Dead or Alive 5 Ultimate

di Bizio Cirillo
Dopo il debutto su Xbox 360 e Playstation 3 ed il successivo passaggio sulla piccola console portatile di casa Sony, Dead or Alive 5 conclude il proprio viaggio ritornando esattamente al punto di partenza. A poco più di dodici mesi di distanza, il picchiaduro di Tecmo Koei e del Team Ninja torna infatti a mostrarsi tanto su Playstation 3 quanto su Xbox 360, con una versione riveduta, corretta e pompata dell'ormai "vecchio" Dead Or Alive 5.



DOA 5.2
Come suggerisce lo stesso nome del gioco, Dead or Alive 5 Ultimate pone di fatto l'accento sulla parola “integrazione”, introducendo in un'unica soluzione -a basso costo- tutto il meglio di questi dodici mesi di vita di Dead or Alive 5, patch, conversioni, modifiche e contenuti aggiuntivi compresi. Ci troviamo, infatti, di fronte al Dead or Alive 5 più completo e stabile di sempre, forte di un netcode e di un bilanciamento dei personaggi finalmente all'altezza della situazione, ma soprattutto di un roster ed interessanti extra difficilmente trascurabili. Accanto ai “soliti” 24 protagonisti già visti all'opera in DOA 5, fanno il loro ingresso quattro nuovi personaggi tratti rispettivamente dallo smisurato universo di DOA (Leon ed Ein) e della saga gemella di casa Tecmo Ninja Gaiden (la procace e Rachel e la sinuosa Momiji), a cui si somma la quinta guest star Jacky Bryant, presa in prestito dal celebre picchiaduro 3D made in SEGA, Virtua Fighter. Le novità sotto il profilo prettamente contenutistico non finiscono come detto qui, visto che tra nuove combinazioni di costumi (oltre 200 varianti), extra stage, opportune ricalibrazioni e modifiche (Team Fight fino a sette giocatori e Survival Mode alternativo su tutte), modalità di gioco aggiuntive sia offline che online (Training Mode ereditato dalla versione PS Vita e partite Tag classificate da giocare in coppia) e nuovi set di mosse, Dead Or Alive 5 Ultimate riuscirà certamente a soddisfare le velleità “picchiaduresche” degli appassionati della serie.


Dal punto di vista del gameplay puro, gli stessi giocatori non avranno, invece, alcun problema a familiarizzare con un sistema di controllo ed un combat system tanto intuitivo quanto facile da assimilare, basato come da prassi sulla rivisitazione in chiave moderna della morra cinese. Sulla falsariga del classico “sasso, carta, forbici” in cui ciascun elemento può rappresentare un punto di forza o di debolezza in funzione della combinazione ottenuta, anche in Dead or Alive 5 Ultimate nessuna sequenza potrà di fatto rivelarsi realmente vincente o completamente inefficace, visto che se é vero come é vero che gli attacchi standard saranno in grado di prevalere sulle proiezioni, é altrettanto vero che quest'ultime potranno a propria volta bloccare le parate e le prese che al contrario si riveleranno inefficaci contro i già citati attacchi standard.
Ne consegue come di consueto uno stile di gioco molto più ragionato (ma non per questo meno spettacolare o sincopato) rispetto al classico picchiaduro, in cui il tempismo e la capacità di intuire per tempo le mosse dell'avversario potranno far pendere la bilancia dello scontro a proprio vantaggio. In puro stile DOA, anche in questa versione Ultimate non mancheranno, tra l'altro, le classiche contromosse tipiche della serie, capaci di attivare le medesime “danze letali” senza respiro ed esclusione di colpi che abbiamo imparato ad apprezzare nel corso di tutti questi anni.
Danze che per le prima volta potranno tra l'altro fregiarsi dell'inedita Power Launcher utilizzabile una sola volta nel corso del match in una particolare condizione di gioco (barra della salute al di sotto della soglia del 50%), utile -a differenza della Power Blow orizzontale- per scagliare il proprio avversario verso l'alto e renderlo inerme alle combo immediatamente successive.



Squadra che vince non si cambia
Tecnicamente parlando Dead or Alive 5 Ultimate ripercorre le orme del suo predecessore, offrendo come di consueto ambienti di gioco multilivello di pregevolissima fattura (si passa con estrema disinvoltura da spazi aperti ad altri veramente angusti pieni di oggetti utili per infliggere danni extra al proprio avversario), effetti speciali degni dei miglior action movie e soprattutto modelli poligonali “anime style” decisamente sopra la media, con particolare riguardo per i le protagoniste di sesso femminile, sempre disposte a dar sfoggio delle proprie generosissime forme. Ottimo anche in questa occasione il sistema di controllo sia sotto il profilo della mappatura che della reattività alle sollecitazioni esterne, così come l'intero comparto sonoro, ivi compreso il doppiaggio nella doppia lingua giapponese / inglese opportunamente sottotitolato in italiano.
Venendo alle note più liete ristrette a questa versione Ultimate del gioco, ci pare doveroso segnalare lo sforzo fatto dal team Ninja per convertire con successo le oltre 40 sezioni facenti parti la nuova modalità d'allenamento, così come l'introduzione di nuovi stage, nuovi protagonisti e nuovi extra, ivi compresa l'opportunità di caricare foto e replay dei propri match su social network.