin dall'annuncio, che si fece attendere non poco, Dead or Alive 5 sembrava invece diverso, apportando una parziale rivisitazione sul fronte del sex appeal ed un'estetica più realistica. Niente da fare, Team Ninja viene contestata dalla fan base, che vuole tette grandi che si muovono. E così tornano proporzioni improbabili e le bambolone sono le più belle e formose di sempre. Poco male, Dead or Alive 5 é un signor picchiaduro e nella sua versione Ultimate corregge anche i vari problemi di bilanciamento, introducendo inoltre alcune nuove caratteristiche, personaggi e contenuti.

Seni next-gen


Veniamo finalmente ai giorni nostri. Su Xbox One e Playstation 4 si sente la mancanza di un vero picchiaduro dedicato, e Last Round sembra destinato a colmare questo buco almeno per un po' visto che in lontananza non si vede ancora molto. Il titolo é sostanzialmente il medesimo gioco già visto sulle vecchie console, potenziato graficamente ed accompagnato da tonnellate di DLC (leggi vestitini) e due personaggi nuovi, Raidou che ritorna come cyborg dal primissimo Dead or Alive e la new entry, Honoka. Presenti anche due nuovi stage, delle reinterpretazioni dei classici Danger Zone e Crimson, rispettivamente dal primo e dal secondo capitolo della serie. Tutti i vestiti rilasciati come DLC sono presenti nel gioco (salvo qualcuno da acquistare separatamente) e sono da sbloccare giocando. Inoltre se avete fatto acquisti per Dead or Alive 5, sia in versione gratuita che non, ve li ritroverete in questo Last Round. Infine da citare come il titolo venga venduto a 40 euro nei negozi, un prezzo decisamente aggressivo, soprattutto considerati i 34 personaggi e gli oltre 300 costumi inclusi, quasi una quarantina per personaggio!

I contenuti sono davvero moltissimi, partendo dalle modalità che offrono uno Story Mode (il medesimo del titolo originale), arcade, con diverse varianti TAG compreso, e ovviamente l'online. Ben fatta la sezione dedicata all'allenamento, che permette di concentrarsi sul proprio personaggio preferito studiandone ogni sfaccettatura una mossa alla volta con le sfide. Se siete dei nuovi arrivati, fareste bene a giocarvi tutto il tutorial, molto meticoloso e davvero efficace nell'insegnare il gameplay di Dead or Alive 5. E poi c'é la classica sezione dedicata alla pratica.

Con più di 300 vestiti da sbloccare avrete di che divertirvi!

Giusto per darvi un'idea del tecnicismo raggiunto dalla serie, il sistema di contromosse ne prevede ben 4, come il diretto predecessore, ma la finestra di successo é ben minore. Inoltre i danni che si riescono ad infliggere non sono paragonabili. Il gameplay ne risulta molto più bilanciato, eccedere nel tentare di effettuare una counter, infatti, é molto più rischioso.
Bisogna imparare a leggere con abilità le mosse dell'avversario per difendersi, contrattaccare e variare il più possibile o diventeremo a nostra volta facili da prevedere e quindi vittime di counter. Fondamentale é anche lo sfruttamento degli stage, parte integrante delle meccaniche del gioco. Non solo molti di questi sono su più livelli, cosa che permette di lanciare al piano di sotto l'avversario per infliggergli dei danni aggiuntivi, ma abbiamo le così dette danger zone, che ai tempi del primo vennero introdotte ispirandosi al mitico Mortal Kombat. Sbattendo infatti la nostra vittima contro un punto caldo del fondale, questo esplode, offrendoci un rimbalzo da sfruttare per continuare una combo, ad esempio, oltre a togliergli preziosi punti vita. Non possiamo sostituirci ad una guida in questa recensione, né tanto meno all'esperienza degli appassionati più esperti, ma ci teniamo a sottolineare come Dead or Alive 5: Last Round non abbia nulla da invidiare ai concorrenti più tecnici. Insomma, il sesso vende ed aiuta a farsi notare, ma il titolo di Team Ninja ha molto da dare anche sotto i vestiti succinti delle sue lottatrici.


I due nuovi lottatori non aggiungono molto in termini di gameplay, bisogna ammetterlo, soprattutto se siete veterani della serie. Raidou é infatti la riproposizione di quanto visto in Dead or Alive Dimensions. Honoka dal canto suo, nonostante sia l'unica vera novità, raccoglie mosse da altri personaggi per configurare uno stile proprio. Acquista comunque un suo interesse, grazie alle differenti stance che offrono opportunità di attacco molto varie ed imprevedibili. Si possono concatenare combo lunghe, ma allo stesso tempo approfittare delle peculiarità della pettoruta Honoka facendo delle schivate e confondendo così l'avversario. L'abbiamo trovata divertente da usare e da scoprire, anche se abbiamo qualche dubbio sul bilanciamento.

Morbidosità


L'aspetto su cui siamo rimasti più interdetti é quello tecnico. L'upgrade grafico rispetto alla controparte Xbox 360 e Playstation 3 c'é e si nota, ma si sarebbe potuto fare molto di più. Team Ninja aveva sicuramente voglia di arrivare il prima possibile nell'attuale generazione, e non ha quindi voluto rifare da zero modelli e texture, limitandosi a perfezionare gli asset in possesso. Il risultato é altalenante, con i lottatori che appaiono molto dettagliati, seppure non privi di alcuni elementi un po' slavati come lo sporco sulla pelle o alcuni dei costumi, soprattutto i più vecchi. Gli stage sono belli da guardare, ma a loro volta non riescono a celare le origini di vecchia generazione. Questo nonostante i nuovi effetti grafici, azzeccati e belli da vedere comunque. Il Soft Engine, che dona una resa della pelle più morbida e credibile, fa il suo lavoro, grazie anche ad ombre molto più dettagliate.


Le lottatrici ci hanno ipnotizzato, insomma, difficile negarlo, però non c'é un balzo generazionale, per quello dovremo attendere Dead or Alive 6. Poco male, il motore muove tutto ad una risoluzione di 1080p a 60 frame per secondo senza mai inciampare, ed il colpo d'occhio é comunque riuscito.