Dead or Alive

di Redazione Gamesurf
Personaggi realizzati bene, come concept, e un livello tattico non indifferente. Non basterà prodigarsi in indecenti mazzate sul joypad (rigorosamente a casaccio) per cercare di portare a termine con successo un incontro, ma bisogna invece studiare le varie combo realizzabili, capire dove e come si può attaccare un dato avversario e così via, come nella tradizione dei migliori picchiaduro. Purtroppo a volte la difficoltà potrebbe sembrare anche troppo elevata, principalmente per la sensazione che i colpi portati dal computer abbiano spesso un'ingiusta prevalenza su quelli sferrati dal nostro zimpatico assassino

Una particolarità di Dead or Alive é la presenza-non presenza del ring di gioco. Diversamente da Virtua Fighter che manteneva un determinato spazio di gioco, uscendo dal quale si perdeva autoamticamente l'incontro, ma anche a differenza di Tekken, che si estende senza limite alcuno, Dead or Alive presenta uno spazio di gioco principale, e uno spazio secondario in cui il giocatore non viene eliminato, ma danneggiato. Se in pratica veniamo lanciati nella cosidetta Danger Zone dal nemico, atterreremo su quello che é, a tutti gli effetti, un campo minato. Per questo si perde vita, ma é possibile poi risaltare all'interno del ring principale
Oltre tutto ciò ogni giocatore può divertirsi a cambiare tre abiti a ogni combattente, può lanciarsi in un Survive Mode o nel Kumite Mode: si tratta di un torneo in cui si affrontano 30, 50 0 100 nemici (a seconda della scelta fatta all'inizio dal giocatore) e si cerca di ottenere il miglior rapporto incontri vinti / persi. Troviamo poi una modalità per allenarsi e il Team Battle Mode in cui due squadre formate da un tot di combattenti si danno battaglia, come King of Fighters per intenderci. Il sonoro che accompagna i combattimenti, musiche e voci varie, non é malaccio, anche se non verrà ricordato negli annali dei videogiochi. Inoltre, per tutti i possessori di un Dual Shock, sappiate che il vibrometro sale notevolmente anche con i colpi di Dead or Alive