Dead Rising 2: Off the Record
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Fino a qualche tempo fa il nome di Frank West era sulla bocca di tutti: sopravvissuto agli eventi di Willamette e venuto a capo delle cause dell'infezione, il fotoreport ha ricevuto persino una stretta di mano dal Presidente, il suo libro é divenuto un best sellers e ha cominciato a condurre un programma di successo. Ma la fama é volubile: basta poco per far cadere nel dimenticatoio un simile eroe mediatico. Ridotto sull'orlo della bancarotta e costretto a spendere grossi capitali in Zombrex, il farmaco che inibisce per 24h il virus che lui stesso ha contratto, Frank decide pertanto di partecipare allo show Terror Is Reality. Naturalmente le cose non saranno così semplici, ed ancora una volta Frank si ritroverà ben presto prigioniero in una città invasa dai non-morti, con 72 ore a separarlo dall'arrivo della cavalleria.
Dead Rising 2 Off the Record dimostra ancora una volta come Capcom abbia un talento particolare per riuscire a riproporre in chiave vincente un gioco relativamente recente sfruttandone i punti di forza per costruirci sopra qualcosa di appassionante. Nella fattispecie, Off the Record si appoggia per gran parte alle risorse costruite per Dead Rising 2, vale a dire la città-casinò di Fortune City, ma ripropone come protagonista colui che, col primo Dead Rising, ha dato il via alla serie. Una volta superata la prima parte introduttiva, Frank si troverà nella necessità perlomeno di rinvenire le dosi di Zombrex necessarie per attendere l'arrivo dei soccorsi, ma per fare ciò dovrà avventurarsi nelle vie invase dagli Zombie.
Per quanto questo costituisca l'essenziale, ciò a cui dovrete dedicarvi se non volete arrivare al Game Over, limitarsi a uccidere non-morti in caccia di medicinale o accumulando denaro per acquistarlo non sarà certo sufficiente a “finire” il gioco: Frank é un fotoreporter d'assalto, é dato che c'é indubbiamente qualcosa di sospetto nella nuova fuga di non-morti che ha coinvolto Fortune City, non si sentirà tranquillo se non riuscirà a venire a capo a questo nuovo mistero. Ecco pertanto riproposto il sistema dei “casi” visto nei precedenti due giochi, il quale consiste essenzialmente nel presentarsi in un determinato luogo entro una certa ora per attivare missioni speciali, anch'esse da risolvere entro un tempo limite.
C'é da dire però che attivare e superare queste missioni non sarà strettamente obbligatorio: il gioco andrà avanti comunque (anche se non avrete accesso alle successive e non potrete certo sperare di ottenere trofei interessanti), visto che il vero scopo é comunque sopravvivere. Parimenti non sarà affatto indispensabile risolvere le missioni “secondarie” che vi verranno segnalate volta per volta tramite un auricolare (che a differenza del cellulare del primo DR, lascia le mani libere per combattere), generalmente relative al recupero di alcuni sopravvissuti. “Generalmente” perché non mancheranno le variazioni sul tema, come commissioni particolari o scontri-boss opzionali.
A prescindere, qualsiasi azione intraprenderete vi farà guadagnare punti esperienza, e a determinate soglie Frank salirà di livello: questo vi darà volta per volta notevoli vantaggi, come energia extra, più spazio nell'inventario, nuove mosse speciali o nuovi “progetti” per combinare gli oggetti tra loro. Purtroppo ancora una volta la progressione é prefissata, quindi scordatevi di poter personalizzare Frank in qualsiasi modo; ma come nei due giochi precedenti rimane la possibilità di interrompere la partita in qualsiasi momento e ri-cominciarla importando il livello del personaggio. Inutile dire che entrare a Fortune City a livello10-15-20 o oltre é ben diverso che iniziare a livello 1.
Dead Rising 2 Off the Record dimostra ancora una volta come Capcom abbia un talento particolare per riuscire a riproporre in chiave vincente un gioco relativamente recente sfruttandone i punti di forza per costruirci sopra qualcosa di appassionante. Nella fattispecie, Off the Record si appoggia per gran parte alle risorse costruite per Dead Rising 2, vale a dire la città-casinò di Fortune City, ma ripropone come protagonista colui che, col primo Dead Rising, ha dato il via alla serie. Una volta superata la prima parte introduttiva, Frank si troverà nella necessità perlomeno di rinvenire le dosi di Zombrex necessarie per attendere l'arrivo dei soccorsi, ma per fare ciò dovrà avventurarsi nelle vie invase dagli Zombie.
Per quanto questo costituisca l'essenziale, ciò a cui dovrete dedicarvi se non volete arrivare al Game Over, limitarsi a uccidere non-morti in caccia di medicinale o accumulando denaro per acquistarlo non sarà certo sufficiente a “finire” il gioco: Frank é un fotoreporter d'assalto, é dato che c'é indubbiamente qualcosa di sospetto nella nuova fuga di non-morti che ha coinvolto Fortune City, non si sentirà tranquillo se non riuscirà a venire a capo a questo nuovo mistero. Ecco pertanto riproposto il sistema dei “casi” visto nei precedenti due giochi, il quale consiste essenzialmente nel presentarsi in un determinato luogo entro una certa ora per attivare missioni speciali, anch'esse da risolvere entro un tempo limite.
C'é da dire però che attivare e superare queste missioni non sarà strettamente obbligatorio: il gioco andrà avanti comunque (anche se non avrete accesso alle successive e non potrete certo sperare di ottenere trofei interessanti), visto che il vero scopo é comunque sopravvivere. Parimenti non sarà affatto indispensabile risolvere le missioni “secondarie” che vi verranno segnalate volta per volta tramite un auricolare (che a differenza del cellulare del primo DR, lascia le mani libere per combattere), generalmente relative al recupero di alcuni sopravvissuti. “Generalmente” perché non mancheranno le variazioni sul tema, come commissioni particolari o scontri-boss opzionali.
A prescindere, qualsiasi azione intraprenderete vi farà guadagnare punti esperienza, e a determinate soglie Frank salirà di livello: questo vi darà volta per volta notevoli vantaggi, come energia extra, più spazio nell'inventario, nuove mosse speciali o nuovi “progetti” per combinare gli oggetti tra loro. Purtroppo ancora una volta la progressione é prefissata, quindi scordatevi di poter personalizzare Frank in qualsiasi modo; ma come nei due giochi precedenti rimane la possibilità di interrompere la partita in qualsiasi momento e ri-cominciarla importando il livello del personaggio. Inutile dire che entrare a Fortune City a livello10-15-20 o oltre é ben diverso che iniziare a livello 1.